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DemoS Fiumicino: “Quale futuro per Alitalia e dei lavoratori aeroportuali?”

18 marzo 2021 | 08:03
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DemoS Fiumicino: “Quale futuro per Alitalia e dei lavoratori aeroportuali?”

“Il Governo e la Regione Lazio debbono al più presto  individuare  o realizzare un aeroporto secondario dove trasferire i voli Low Cost”.

Fiumicino – “Quale futuro per Alitalia e i lavoratori aeroportuali? Una domanda che sentiamo ripetere da oltre 20 anni eppure nell’Aeroporto di Fiumicino era presente il più grande polo aeronautico d’Italia che operava  in un mercato attivo e sempre  in crescita”.  Lo afferma in un comunicato stampa il gruppo Demos Fiumicino che prosegue: “Alitalia, in tutto il mondo, era riconosciuta come un eccellenza italiana”.

Un’azienda sicura e affidabile alla quale molte grandi compagnie aeree affidavano la manutenzione degli aerei, dei motori e la formazione degli equipaggi. Purtroppo tutto questo negli anni  è stato demolito dai vari governi che hanno scelto in modo consapevole di non agire e di  “adeguarsi” alle dure  decisioni europee.

Oggi infatti non solo ci viene chiesta la chiusura definitiva di Alitalia e di mettere a bando i pochi asset rimasti ma nel nome della discontinuità bisogna aggiungere altri obblighi. Il governo pensa di rimpiazzare Alitalia con Ita (Italia Trasporto Aereo) con meno di 50 aerei e un quarto degli attuali dipendenti.

Un altro grande ridimensionamento del personale e della flotta.
A nulla è servito il grande sforzo dei dipendenti Alitalia che tramite referendum avevano bocciato un nuovo rifinanziamento dell’Azienda, senza un vero piano industriale dove l’unica certezza erano  gli esuberi.

Siamo veramente stanchi di vedere  finanziamenti pubblici dedicati esclusivamente all’assistenzialismo, invece d’investimenti mirati  allo sviluppo dell’azienda e alla creazione di nuovi posti di lavoro.

Il Governo Italiano  ha il dovere di agire per il bene del paese e comprendere che il trasporto aereo è un importante servizio pubblico determinante per lo sviluppo economico dell’Italia.

Quello del trasporto aereo è un mercato quasi fermo a causa della pandemia, ma  presto sarà più attivo di prima. Non è un  caso  che diverse compagnie aeree, nonostante la pandemia, continuano ad emettere ordini di  acquisto di nuovi velivoli.

Oggi è indispensabile essere uniti e decisi a salvaguardare un eccellenza italiana, che fa parte della storia del nostro paese.

Quindi dobbiamo essere tutti uniti nel voler  ricostruire  ciò che è stato distrutto negli anni. L’Italia ha bisogno di un proprio vettore  e di un grande Polo Aeronautico.

Da decenni verso la situazione  Alitalia, la UE  continua ad emettere decisioni molto discutibili. Siamo europeisti ma anche consapevoli  che esiste un’evidente disparità di trattamento tra Alitalia e altre importanti compagnie europee.

Nel  Consiglio Comunale Straordinario su Alitalia abbiamo voluto esporre il problema delle Compagnie Low Cost. Chi ha permesso loro  l’utilizzo dell’Aeroporto di Fiumicino e sfruttando infrastrutture  e collegamenti  non solo con la capitale ma con tutto il mondo, ha di fatto contribuito anche alla chiusura di Alitalia.

Non è un caso che in tutti i grandi paesi europei le compagnie  Low Cost atterrano in aeroporti secondari e non certo nei loro  hub internazionali.

Lo sviluppo di un nuovo vettore italiano è legato anche all’attuale situazione dei voli Low Cost nell’ Hub Internazionale di Fiumicino.

Bisogna  porre rimedio all’errore strategico commesso nel dicembre  2012, dove il governo emetteva un Dpcm che in merito alla Low Cost, cancellava la realizzazione dell’aeroporto di Viterbo, a favore di un progetto che prevedeva il raddoppio  dell’Aeroporto Leonardo da Vinci.

Una decisione che ha generato proteste, manifestazioni e denunce da parte dei Comitati, Associazioni  Ambientaliste e dal Comune di Fiumicino fino ad arrivare  a varie sentenze che bloccano  la realizzazione di piste e infrastrutture  all’interno della Riserva Naturale del Litorale Romano.

Necessario prendere atto che l’Aeroporto di Ciampino  continuerà a diminuire i movimenti giornalieri e ulteriori voli Low Cost saranno trasferiti nell’aeroporto Leonardo Da Vinci.

Il Governo e la Regione Lazio debbono al più presto  individuare  o realizzare un aeroporto secondario dove trasferire i voli Low Cost.
Democrazia Solidale, come sempre negli anni, sarà a fianco dei lavoratori aeroportuali in tutte le prossime iniziative mirate alla salvaguardia del diritto al lavoro”.

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