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Pomezia, nuova convenzione fra il museo Lavinium e l’Università di Valencia

18 marzo 2021 | 07:54
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Pomezia, nuova convenzione fra il museo Lavinium e l’Università di Valencia

Firmata la convenzione per lo studio antropologico e archeologico delle sepolture rinvenute nella necropoli della villa romana in via Siviglia.

Pomezia – Firmata la convenzione tra il Museo civico archeologico Lavinium di Pomezia e l’Università Europea di Valencia, con la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Roma Capitale e la Provincia di Rieti, per lo studio antropologico e archeologico delle sepolture rinvenute nella necropoli tardo antica della villa romana in via Siviglia.

Le sepolture con i corredi e i resti ossei, conservati al Museo Lavinium, saranno oggetto di un’analisi approfondita da parte di un team di archeologi guidati dal Prof. Llorenç Alapont Martin, già in visita a Pomezia a settembre scorso.

“Non appena i tempi lo permetteranno – spiega FedericaColaiacomo, responsabile scientifica del Museo Lavinium – gli studenti saranno al lavoro presso il nostro Museo e i risultati di questa ricerca saranno presentati al pubblico.

L’analisi antropologica non è che il primo passo verso un progetto più ampio, che prevede l’organizzazione e l’allestimento di una mostra incentrata proprio sull’archeologia funeraria a Lavinium: un argomento vasto e affascinante, che vedrà la collaborazione di altri Enti, Istituti di Ricerca e professionisti”.

“Una collaborazione prestigiosa per la nostra città e il nostro museo – dichiara la vice Sindaco Simona Morcellini – Speriamo di poter ospitare presto il Prof. Alapont Martin, che già a settembre scorso ci aveva incantato con la sua appassionata lezione al Museo, e rivedere gli occhi degli studenti affascinati dalle bellezze rinvenute nel nostro territorio”.

“I reperti archeologici rinvenuto nel nostro territorio – aggiunge il Sindaco AdrianoZuccalà – sono una risorsa inestimabile, da conservare e valorizzare.

Il grande lavoro che il Museo Lavinium sta portando avanti è proprio in questa direzione: dallo studio dei resti umani è possibile ricostruire l’identikit di una popolazione, dalle pratiche funerarie e capendone gli usi e i costumi. Una ricercaincredibile che parte da Pomezia per andare in tutto il mondo”.

Lo studio approderà anche nell’ambiente prettamente scientifico e internazionale, in occasione di un convegno sull’archeologia funeraria che si svolgerà a novembre ad Aix-en-Provence.