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Latina, è ai domiciliari ma realizza un video rap… di gruppo: finisce in carcere

11 marzo 2021 | 10:15
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Latina, è ai domiciliari ma realizza un video rap… di gruppo: finisce in carcere

In casa della 34enne già coinvolta nell’operazione Reset è stata sequestrata una penna pistola calibro 22

Latina – Questa mattina personale della Squadra Mobile di Latina, sezione criminalità organizzata, ha dato esecuzione all’aggravamento della misura cautelare nei confronti di una 34enne ai domiciliari perché coinvolta nello spaccio di stupefacenti nell’abito dell’operazione Reset che, su richiesta dei magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, veniva sottoposta alla custodia in carcere.

In data 27 febbraio ‘21, veniva pubblicato on line un video della durata di alcuni minuti in cui compariva un nutrito gruppi di giovani, i quali cantavano una canzone del genere rap in cui, citando espressamente due fratelli, si auspicava la loro immediata scarcerazione, dopo essere stati sottoposti alla misura della custodia cautelare in carcere nell’ambito della citata operazione.

Nel video, i giovani in questione, in gran parte minorenni e coperti da un passamontagna, si fregiavano di far parte di una gang nel quartiere ex Q4 di Latina, maneggiavano mazzi di banconote e bastoni e parlavano di rapine mano armata con simulazione di esplosioni di colpi di arma da fuoco, nei confronti di chi avesse invaso la propria sfera di ingerenza.

Come riscontrato nel corso delle indagini poste in essere nell’immediatezza dei fatti dagli agenti della Squadra Mobile, al video partecipava anche la 34enne, chiaramente riconoscibile dalle immagini mentre contava dei soldi. Le riprese venivano effettuate peraltro presso l’abitazione dell’indagata, fra il 23 ed il 25 febbraio 2021, e dunque in violazione delle prescrizioni che le erano state imposte dopo l’esecuzione dei provvedimenti cautelari, avendo comunicato con almeno cinque persone entrate all’interno dell’abitazione ove la donna si trovava agli arresti domiciliari.

In tale contesto, pare opportuno aggiungere come il giorno delle esecuzione delle citate misure, all’interno dell’abitazione della 34enne veniva sequestrata una penna pistola calibro 22 con un bossolo all’interno dell’arma ed un centinaio di cartucce di vario calibro.

Gli accertamenti tecnici disposti nelle more dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina permettevano di riscontrare che la penna pistola, priva di matricola e punzoni di collaudo, è in buone condizioni ed alle prove dello sparo non ha evidenziato difetti di funzionamento, ed è classificata secondo la normativa vigente arma tipo guerra ed arma clandestina.

Questa mattina, nel corso della perquisizione presso l’abitazione della 34enne, venivano rinvenuti circa 5 grammi di sostanza stupefacente del tipo cocaina e circa 50 grammi di sostanza taglio da taglio, debitamente sottoposti a sequestro.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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