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Nuovo porto turistico, Leu Fiumicino: “Rivalutare la sostenibilità del progetto”

9 marzo 2021 | 18:18
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Nuovo porto turistico, Leu Fiumicino: “Rivalutare la sostenibilità del progetto”

Chiodi e Iannarella: “La preoccupazione per noi rimane legata ai fenomeni erosivi sommati alla portata sugli effetti ambientali”

Fiumicino – “Abbiamo appreso, in questi giorni, dal Portale delle vendite pubbliche sul sito del Ministero della Giustizia, della vendita di un lotto corrispondente al ‘Porto turistico di Fiumicino in località Isola Sacra con concessione demaniale novantennale con manufatti ed opere'”. Così in una nota Massimiliano Chiodi e Massimo Iannarella, segretari di Art. 1 e Sinistra Italiana per Leu Fiumicino.

“Il progetto, sul quale esprimiamo da sempre forti perplessità – continuano -, appare e scompare da anni dalla pianificazione del nostro territorio come fosse un oggetto misterioso. Le sorti dell’area del Porto della Concordia sono state lasciate in sospeso, con la previsione di un’opera che poco risponde alle attuali esigenze del settore della nautica da diporto”.

“Le condizioni dell’area caratterizzata dalla presenza di luoghi simbolo per la nostra città, come il Vecchio Faro e i bilancioni, sono mutate negli ultimi dieci anni. Il risultato è evidente a tutti, non solo ai Comitati, che si battono contro un’opera che non riteniamo sostenibile, un’opera incompiuta che ristagna nella sporcizia e nel degrado, trascinando in mare migliaia di metri cubi di spiaggia e compromettendo molte aziende che caratterizzavano una importante porzione di litorale a nord dell’antemurale”, ha ribadito il Coordinamento di LeU.

“Tra pochi giorni si chiuderà la singolare asta nella quale la concessione demaniale viene trattata come fosse la cessione di un ramo di azienda, questo dovrebbe riaprire una profonda analisi e discussione sul progetto del porto turistico, sulle sue finalità e sulla eventuale visione sull’opera dei soggetti interessati, anche alla luce dell’annunciata ipotesi della trasformazione del porto della Concordia in polo crocieristico. “, hanno sottolineato.

“Non intendiamo entrare nella discussione sui posti di lavoro promessi, perché in un periodo di crisi come quello determinato dalla Pandemia sarebbe troppo facile utilizzare il bene comune e uno sviluppo sostenibile come oggetto di baratto.

La preoccupazione per noi rimane legata ai fenomeni erosivi sommati alla portata sugli effetti ambientali e all’adeguamento della viabilità e delle infrastrutture della frazione di territorio coinvolta. La nostra posizione è chiara e viene da lontano, rimane la necessità di valorizzare l’area del vecchio faro senza alterarne le peculiarità e pensare ad uno sviluppo che rispecchi le reali esigenze del settore e del territorio.

È necessario analizzare la liceità della durata di 90 anni prevista dall’attuale concessione e attuare una reale stima degli effetti a medio e lungo termine per un progetto che appariva superato già 20 anni fa, e che oggi potrebbe essere persino pericoloso per la sicurezza del nostro tratto di litorale. Abbiamo il dovere di far in modo che la Fiumicino del futuro sia una Città da amare e non da evitare.”, ha concluso il Coordinamento.
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