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Gaeta, è morto l’anziano massacrato di botte fuori la chiesa

Si aggrava notevolmente la posizione del 47enne fermato in un primo momento solo per lesioni aggravate

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Gaeta – Si aggrava la posizione del 47enne di Gaeta fermato dalla Polizia di Gaeta perché indiziato di delitto di lesioni personali aggravate ad un anziano ultrasettantenne. E’ di qualche minuto fa, infatti, la notizia che la vittima dell’aggressione è morta all’ospedale di Latina, dove è stato trasferito, per essere sottoposto a intervento chirurgico.

La posizione del 47enne che ha nominato come suo difensore di fiducia l’avvocato Piergiorgio Di Giuseppe, si è, quindi, aggravata notevolmente.

I fatti risalgono a domenica scorsa, il 14 marzo, quando la Polizia di Gaeta è stata chiamata a intervenire nel centro di Gaeta per “una persona anziana che si stava denudando davanti ad adolescenti”. A fare quella telefonata proprio il 47enne che ha specificato di essere intervenuto personalmente, strattonando l’anziano.

Il giorno successivo i familiari dell’anziano, difesi dall’avvocato Vincenzo Macari, si sono recati presso gli uffici del Commissariato di Gaeta per denunciare che il loro congiunto, il giorno precedente, era stato brutalmente percosso in strada. La moglie ha specificato che al termine della funzione religiosa della domenica non aveva trovato il marito che aveva lasciato ad aspettarla nel piazzale.

La donna, tornata presso il proprio domicilio, aveva trovato l’anziano coniuge in un lago di sangue, con l’orbita oculare visibilmente tumefatta. Nella circostanza la malcapitata vittima riferiva che poco prima, in strada, era stato colpito senza alcun motivo con un pugno al volto da uno sconosciuto. A causa del colpo ricevuto l’uomo era caduto violentemente a terra.

L’anziana persona è stata quindi trasferita d’urgenza dall’ospedale di Formia all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina e sottoposta a un delicato intervento chirurgico per la riduzione di un ematoma celebrale.

La Polizia ha svolto indagini per accertare l’accaduto e ha ritenuto, nel mettere in relazione l’aggressione con la segnalazione relativa alla persona anziana che si stava denudando, di individuare in colui che aveva chiesto il loro intervento l’autore dell’aggressione.

Gli ulteriori riscontri ottenuti anche mediante una perquisizione hanno consentito di confermare il quadro accusatorio e gli agenti hanno adottato nei suoi confronti la misura del fermo di iniziativa della polizia giudiziaria.

L’uomo è stato accompagnato presso la sua abitazione in regime di custodia domiciliare in attesa dell’udienza di convalida dell’arresto da parte del Giudice per le Indagini Preliminari di Cassino.

Il sindaco di Gaeta, Cosmo Mitano, appresa la notizia della morte dell’ultrasettantenne ha dichiarato su facebook: “Apprendo con profondo dolore della tragica scomparsa di un nostro concittadino brutalmente aggredito domenica scorsa e deceduto stasera a causa delle ferite riportate. A nome di tutta la città, esprimo cordoglio e vicinanza ai suoi familiari. Confidiamo nell’operato delle forze dell’ordine e della Giustizia affinché venga fatta chiarezza su una vicenda sconcertante di inaudita violenza”.

Anche il candidato a sindaco nella prossima tornata elettorale, Antonio Salone è intervenuto sulla vicenda. “Resto letteralmente atterrito dalla notizia letta pochi minuti fa della morte di un nostro anziano concittadino deceduto a causa delle percosse ricevute da un uomo molto più giovane di lui, un 47enne, e – dichiara Salone – probabilmente, secondo le risultanze dell’indagine rese note dalla Questura, senza motivi apparenti.

Questa atmosfera di violenza, motivata o meno, è inaccettabile. Certo peggio è sapere che si uccide un uomo anziano a forza di botte, senza nemmeno che vi sia al momento una ragione, se di ragione si può parlare, insomma un movente, ma per il solo fatto di trovarsi la domenica mattina, dopo essersi recato alla messa in compagnia della moglie, nel posto sbagliato e improvvisamente ritrovarsi in una pozza di sangue, lascia amareggiati, sofferenti e sconfitti, tutti.

La nostra è una splendida e tranquilla cittadina, una perla per bellezza e civiltà, e tale deve continuare a essere, questo clima di violenza al quale sembra assistere nelle ultime settimane va denunciato con forza, perché non ci appartiene e come gaetani non ci appartiene. Il nostro sdegno era già ai massimi livelli per aver assistito nelle scorse settimane ad azioni di violenza collettiva che avevano visto giovani e giovanissimi darsele di santa ragione. E abbiamo ancora negli occhi e nel cuore l’assurda morte del povero Romeo Bondanese a Formia, di soli 17 anni.

Oggi anche noi piangiamo incredibilmente un nostro concittadino morto di botte date da un uomo molto più giovane di lui. Quale motivo per quanto plausibile può portare un uomo ancora nel pieno delle forze a prendere a pugni e calci un uomo anziano, tanto indifeso quanto debole, che vive gli ultimi anni della sua vita, uscendo una domenica mattina dalla messa?

Il mio pensiero va alla sua famiglia e a quanti soffrono per la sua scomparsa. Chiedo giustizia, chiedo che come comunità facciamo sentire la nostra voce, che diamo un segnale inequivocabile e forte contro questa assurda violenza che non deve prendere il sopravvento: un giorno di lutto cittadino sarebbe, un chiaro quanto ‘magro’ segnale per dire da che parte stiamo. E chiedo che nel processo penale il Comune si costituisca parte civile contro questo assassino, affinchè quanto capitato non ricapiti mai più”.

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