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Fotonotizia da Il Faro Online

Covid-19, gli operatori sanitari italiani candidati al premio Nobel per la pace

Il ministro Speranza: "Gli operatori sanitari sono stati i protagonisti di questa stagione, però dobbiamo essere coerenti, e quindi investire"

Roma – “È stato un anno difficilissimo per tutto il Paese e ringrazio medici e infermieri per il loro impegno. Vediamo che oggi abbiamo nuovi strumenti e dobbiamo guardiamo al futuro con ragionata fiducia. È ancora dura ma ci sono le condizioni soprattutto grazie alla campagna vaccinale per pensare che le settimane che verranno saranno migliori”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza intervenendo a Domenica In.

Alla domanda sulla candidatura al Nobel di medici e infermieri, Speranza dice “sono le donne e gli uomini del nostro sistema sanitario nazionale, a me non è mai piaciuto usare la parola eroi perché penso che queste persone abbiano fatto il loro dovere dalla mattina alla sera senza risparmiarsi: sono persone che hanno fatto un lavoro incredibile, dobbiamo ringraziarle ogni giorno, e che continuano a farlo – sottolinea – perché negli ospedali c’è ancora tantissima pressione, perché sono tanti i contagiati, sono tante le persone che perdono la vita. Credo che davvero tutti in quest’anno così complicato abbiamo capito quanto conti avere un servizio sanitario all’altezza, che si prende cura di tutti, che non fa alcuna differenza. Perché chi sta male non conta quanti soldi ha, di che regione è, ha diritto di essere curato, questo prevede la nostra Costituzione, che è costruita su questo concetto di universalità”.

“Gli operatori sanitari sono stati i protagonisti di questa stagione, però dobbiamo essere coerenti, e quindi investire. Papa Francesco ha pronunciato una frase bellissima, che io ricordo sempre, ‘peggio di questa crisi c’è solo il rischio di sprecarla’ e noi non dobbiamo sprecarla e non sprecarla significa investire sul servizio sanitario nazionale”. (fonte Adnkronos)