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Giovani Democratici di Fiumicino: “No al porto crocieristico”

10 marzo 2021 | 11:31
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Giovani Democratici di Fiumicino: “No al porto crocieristico”

Zanin: “Non dobbiamo nasconderci dietro la falsa promessa di nuovi posti di lavoro, bisogna riaprire una discussione su un progetto sostenibile”,

Fiumicino – “La politica continua a mettere all’asta il nostro futuro. Ci mostriamo fermamente contrari all’idea di un porto crocieristico. Pur non essendo avversi alle grandi opere, riteniamo che la realizzazione di esse debba prima di tutto rispecchiare gli interessi della cittadinanza e non essere un regalo alla società che vincerà l’asta”. Lo afferma una nota firmata da Andrea Zanin, segretario dei Giovani democratici di Fiumicino.

“Gli effetti di un porto di tali dimensioni – prosegue Zanin – avranno ripercussioni sugli abitanti ed ancor più sui giovani. Diversi sono gli aspetti critici, quali l’impatto sanitario in un territorio già interessato da un aeroporto internazionale, da un porto commerciale presto in costruzione e dagli scarichi, spesso incontrollati, che provengono da Roma attraverso il fiume Tevere; l’aspetto più importante è forse impatto ambientale, che non avrà risoluzione se non prendiamo atto delle conseguenze di questo progetto, dall’inquinamento delle grandi navi fino all’erosione costiera che proprio in questi giorni di maltempo rappresenta un problema per la sicurezza delle abitazioni a nord del comune.

Il porto – prosegue il segretario dei Giovani democratici – avrà effetti anche sulla mobilità interna al territorio di Isola Sacra, già fortemente precaria. I cittadini rischiano di trovarsi intrappolati tra le centinaia di autobus giornalieri che trasporteranno i turisti con unica destinazione Roma. Non dobbiamo quindi nasconderci dietro la falsa promessa di nuovi posti di lavoro, bisogna invece riaprire una franca e profonda discussione su un progetto sostenibile, attento alle esigenze dei cittadini di Fiumicino e del settore da diporto, che con il nuovo progetto – conclude – assumerà un ruolo secondario, con direzione verso un turismo non “mordi e fuggi” tipico del settore crocieristico, bensì un turismo lento  attento alle bellezze del territorio, sostenibile e che aiuti la filiera delle Piccole e Medie Imprese maggioritarie nel nostro Paese”.
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