Santa Sede in crisi finanziaria causa Covid e Papa Francesco taglia gli stipendi ai cardinali

24 marzo 2021 | 12:48
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Santa Sede in crisi finanziaria causa Covid e Papa Francesco taglia gli stipendi ai cardinali

Dal 1 aprile, tutti i dipendenti – compresi gli stessi cardinali – vedranno anche bloccato lo scatto di anzianità fino al 2023

Città del Vaticano – Taglio degli stipendi dei cardinali (10 per cento), dei capi dicastero e dei segretari (8 per cento), e di tutti i sacerdoti, i religiosi e le religiose in servizio presso la Santa Sede (3 per cento). Lo ha deciso Papa Francesco, con un Motu proprio ad hoc, con il quale ha deciso di tagliare a tempo indeterminato gli stipendi per chi veste la talare, mentre tutti i dipendenti – compresi quelli appena menzionati – vedranno bloccato lo scatto di anzianità fino al 2023 (eccetto i dipendenti laici dal primo al terzo livello).

Clicca qui per leggere il Motu proprio

Francesco non vuole licenziare nessuno, lo ha detto lui stesso prima di Natale incontrando i dipendenti della Santa Sede per i tradizionali auguri (leggi qui), ma le spese devono essere contenute, vista anche la situazione finanziaria dello Stato più piccolo del mondo, dove – causa Covid – è stato previsto un deficit per quest’anno di quasi 50 milioni (leggi qui)

Da qui la decisione di intervenire “secondo criteri di proporzionalità e progressività” con dei ritocchi che riguardano specialmente i chierici, i religiosi e i livelli più alti. Una stretta motivata “dal disavanzo che da diversi anni caratterizza la gestione economica della Santa Sede” e  dalla situazione venutasi a creare con la pandemia, “che ha inciso negativamente su tutte le fonti di ricavo della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano”.

Un futuro sostenibile economicamente richiede oggi, fra altre decisioni, di adottare anche misure riguardanti le retribuzioni del personale

Il taglio degli stipendi a cardinali e superiori disposto dal Papa scatterà dal 1 aprile. Nel Motu proprio, Bergoglio scrive che a partire da quella data, la retribuzione “corrisposta dalla Santa Sede ai Cardinali è ridotta del 10 per cento”. Inoltre, la riduzione delle retribuzioni regolate per legge sarà dell’8 per cento per i dipendenti della Santa Sede, del Governatorato e altri enti collegati inquadrati nei livelli retributivi C e C1, cioè quelli dei capi e dei segretari dei dicasteri. Diminuzione del tre per cento generalizzato per i dipendenti chierici o religiosi, da quelli inquadrati nel livello retributivo C2 fino al primo livello: un decremento che dunque riguarderà tutto il personale non laico.

I tagli non si applicano in casi eccezionali collegati alle spese per la salute. Riguarderà  tutto il personale in servizio presso la Santa Sede, il Governatorato e altri enti collegati il blocco degli scatti biennali tra il 1 aprile 2021 e il 31 marzo 2023. “Ma soltanto per il personale laico – precisano da Oltretevere –  questo blocco riguarderà i dipendenti dal quarto livello in su e dunque non toccherà gli stipendi più bassi“. Le disposizioni valgono anche per il Vicariato di Roma, i Capitoli delle Basiliche Papali Vaticana, Lateranense e Liberiana, la Fabbrica di San Pietro e la Basilica di San Paolo fuori le mura.

(Il Faro online) Foto © Vatican Media – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Papa & Vaticano
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