Il Fatto |
Regione Lazio
/

Rifiuti, terremoto in Regione: arrestata una dirigente

16 marzo 2021 | 12:07
Share0
Rifiuti, terremoto in Regione: arrestata una dirigente

Accusata di corruzione, finisce ai domiciliari. Coinvolto anche un amministratore di due società operanti nel settore dello smaltimento dei rifiuti

Roma – Sono ai domiciliari una dirigente della Regione Lazio e un amministratore di due società operanti nel settore dello smaltimento dei rifiuti. Ad attuare il provvedimento i Carabinieri del Comando della Tutela Ambientale.

Concussione, corruzione, e turbata libertà di procedimento di scelta del contraente le accuse mosse dagli investigatori. L’amministratore, secondo le accuse, avrebbe ottenuto indebitamente l’autorizzazione per la trasformazione della discarica per i rifiuti inerti di Monte Carnevale a nuovo sito di smaltimento dei rifiuti derivanti dal trattamento di Rsu della Capitale.

La nota della Regione Lazio

“Abbiamo appreso dagli organi di stampa la notizia della misura di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti della direttrice regionale responsabile della Direzione Politiche ambientali e Ciclo dei rifiuti. Come previsto dal regolamento regionale, la dirigente è stata sospesa dal suo incarico in attesa di conoscere gli sviluppi dell’inchiesta avviata dalla Procura di Roma”.

E’ quanto si legge in una nota diffusa dalla Regione Lazio, che prosegue: “Esprimiamo fiducia nell’azione della magistratura, auspicando che si faccia rapidamente luce su questa vicenda, e rinnoviamo l’apprezzamento nei confronti della direttrice, che saprà chiarire la correttezza del suo operato nel rispetto delle proprie funzioni”.

Lombardi-Corrado: “Modello di gestione è antidoto contro l’illegalità”

“Apprendiamo con sconcerto degli arresti legati alla gestione del ciclo dei rifiuti che coinvolgerebbero, tra gli altri, un dirigente della Regione Lazio. Confidiamo nella giustizia e nelle Autorità giudiziarie affinché siano accertate e approfondite tutte le dinamiche e le eventuali ramificazioni di questa vicenda”. Così in una nota congiunta Roberta Lombardi e Valentina Corrado, rispettivamente assessora alla Transizione Ecologica e assessora al Turismo ed Enti Locali della Regione Lazio in quota M5S.

Purtroppo non è la prima volta che nel Lazio, e nelle altre regioni d’Italia, la gestione dei rifiuti presenta delle zone d’ombra in cui sembrerebbe caratterizzarsi non come un servizio pubblico per i territori e i cittadini ma come un business in favore di interessi particolaristici a detrimento della collettività e dell’ambiente”. “Oltre al rispetto delle regole, ai controlli e agli strumenti messi in campo dalle Autorità competenti, il miglior antidoto contro queste disfunzioni croniche del settore è capovolgerne a monte il paradigma di gestione, passando dall’attuale sistema basato sulla produzione e movimentazione dei rifiuti a un nuovo modello, basato innanzitutto sulla riduzione dei rifiuti e sull’economia circolare. Un processo di riconversione in cui sarà fondamentale il contributo degli Enti Locali del Lazio ai fini di incentivare una maggiore partecipazione, responsabilizzazione e trasparenza”, concludono le assessore.

Pernarella (M5S): “Ancora una volta il Lazio in un’indagine sui rifiuti”

“Non posso e non voglio entrare nel dettaglio delle indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico ma prendo atto che ancora una volta la Regione Lazio finisce al centro di un’indagine sui rifiuti: le impressioni che avevo avuto, e che ho poi supportato con dettagliate e ripetute interrogazioni e accessi agli atti alla Direzione Rifiuti regionale, forse non erano soltanto tali”, il commento di Gaia Pernarella, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle e componente della Commissione rifiuti regionale.

Bonessio e Russo (Verdi): “L’affare monnezza è sempre più sporco”

“C’è un forte senso di rabbia e di impotenza tra chi segue ed ha a cuore le vicende per un corretto trattamento dei rifiuti a Roma e nel Lazio. Per non parlare poi del fatto che velocemente si passa dalla rabbia al paradosso: mentre alla Regione Lazio viene istituito l’Assessorato alla Transizione Ecologica, i Carabinieri del Nucleo Ambientale eseguono l’arresto ai domiciliari di Flaminia Tosini il Direttrice regionale alle politiche ambientali e al ciclo dei rifiuti. – Così si sono espressi Nando Bonessio e Laura Russo coportavoce di Europa Verde Lazio, che hanno così proseguito – Le ipotesi di reato su cui indagano i magistrati sono pesantissime: concussione, corruzione, e turbata libertà di procedimento di scelta del contraente.

La Dirigente avrebbe favorito l’imprenditore per la trasformazione della discarica per i rifiuti inerti di Monte Carnevale, a nuovo sito di smaltimento dei rifiuti derivanti dal trattamento di Rsu della Capitale. Ossia qualcuno ancora sceglie di speculare e guadagnare sui rifiuti mentre i territori e i cittadini della nostra regione subiscono da decenni un danno ormai irreparabile all’ambiente e alla salute. Scegliamo di non commentare il lavoro degli inquirenti che speriamo concludano prima possibile le indagini ed individuino le specifiche responsabilità individuali”.

“Allo stesso tempo però come Europa Verde chiediamo che subito la politica locale, rappresentata dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e la Sindaca di Roma Virginia Raggi, prendano atto dell’ennesimo fallimento delle loro scelte, diano avvio ad una approfondita indagine interna, ma soprattutto cancellino la previsione di collocare una discarica a Monte Carnevale. – I due rappresentanti ecologisti hanno così concluso – Parlare oggi di economia circolare e di sostenibilità ambientale, nulla può avere a che fare con la scelta di realizzare una discarica nel cuore della Valle Galeria, un territorio che da oltre 40 anni subisce le scellerate scelte ambientali degli enti locali e dovrebbe essere oggetto solamente di bonifiche e riqualificazioni ambientali”.

FdI: “Zingaretti faccia chiarezza sulla vicenda”

“Calato il sipario sulla messinscena per la presentazione della nuova giunta, la Regione torna a fare i conti con la dura realtà. L’indagine della Procura di Roma sulla gestione dei rifiuti, è infatti, l’ennesima dimostrazione di politiche sbagliate o quanto meno discutibili. Ecco perché chiediamo al presidente Zingaretti di fare immediata chiarezza sulla vicenda – anche alla luce del fatto che la dirigente è una sua fedelissima già dai tempi della Provincia – e soprattutto di fermare definitivamente il progetto di discarica a Monte Carnevale verso il quale abbiamo ribadito sempre la nostra ferma contrarietà. Non è più consentito giocare sulla pelle dei cittadini”. È quanto dichiarano I consiglieri regionali di Fratelli d’Italia, Chiara Colosimo e Giancarlo Righini.

Il centrodestra: “Sui rifiuti chiesto un consiglio straordinario”

“Sull’annosa questione dei rifiuti nel Lazio, da tempo bloccata dallo sterile scontro Pisana-Campidoglio ed ora ulteriormente complicata dai recenti fatti di cronaca giudiziaria che delegittimano ancor di più il Piano Rifiuti recentemente varato, abbiamo chiesto la convocazione di un Consiglio Regionale straordinario alla presenza del presidente Zingaretti. È indispensabile fare chiarezza anche in merito alla vicenda del sito di Monte Carnevale”. Così in un comunicato i gruppi del Lazio di Fdi, Lega, Fi e Energie per l’Italia.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

Il Faro online – Clicca qui per leggere tutte le notizie della Regione Lazio.