In Campidoglio la cerimonia di consegna della Scarpa d’Oro a Ciro Immobile

10 marzo 2021 | 15:47
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In Campidoglio la cerimonia di consegna della Scarpa d’Oro a Ciro Immobile

Lotito: “La Lazio, a livello anagrafico e non solo, è la prima squadra della Capitale; Immobile è l’emblema di Roma ed era giusto celebrarlo in Campidoglio”

Roma – Festa biancoceleste in Campidoglio, dove si è tenuta la cerimonia di consegna della Scarpa d’Oro a Ciro Immobile. L’attaccante della S.S. Lazio, con 36 reti nella scorsa edizione della Serie A Tim, si è aggiudicato il titolo con un coefficiente di 72 punti, superando in graduatoria Robert Lewandowski, Cristiano Ronaldo, Timo Werner, Erling Håland e Lionel Messi.

La delegazione della S.S. Lazio, composta da Immobile, dal Presidente Claudio Lotito, dal Club Manager Angelo Peruzzi, dal difensore biancoceleste Stefan Radu e dal Direttore Generale della Lotito Holding Giulio Gargano, è stata accolta dal Sindaco di Roma Capitale Virginia Raggi all’interno della Sala delle Bandiere. Al termine dell’accoglienza istituzionale, la cerimonia di consegna della Scarpa d’Oro 2019/20 si è tenuta all’interno della Sala Giulio Cesare.

“Vedere la Scarpa d’oro da vicino è una grande emozione, essere accostato a grandi nomi è una soddisfazione enorme. Conosco la mia storia, so quanto ho lavorato per raggiungere certi obiettivi, ricevere il premio in questa sala è emozionante. Mi dispiace per l’assenza dei tifosi, questa vittoria la dedico a loro che stanno soffrendo per non poterci sostenere allo stadio. Quello che sono lo devo agli insegnamenti della mia famiglia, prima nella vita che nello sport. Sono andato via di casa giovane ma non ho mai sentito la mancanza dei miei genitori perché ci sono sempre stati. Ho cercato di creare la mia famiglia in base ai loro insegnamenti, sono orgoglioso di quanto creato fuori dal campo. Poi ovviamente un ringraziamento speciale va a compagni, mister e Società, tutti devono sentirsi vincitori. Non avrei mai potuto vincerla da solo ovviamente, sono stato aiutato da tutti loro”, ha detto Immobile.

“I complimenti per l’aspetto calcistico fanno piacere ma quelli sull’essere uomo, come detto dal Presidente Lotito, sono una soddisfazione immensa, vuol dire che sono diventato una grande persona. Con i miei figli mi diverto anche con qualche balletto sui social. Ringrazio tutti quelli che hanno speso parole bellissime nei miei confronti, mi fanno tornare in mente tutta la mia storia. So da dove sono partito e ho sempre saputo dove volevo arrivare. So che i ragazzi di oggi stanno vivendo un momento difficile ma bisogna stringere i denti e non mollare. Ognuno deve credere fortemente nei propri sogni. Il mio l’ho realizzato, come posso realizzarlo io, possono farlo loro. Quando sentivo le radiocronache, mi emozionavo con la voce dei telecronisti come Cucchi”, ha aggiunto il bomber biancoceleste.

“Prossimi obiettivi? Vogliamo riprenderci, viviamo un momento di flessione che può capitare, visto che giochiamo da agosto senza sosta. Sono però orgoglioso di quanto stiamo facendo da questi cinque anni, raggiungendo obiettivi importanti. Siamo una famiglia che va nella stessa direzione e siamo sempre uniti – ha concluso Immobile -. In settimana abbiamo parlato con Lotito, siamo felici di avere questa partita di venerdì contro il Crotone. Poi ho in testa anche il pensiero dell’Europeo, che deve essere una cosa in più che voglio a tutti i costi”.

I miei compagni si sono impegnati tantissimo per farmi segnare. Me la sono super sudata, sono riuscito a vincere questo trofeo superando grandissimi campioni. Questo traguardo l’ho raggiunto grazie alla passione e l’amore che nutro per questo sport. La gente laziale mi ha amato da subito per il mio modo di essere dentro e fuori il terreno di gioco, sono orgoglioso di questo. Fino a quando indosserò la maglia della Lazio darò il massimo per ottenere altri traguardi personali e di squadra.

“È sempre un grande onore essere all’interno del Campidoglio, che rappresenta la storia di Roma in questa occasione nella quale manifestiamo il nostro orgoglio per la vittoria di Immobile della Scarpa d’Oro, un vanto per la Lazio e per la città. Voglio parlare del valore umano di Ciro: ha consentito al Club di poter crescere in termini di credibilità, di visibilità ed ha portato delle gioie nelle case dei nostri sostenitori”, il commento del presidente della S.S. Lazio, Claudio Lotito.

“I giovani identificano Immobile come il padre con il quale dialogare a livello sportivo e da cui apprendere ogni tipo di insegnamento di carattere calcistico. Immobile è entrato nella mente e nel cuore di tutti i cittadini riuscendo ad emozionare tutti con la sua umiltà. Ciro è un punto di riferimento a livello calcistico, ma anche umano. Immobile rappresenta il direttore di un’orchestra nella quale ogni membro lavora per il raggiungimento del risultato collettivo. Lui riesce a trasformare in concreto gli sforzi dei suoi compagni di squadra – ha proseguito il presidente della società biancoceleste -. Alcuni calciatori, quando ottengono determinati traguardi, si allontanano dalla vita di tutti i giorni: Ciro è rimasto un uomo del popolo, questo perché ha avuto una famiglia che gli ha trasmesso grandi valori e lui oggi sta tramandando questi messaggi riuscendo, addirittura, a far commuovere il Santo Padre con la sua semplicità”.

“Immobile avrebbe meritato una festa ancora più grande e la presenza dei suoi tifosi, ma la Lazio, a livello anagrafico e non solo, è la Prima Squadra della Capitale; Ciro Immobile è l’emblema di Roma ed era giusto celebrare il nostro attaccante, con l’accordo del Sindaco Raggi, al Campidoglio”, ha concluso.

“Quello di oggi è un momento importante, abbiamo dovuto attendere, ci sarebbe piaciuto se fosse stato un momento di tutti ma purtroppo l’emergenza che viviamo non ce lo permette. Per fortuna però con la tecnologia si può entrare in ogni casa ed essere seguiti da tutti. Ringrazio il Presidente della Lazio Lotito e mister Inzaghi, che sta conducendo la squadra in modo eccellente. Oggi, in aula Giulio Cesare, consegniamo la Scarpa d’oro a Ciro Immobile, miglior marcatore europeo della stagione 2019/2020. Un premio per un campione nello sport e nella vita. Insieme a Ciro c’è anche la sua famiglia, a cui rivolgo un saluto speciale. Questo è un premio che ripaga i tanti sacrifici di un ragazzo che ha iniziato a giocare all’età di 4 anni nella sua Torre Annunziata, per poi arrivare nella Capitale, nella Lazio”, ha aggiunto la sindaca di Roma, Virginia Raggi.

“La sua esperienza è un esempio per tutti i più giovani, segno che con impegno e volontà si possono ottenere grandi risultati. Questo riconoscimento è anche di tutti i ragazzi che sognano di diventare come Immobile e di tutti i suoi tifosi. Ostacoli e cadute fanno parte della strada del successo, a tutti i bambini oggi dobbiamo offrire esempi virtuosi, come appunto quello di Ciro – ha proseguito la prima cittadina -. Questo premio va oltre i numeri, è per un giocatore corretto ed altruista, che usa sempre toni equilibrati e che fuori dal campo è una persona semplice. Vorrei anche sottolineare la sua generosità, visto che ha messo all’asta delle sue maglie per l’ospedale Bambino Gesù”.

“Questa vittoria ha un significato speciale per tutta la città e l’Italia, riportando il trofeo dopo tante vittorie spagnole. Questo è anche merito della squadra e di una Società che sta lavorando per raggiungere traguardi importanti. Ne approfitto poi per ricordare la scomparsa di Arturo Diaconale, un grande uomo e giornalista che manca a tutti noi. Un plauso speciale alla Società per la fondazione della S.S.Lazio1900, che ha un ruolo dedicato al sociale, il miglior modo per valorizzare lo sport ed i suoi principi. Dico infine grazie a Ciro per tutte le emozioni regalate e per i gol futuri”, ha concluso la Sindaca. (fonte website SS Lazio, foto Twitter @OfficialSSLazio)