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Formia, Simeone (Fi): “L’hub vaccinale di via Spaventola… poco più di una bancarella”

12 marzo 2021 | 13:19
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Formia, Simeone (Fi): “L’hub vaccinale di via Spaventola… poco più di una bancarella”

L’analisi del capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale del Lazio

Formia – “Non posso che definirmi sconcertato, per non dire scioccato, dopo la visita effettuata questa mattina nei locali di via Spaventola a Formia, concessi alla Asl di Latina dalla Provincia, adibiti in questi giorni a nuovo Hub per le vaccinazioni Covid 19”.

Il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione sanità, Giuseppe Simeone critica aspramente l’hub allestito in via Spaventola a Formia per i vaccini da Covid-19.

Quello che poteva, e doveva, essere un fiore all’occhiello per questa importantissima fase che stiamo affrontando – dice Simeone – nella battaglia contro il virus è stato ridotto a poco più che una ‘bancarella’ degna neanche di ambulatori del terzo mondo. Persone affollate all’esterno in attesa di entrare, senza la possibilità di aspettare il proprio turno al riparo e con qualche seduta.

All’interno, parliamo di locali di oltre 100 metri quadrati, distribuiti tutti su un piano, per un ambiente privo di barriere architettoniche e dotato di uno spazio aperto che potrebbe essere organizzato in modo organico ed ordinato con le attrezzature e le postazioni necessarie, sono stati letteralmente buttate lì un paio di sedie su cui far sedere i cittadini a cui somministrare le dosi.

L’unico lettino disponibile, in caso di malore, è separato dal resto da un separé improvvisato con l’asta per le bandiere. In un angolo ci sono un paio di scrivanie per l’accettazione. Gli operatori, a cui va tutto il nostro ringraziamento per i sacrifici, la dedizione e la professionalità che mettono ogni giorno nel loro lavoro, sono costretti a portarsi il materiale necessario ad effettuare le somministrazioni ogni giorno.

Fattori che evidenziano in modo eclatante come non ci sia, e non ci sia stata, alcuna organizzazione mirata ad utilizzare nel modo più efficiente e razionale questo spazio e per rendere più agevole ed agile il lavoro degli operatori nonché l’accesso dei cittadini alle vaccinazioni.

E’ disarmante come chi guida la Asl di Latina non abbia capacità e competenza nello svolgere il proprio lavoro. Eppure sarebbe stato sufficiente, preso atto della propria inadeguatezza, guardare chi fa e sa fare meglio come nel caso dello Spallanzani che, come dimostrano anche le recenti immagini in cui il Presidente Mattarella, con altri cittadini, era seduto in attesa di ricevere la dose di vaccino, ha organizzato l’Hub in uno spazio ordinato, con file di sedute distanziate, attrezzature per effettuare i vaccini in modo rapido e sicuro.

Viene spontaneo domandarsi se il responsabile delle vaccinazioni per la Asl di Latina si sia degnato di effettuare un sopralluogo, di comprendere come organizzare al meglio quegli spazi e quindi, di svolgere il ruolo che ricopre. O, come sembra, il responsabile delle vaccinazioni si ricorda di essere tale solo per autoincensarsi nelle interviste o a fine mese?

Chi non sa fare deve essere rimosso considerato anche che è lautamente retribuito con denaro pubblico. Non è ammissibile, e non esistono giustificazioni, per gettare all’aria un’occasione come quella rappresentata dai locali di Formia dove a regime e se ben organizzati si potrebbero allestire almeno una dozzina di postazioni evitando disagi per i cittadini e per gli operatori.

Se questi sono i presupposti la battaglia contro il virus, che passa per la capacità di programmare e rendere efficace e rapida la campagna vaccinale, è persa in partenza. Il Covid 19 in provincia di Latina, grazie alla manifesta incapacità di chi è alla guida della Asl di Latina, è persa purtroppo per mancanza di avversari. Mi auguro solo che il nuovo direttore generale prenda subito in mano tale situazione e metta a regime gli Hub esistenti – conclude il consigliere regionale di Fi -, programmando quelli necessari ad un ampliamento della platea, altrimenti continueremo ad essere la Cenerentola della sanità del Lazio”.

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