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Civitavecchia, Tidei scrive a Zingaretti: “Su Torre Valdaliga Nord serve impegno in prima persona”

"E' comprensibile la contrarietà di molti alla costruzione di un altro impianto alimentato da fonti fossili, seppure meno inquinante"

Civitavecchia – “Da mesi a Civitavecchia si è animato un dibattito sulla richiesta di autorizzazione alla conversione a gas dell’impianto di Torre Valdaliga Nord avanzata da Enel, alla quale se ne è aggiunta un’altra presentata da Tirreno Power per l’impianto di Torre Valdaliga Sud. Molte forze politiche e sociali, lo stesso Consiglio Comunale, hanno espresso totale contrarietà ai progetti”. Lo scrive in una lettera indirizzata al presidente della Regione Lazio Zingaretti, Marietta Tidei, consigliera regionale e Presidente della commissione Attività Produttive e Sviluppo Economico alla Pisana.

“L’aspirazione del territorio ad un modello di sviluppo diverso e più sostenibile è assolutamente condivisibile, soprattutto perché si tratta di un territorio che nel corso degli anni ha convissuto con molti fattori di pressione ambientale. Comprensibile perciò la contrarietà di molti alla costruzione di un altro impianto alimentato da fonti fossili, seppure meno inquinante di quello esistente”, spiega la consigliera regionale.

Per l’ennesima volta la città – prosegue Tidei – sente di subire una decisione calata dall’alto, in nome di quella sicurezza del sistema elettrico nazionale, a cui questo territorio ha già pagato un prezzo alto in termini di salute pubblica. Credo sia dovere di tutti, a qualsiasi livello, aprire un grande confronto sullo sviluppo del territorio, che metta al centro la transizione ecologica e digitale, ma con impostazione proattiva e concreta, non fatta di soli slogan”.

“Negli ultimi mesi ho promosso nella commissione consiliare che presiedo un confronto sul tema con la sottosegretaria al Mise Alessandra Todde, le istituzioni locali, il presidente dell’Autorità Portuale, le parti sociali e datoriali, i grandi operatori economici del territorio, da cui è nato un tavolo ministeriale lo scorso novembre, che va riattivato. Si potrebbe lavorare ad un grande patto – propone Tidei -, magari attraverso un contratto di sviluppo, sotto la regia del Mise o del Ministero della Transizione Ecologica, fatto di azioni e impegni concreti che possano generare nuova occupazione”.

“È necessario chiarire quanto prima le direttrici di sviluppo della costituenda Zona Logistica Semplificata, capire con quali sostegni statali e regionali si possono costruire condizioni favorevoli per attrarre nuovi investimenti. Per questo chiedo al presidente Nicola Zingaretti di assumere in prima persona un’iniziativa forte, chiarificatrice sulla posizione della Regione rispetto alle richieste di riconversione degli impianti, ma soprattutto al tipo di futuro che insieme possiamo disegnare per il territorio, sgombrando il campo dalle furberie propagandistiche e dalle polemiche pretestuose”, conclude Tidei.
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