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Giornata per le vittime del Covid-19, Draghi: “Mai più gli anziani saranno lasciati senza cure”

18 marzo 2021 | 13:44
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Il premier: “Oggi è una giornata piena di tristezza ma anche piena di speranza. Lo stato c’è e ci sarà”

Bergamo – “Oggi è una giornata piena di tristezza ma anche piena di speranza, vorrei che tutti voi mi sentiste vicini nella tristezza e nella speranza. Lo stato c’è e ci sarà”. Così, rivolto al sindaco di Bergamo Giorgio Gori, il premier Mario Draghi, intervenendo a Bergamo, al parco Martin Lutero alla Trucca, all’inaugurazione del Bosco della Memoria in ricordo delle oltre centomila vittime italiane nel Giorno della memoria.

Draghi ha assistito prima alla deposizione di una corona d’alloro al Cimitero monumentale di Bergamo. Nel corso della cerimonia è stata letta una poesia di Ernesto Olivero, incisa sulla stele. “Questo bosco non racchiude solo la memoria delle tante vittime cui va oggi il nostro pensiero commosso. Questo luogo è un simbolo del dolore di un’intera nazione. Lo testimoniò già, con la sua presenza alla commemorazione del 28 giugno al Cimitero Monumentale, il Presidente della Repubblica. È anche il luogo di un impegno solenne che oggi prendiamo. Siamo qui per promettere ai nostri anziani che non accadrà più che le persone fragili non vengano adeguatamente assistite e protette. Solo così rispetteremo la dignità di coloro che ci hanno lasciato. Solo così questo bosco della memoria sarà anche il luogo simbolo del nostro riscatto”, ha detto ancora Draghi che ha assistito alla piantumazione di un albero di tiglio al parco della Trucca. L’albero è uno dei primi cento che daranno vita al Bosco della memoria, che sarà composto da 850 alberi. La piantumazione è stata accompagnata dalla tromba di Paolo Fresu.

“Non possiamo abbracciarci, ma questo è il giorno in cui dobbiamo sentirci tutti ancora più uniti. A partire da qui, da questo luogo che ricorda chi non c’è più”, ha detto poi il premier sottolineando: “Siamo qui per celebrare il ricordo perché la memoria di ciò che è accaduto nella primavera dello scorso anno non si appanni. Ricordare ci aiuta a fare buone scelte per la tutela della salute pubblica e per la salvaguardia del lavoro dei cittadini”. “In questa città non vi è nessuno che non abbia avuto un familiare o conoscente colpito dal virus. Cari bergamaschi, avete vissuto giorni terribili in cui non vi era nemmeno il tempo di piangere i vostri cari, di salutarli e accompagnarli per l’ultima volta. Sono tante le immagini di questa tragedia, che hanno colpito tutti, in Italia e nel mondo. Una su tutte è indelebile: la colonna di camion militari carichi di bare. Era la sera del 18 marzo, esattamente un anno fa”, ha ricordato il presidente del Consiglio.

“Ricordare – incalza il premier – i tanti e magnifici esempi di ‘operatori del bene’ espressi nell’emergenza da questa terra ci dà la misura della sua capacità, del suo sacrificio. Vorrei ricordare gli operatori dell’ospedale Papa Giovanni XXIII. In questi mesi hanno dato un contributo straordinario di professionalità e di dedizione, spesso pagato con la vita”. “Vorrei ricordare il miracolo – e non si può definire diversamente – dell’ospedale da campo della Fiera di Bergamo. Allestito in pochi giorni dagli Alpini, dalla Protezione Civile e dagli artigiani volontari. E sostenuto dalla grande generosità dei cittadini bergamaschi. Il sindaco Giorgio Gori ricorda nel suo libro – che ha come titolo ‘Riscatto’ – anche i mille volontari, ragazze e ragazzi, che hanno aiutato le persone in difficoltà. Il sindaco li ha chiamati, a ragione, i “nuovi mille” di Bergamo. In tutta Italia sono tantissimi i protagonisti silenziosi di questa rete di solidarietà”, ha rimarcato il premier.

Dunque il passaggio, atteso, sulle vaccinazioni. E’ la prima volta che il premier interviene su questo tema dopo l’inatteso stop ad Astrazeneca. “Il governo – e lo sapete bene – è impegnato a fare il maggior numero di vaccinazioni nel più breve tempo possibile. Questa è la nostra priorità. La sospensione del vaccino AstraZeneca, attuata lunedì con molti altri Paesi europei, è stata una decisione temporanea e precauzionale”.

“Nella giornata di oggi, l’Agenzia Europea dei Medicinali darà il suo parere definitivo sulla vicenda. Qualunque sia la sua decisione – promette e assicura il presidente del Consiglio – la campagna vaccinale proseguirà con la stessa intensità, con gli stessi obiettivi. L’incremento nelle forniture di alcuni vaccini aiuterà a compensare i ritardi da parte di altre case farmaceutiche. Abbiamo già preso decisioni incisive nei confronti delle aziende che non mantengono i patti”.

“Il rispetto che dobbiamo a chi ci ha lasciati deve darci la forza per ricostruire il mondo che essi sognavano per i propri figli e nipoti. Tutta la comunità bergamasca ha dato prova di saper reagire, di trasformare i lutti e le difficoltà in voglia di riscatto, di rigenerazione. Il suo esempio è prezioso per tutti gli italiani che, sono certo, non vedono l’ora di rialzare la testa, ripartire, liberare le loro energie che hanno reso meraviglioso questo Paese. E io sono qui oggi per dirvi grazie e per impegnarmi insieme a tutti voi a ricostruire senza dimenticare”, conclude.

Il Bosco della Memoria

Dopo essere stata “simbolo” della prima fase della pandemia “Bergamo vuole essere anche la città simbolo della rinascita”, ha detto dal canto suo il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori, parlando alla cerimonia. “Il Bosco che oggi inauguriamo è un messaggio di positività e di speranza che da Bergamo rivolgiamo a tutto il nostro Paese, ancora impegnato nella lotta contro il Covid e alle prese con le vaccinazioni cui affidiamo l’aspettativa di veder finalmente conclusa questa terribile prova”, ha continuato. “La tenacia e l’operosità della gente bergamasca, tradotte in mille gesti di solidarietà nei momenti più tragici della pandemia, la scorsa primavera, definiscono lo spirito con cui vogliamo ripartire e contribuire a determinare il futuro nella nostra comunità e del nostro Paese”, ha concluso Gori.

Presenti all’inaugurazione del Bosco della Memoria anche il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, il presidente della provincia di Bergamo, Gianfranco Gafforelli, il prefetto Enrico Ricci, e il rappresentante del comitato delle vittime Noi denunceremo, Luca Fusco.al Parco Martin Lutero alla Trucca si svolgerà l’inaugurazione del Bosco della Memoria con la cerimonia per la messa a dimora dei primi 100 alberi. Durante la commemorazione sono previsti saluti e interventi istituzionali. (fonte Adnkronos)