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Crisi Alitalia, Comitato Fuoripista: “Necessario un terzo aeroporto solo per voli low cost”

9 marzo 2021 | 18:42
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Crisi Alitalia, Comitato Fuoripista: “Necessario un terzo aeroporto solo per voli low cost”

Comitato Fuoripista: “Chiediamo di inserire nel nuovo Piano Nazionale degli Aeroporti un terzo aeroporto nel Lazio”

Fiumicino – “In occasione del Consiglio Comunale del prossimo venerdì 12 marzo sulla vicenda della ex Alitalia, il Comitato Fuori Pista esprime la propria solidarietà a tutti i lavoratori e lavoratrici che da anni lottano per la salvaguardia dei livelli occupazionali e il rilancio, in mano pubblica, della nuova compagnia”. Così in una nota il Comitato Fuori Pista.

“Apprezziamo il fatto che anche questa volta il Sindaco – prosegue il Comitato – e il Consiglio tutto stiano dimostrando una forte sensibilità istituzionale nei confronti di una vicenda che può avere serie ripercussioni sulla tenuta del tessuto sociale del nostro Comune.

La vicenda della compagnia e del suo rilancio nel mercato del trasporto aereo è giunta ad uno snodo molto critico perché evidenzia la volontà di spezzettare la società, ridimensionare la flotta, rinunciare a diverse tratte, licenziare migliaia di lavoratori, e presenta un piano industriale che non lascia molti spazi per una reale ripresa.

Come Comitato abbiamo fatto presente in più occasioni, in particolare durante le nostre audizioni presso la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati e la Commissione Trasporti della Regione Lazio, che la crisi di Alitalia è anche, in parte, dovuta alla immotivata e massiccia presenza in Fiumicino delle compagnie low cost. Su 43 milioni di passeggeri transitati sull’aeroporto di Fiumicino nel 2019, ben 11 (25% del totale) sono stati trasportati dalle compagnie low cost, le quali per mantenere i prezzi dei biglietti fortemente competitivi e concorrenziali con quelli Alitalia, si sono avvalsi e si continuano ad avvalere di contributi pubblici, mentre pagano ai vari gestori tariffe aeroportuali ridotte.

A ciò va aggiunto che le compagnie low cost attuano una sistematica ‘svalutazione’ della qualità del lavoro, attraverso l’applicazione di rapporti di lavoro precario o basati su norme contrattuali straniere, meno tutelanti se confrontate con quelle italiane. È quindi giunta l’occasione di chiedere e ottenere l’inserimento nel nuovo Piano Nazionale degli Aeroporti, ora in via di definizione, di un terzo aeroporto nel Lazio, a sostegno di quello di Fiumicino, dove trasferire i voli low cost.

Auspichiamo che il Sindaco, con l’intero Consiglio Comunale, e il Presidente della Regione sostengano e portino a compimento questo importante obiettivo politico, garantito dall’art.117 della Costituzione, in coerenza e continuità con il contenuto delle diverse mozioni votate alla unanimità dalle due assemblee elettive.

In evidente contrasto con quanto sopra, Adr, per soddisfare le compagnie low cost, ha nuovamente presentato, ad Enac e Regione Lazio, un progetto di quarta pista, peraltro già bocciato dalla Commissione Tecnica Via/Vas e il cui parere negativo è stato ripreso ed adottato nell’agosto 2020 dai Ministri dell’Ambiente (Gen.Costa) e della Cultura (On. Franceschini), che hanno firmato il relativo decreto interministeriale.

La bocciatura era stata pronunciata perché la quarta pista e mezza aerostazione avrebbero invaso la Riserva, ed anche perché ritenuta non necessaria, sempre secondo la Commissione Via/Vas, alla luce delle forti discrepanze fra i movimenti (decollo/atterraggio) previsti da AdR e quelli reali. Del resto AdR ci ha abituato a cifre fantasiose: ricordiamo che, secondo i dati del traffico presentati da AdR nel 2012 la quarta pista doveva essere realizzata nel periodo 2017-2019; ora, dopo la bocciatura della Via, pur dichiarando di mantenere immutate le previsioni di traffico, AdR dice che la quarta pista sarà necessaria non prima di un decennio visto che ne progetta la realizzazione a partire dal 2030-2032. Uno scarto di almeno 12-13 anni!

Sappiamo che recentemente il Sindaco Esterino Montino ha incontrato, insieme ad AdR, l’Assessore Regionale ai Trasporti. Ciò che è emerso da questo incontro rende indispensabile e urgente un chiarimento: intendono mantenere fede agli impegni politici presi nelle istanze di appartenenza o, fulminati nella via di Damasco, hanno sposata le tesi di AdR?

A tale proposito – conclude il Comitato -, sarebbe auspicabile che venga accolta la richiesta del Comitato Fuori Pista di incontrare il Sindaco, inoltrata ormai da quasi un mese”.

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