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Cambio di maggioranza alla Regione Lazio: le reazioni della politica

Oggi nel Lazio si è formata una nuova Giunta nata da un accordo programmatico in Consiglio regionale tra Pd e M5S

Regione Lazio – “Oggi nel Lazio si è formata una nuova maggioranza, unita per un bene comune delle persone, è una piccola grande rivoluzione.

Una giunta nuova, figlia di un accordo programmatico per affrontare alcune grandi emergenze: fermare la pandemia con misure di contenimento e correndo nella campagna vaccinale. Accanto agli aspetti sanitari c’è l’urgenza sociale e del lavoro: abbiamo davanti la grande sfida di ricostruire la fiducia. Insieme abbiamo avuto la passione e il coraggio di provare a realizzare questa unità, tutti abbiamo fatto un passo in avanti e abbiamo deciso di occuparci del bene comune in maniera più seria per lo sviluppo e l’innovazione.

Oltre a tutte le forze è un fatto politico nuovo, con movimento 5 stelle è un accordo alla luce del sole, dopo mesi di dura opposizione, ma anche di confronto nel merito dei contenuti” – lo ha dichiarato il presidente Zingaretti, in occasione della presentazione della nuova Giunta.

 Le reazioni politiche della maggioranza e dell’opposizione

Pernarella (M5S): “M5S in maggioranza, resto scettica ma garantisco il mio impegno”

“Il mio scetticismo verso l’ingresso del Movimento 5 Stelle nella Giunta regionale del Lazio non è cambiato rispetto a quando se ne è iniziato a discutere, tanto più ora che nonostante il nullaosta del garante non si è votato sulla piattaforma Rousseau: purtroppo, la mia posizione all’interno del gruppo consiliare regionale è risultata minoritaria e non posso che accettarlo. Pertanto, per quanto mi riguarda, continuerò il mio impegno politico come ho sempre fatto rilanciando la sfida sui temi, proseguendo nelle restituzioni ai cittadini, perché continuo a credere nei valori del Movimento 5 Stelle anche e soprattutto in questa fase di cambiamento”. – Così Gaia Pernarella, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, commenta l’ingresso nella Giunta regionale del Lazio del Movimento 5 Stelle.

“Ora che il Movimento 5 Stelle è in maggioranza e ben rappresentato da due Assessori, le colleghe Roberta Lombardi e Valentina Corrado a cui va il mio più grande in bocca al lupo, auspico saranno perseguiti con ancora maggiore forza gli obiettivi che tre anni fa ci siamo prefissati per migliorare la vita di tutti i cittadini laziali: dall’attuazione della Legge sull’acqua pubblica, la 5 del 2014, al taglio delle liste di attesa nella sanità, alla rivisitazione del progetto Roma – Latina in chiave sostenibile e in armonia con l’unicità agricola e turistica della provincia di Latina.

E, ancora, l’approvazione di un Piano Territoriale Paesaggistico Regionale, ora tornato in discussione in Consiglio regionale, che tuteli il territorio e l’ambiente. Senza dimenticare, elemento a mio modo di vedere fondamentale per dare una svolta sulla gestione dei rifiuti nel Lazio, l’istituzione delle Autorità di Governo degli Ambiti Ottimali per la gestione pubblica dei rifiuti su cui ho presentato una proposta di legge appena incardinata in Commissione. La sfida è enorme e lo sapevamo, la tragedia del Covid la rende ancora più impegnativa – conclude Pernarella –, e senza dubbio il momento storico ci impone delle scelte difficili, motivo per cui darò il meglio di me stessa per raggiungere ogni traguardo”.

Centrodestra Lazio: “Il cambio di maggioranza va spiegato ai cittadini”

“Come avevamo previsto da tempo, l’accordo sotto traccia Pd-M5Stelle è stato ratificato alla Regione Lazio, l’appiattimento dei Pentastellati alla giunta Zingaretti è stato premiato. Su un cambiamento di tale portata che varia gli equilibri alla Pisana non può bastare una conferenza stampa. Ora Zingaretti e Lombardi dovranno spiegare agli elettori come faranno a governare insieme e con quali programmi, dopo essersi candidati l’uno contro l’altra. Grave che su questa forzatura del responso delle urne non si avverta l’esigenza di tenere un dibattito politico in Consiglio Regionale, che è la casa dei cittadini laziali.” – E’ quanto si legge in una nota dei gruppi consiliari del Lazio di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Energie per l’Italia.

Righini (FdI): “Rimpasto maggioranza, serve un passaggio in aula”

“Gli apriscatole con cui dovevano scoperchiare l’Aula de la Pisana li hanno messi nel cassetto, ora gli impavidi Pentastellati preferiscono il risiko delle poltrone. Per ottenere qualche rimasuglio di potere in questo scorcio di legislatura accettano di fare da subalterni del Pd. Il voltafaccia è di quelli epocali, se pensiamo che ad entrare nella giunta del Lazio sono la leader Lombardi, candidata presidente contro Zingaretti quasi ad personam per la durezza degli attacchi che gli ha rivolto e la consigliera Corrado che ha riempito di esposti e denunce contro Zingaretti le procure di tutto il Lazio.

Con questo asse, progettato da mesi nelle segrete stanze, meramente funzionale a fare massa critica di voti alle prossime votazioni comunali di Roma, fanno carta straccia della volontà degli elettori che li avevano votati perché in antitesi con il Partito Democratico. Ma soprattutto calpestano i fondamenti del sistema maggioritario, che prevede l’elezione diretta del Governatore e il popolo grillino non voleva certamente stare a braccetto con l’ex segretario dei Dem. Ora vediamo se avranno la decenza di rispettare almeno un passaggio istituzionale, accettando di venire a vergognarsi in Aula alla Pisana del loro tradimento.” – Così in un comunicato Giancarlo Righini consigliere regionale del Lazio di Fdi.

Corrotti (Lega): “Patto Pd M5S iniziato da tempo”

“Ciò che è stato ufficializzato oggi in Regione Lazio serve solamente a ratificare quello che accade ormai da tempo alla Pisana, dove l’accordo tra Pd e il M5S era già nei fatti su molti temi discussi in consiglio regionale: su tutti l’intesa per destinare alloggi popolari anche a coloro non in possesso dei requisiti necessari ed effettuare così una sanatoria anche nei confronti di immigrati e centri sociali.
Era evidente sin dal primo giorno, infatti, la trazione a sinistra dei grillini laziali che raggiungono oggi l’obiettivo di essere assorbiti dalla maggioranza che tiene in piedi l’ex segretario del Pd e andando a creare così l’ennesima contraddizione con lo stesso Movimento in Campidoglio guidato dalla Raggi.” Così in una nota Laura Corrotti, consigliere Lega Regione Lazio.

Palozzi (Cambiamo): “L’ingresso del M5S in giunta Zingaretti è un inciucio”

“Oggi in Regione Lazio muore qualsiasi flebile speranza di buona politica e di buon governo. È ufficiale, infatti, l’ingresso del Movimento Cinque Stelle nella giunta Zingaretti con i neo assessori Lombardi e Corrado. Siamo di fronte a una vera e propria contraddizione politica: dopo anni di contrasti e litigi, grillini e dem sotterrano l’ascia di guerra e trovano la quadra in nome della poltrona e dell’inciucio. I primi erano quelli che volevano aprire le istituzioni come una scatoletta di tonno ma, a ben vedere, il tonno se lo stanno mangiando di gusto. I secondi erano quelli che volevano rilanciare la Regione ma oggi la stanno mal governando a suon di inefficienze e inadeguatezze. In questo contesto grottesco e surreale, dunque, gli unici auguri da rivolgere non sono quelli di “buon lavoro” alla nuova giunta regionale ma di “buona fortuna” ai cittadini del Lazio che dovranno sopportare un esecutivo, quello Pd-M5S, tutto fumo e niente arrosto”. – Così, in una nota, il consigliere regionale del Lazio e responsabile nazionale “Organizzazione” di Cambiamo con Toti, Adriano Palozzi.

Tidei (Iv): “Ingresso M5S in Giunta su solco del programma 2018, ora coerenza con agenda Draghi”

“Il momento storico che stiamo attraversando impone un senso di responsabilità elevato e la necessità che tutte le forze politiche collaborino all’azione del Governo. Vaccini e Recovery sono le sfide più importanti e cruciali, quelle che metteranno in sicurezza il Paese e lo aiuteranno a riprendere un sentiero di crescita e sviluppo. Anche a livello regionale bisogna sostenere questo sforzo e proseguire nella messa a terra di quel programma con cui Zingaretti ha vinto le elezioni regionali del Lazio e che è stato fondativo di un percorso centrato sull’ambiente, sullo sviluppo economico e sociale, sui diritti.

L’ingresso del Movimento 5 stelle nella Giunta regionale deve configurarsi come un approdo verso questo percorso in cui, ribadiamo, è fondamentale lavorare in coerenza con l’agenda del governo Draghi. Mi auguro quindi che il riassetto non incida su un programma che anzi va rilanciato e adeguato a tutti i nuovi elementi, anche di incertezza, che la pandemia ha nel frattempo generato. Ci aspettano mesi duri, ma decisivi. Sarà cruciale, quindi, non disperdere energie ma concentrarsi su un programma che ha già avuto la fiducia degli elettori e ha già dato prova di funzionare e di offrire risposte alle esigenze e ai bisogni delle imprese e dei cittadini. Su questo sarebbe auspicabile un ulteriore allargamento a tutte quelle forze che hanno voglia di impegnarsi sul rilancio della Regione.

Rilancio vorrà dire spendere bene e velocemente le tante risorse della Programmazione europea 21/27 ma anche semplificare la vita a tutte quelle imprese che continuano a voler investire e che troppo spesso trovano nell’amministrazione un fattore di freno e di rallentamento dei loro progetti. Italia Viva continuerà a portare il proprio contributo sulle tante questioni inerenti al rilancio economico, sulle infrastrutture che sono bloccate da anni, e sul tema del governo del territorio che non può essere concepito come freno allo sviluppo”. Lo dichiara, in una nota, la presidente della commissione Attività produttive e Sviluppo economico del Consiglio regionale del Lazio Marietta Tidei (Italia Viva).

De Vito (M5S): “Entrare in giunta con il Pd è tradire i territori”

“Continuo ad apprendere dagli organi di stampa ciò che invece avrebbe dovuto coinvolgere l’organizzazione interna di tutto il gruppo regionale e dei nostri attivisti e portavoce sui territori.
Come appare ormai certo da oggi il MoVimento 5 Stelle entra ufficialmente nella giunta di Nicola Zingaretti, al fianco di assessori che hanno deciso un PTPR poi impugnato dalla Corte Costituzionale o un Piano Rifiuti commissariato dal Tar o ancora che hanno proseguito a declassare la Sanità celando le difficoltà dietro il dito dell’emergenza. Saranno loro i nostri compagni nel cammino verso un futuro in cui noi
dovremmo miracolosamente cambiare le sorti della Regione”. – Così in una nota Francesca De Vito, consigliera M5S alla Regione Lazio.

“Mi spiace rilevare che, ancora una volta, gli attivisti e i portavoce locali vengano umiliati e non ascoltati, da parte di chi invece dovrebbe rappresentarli – prosegue – da chi, dall’alto, a due anni dalla scadenza del secondo mandato, ha una visione completamente diversa rispetto ai nostri rappresentanti sui territori che conducono le loro battaglie combattendo giorno per giorno lo strapotere dei partiti, a fronte del solo gettone di presenza”

“Lo stesso vale per gli attivisti – sottolinea – che da sempre hanno pagato di tasca propria i gazebo, i volantini, il materiale elettorale per portare su quelle poltrone le stesse persone che ora stanno decretando la morte e la distruzione del MoVimento 5 Stelle o comunque una sua metamorfosi verso ciò che abbiamo sempre contestato e combattuto. Se stiamo diventando un partito che non ha più bisogno degli attivisti e dei portavoce a presidio dei territori ma ritiene che bastino i portatori di interessi, basta saperlo”.

“Nei prossimi giorni ascolterò i portavoce comunali, ascolterò i territori che non ho mai abbandonato in questi 3 anni di consiliatura, valuterò con loro ciò che sarà necessario fare per difendere strenuamente la nostra identità, il nostro passato ed insieme il nostro futuro”

Le conquiste ed i risultati si possono ottenere anche dai banchi dell’opposizione. Io sono e resterò all’interno del MoVimento 5 Stelle nel rispetto di tutti coloro che hanno fiducia in me. Riguardo a tutte le ultime decisioni, governo compreso, sarò dalla parte delle Piccole e Medie Imprese e non degli interessi di Confindustria, sarò per il rispetto della partecipazione dal basso e non delle imposizioni dall’alto, sarò dalla parte di uno Statuto e non della volontà di qualcuno, e questo è anche ciò che Davide Casaleggio ha voluto ribadire con il suo manifesto ‘Controvento’. Il MoVimento 5 Stelle della base è vivo – conclude De Vito – non accetta imposizioni da parte di chi ha poltrone da conquistare o interessi da difendere. La nostra azione è qui ora e adesso. Ogni altra visione è lontana da ciò che ci ha resi diversi e vincenti e sinceramente penso che sarebbe un suicidio politico”.

Maselli (FdI): “Inaccettabile il cambio di maggioranza senza passare dall’Assemblea elettiva”

“E’ opportuno oltre che necessario chiedere un Consiglio regionale di fronte al totale cambio di maggioranza tra partiti che nel Lazio si sono presentati agli elettori con programmi completamente diversi e in un sistema maggioritario. Ricordo che Cinquestelle diceva ‘non faremo mai un patto con Zingaretti’ ma ora entra nella Giunta guidata da Zingaretti, con una mossa di straordinaria ambiguità. Trovo inaccettabile che tutto ciò avvenga senza un passaggio democratico nella Assemblea elettiva. I cittadini meritano rispetto, non partiti che piegano le istituzioni al proprio interesse politico,” –  lo dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Massimiliano Maselli.

Ghera (FdI): “Nulla di nuovo sotto il cielo0 della Pisana”

“L’entrata nella giunta Zingaretti di due esponenti dei 5 Stelle non sorprende e registra nulla di nuovo sotto lo sbiadito cielo della Pisana. In modo subdolo e costante, i grillini hanno sempre fatto da ‘stampella’ al governatore Zingaretti che nel 2018 ottenne una maggioranza risicata”. È quanto dichiara Fabrizio Ghera, capogruppo di FDI alla Regione Lazio.

Rampelli (Vpc-FdI): “L’accordo tra Pd e i 5Stelle offende i cittadini”

Ma non era il governatore Zingaretti a ribadire ‘mai con i 5 Stelle’? L’ingresso di due esponenti del Movimento nella Giunta Pd alla Regione Lazio ha il sospetto di un’alleanza Frankestein. Un accordo di palazzo bello e buono, che ignora completamente il giudizio degli elettori scavalcando ogni principio democratico. Se i grillini e la sinistra vogliono stringere alleanze dovrebbero farlo prima e non dopo il voto, esponendosi al giudizio dei cittadini, come democrazia suggerirebbe e non durante la legislatura. Ma ormai Pd e 5 Stelle sono partiti di palazzo, ordiscono…”. – E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.
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