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Ristori regionali, Ciacciarelli (Lega) scrive a Zingaretti: “Eliminare i codici Ateco”

30 marzo 2021 | 18:25
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Ristori regionali, Ciacciarelli (Lega) scrive a Zingaretti: “Eliminare i codici Ateco”

“Non ci deve essere più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate”

Regione Lazio – “Come noto, in Gazzetta Ufficiale è stato da poco pubblicato il testo del dl Sostegni (decreto n. 41-2021), approvato il 19 marzo dal Consiglio dei Ministri per aiutare imprese e famiglie ad affrontare l’emergenza Covid. Tra gli altri interventi previsti ci sono: 5 fasce di indennizzo per aziende e professionisti, la proroga della Cig Covid e il rifinanziamento del fondo per il Reddito di Cittadinanza”. Lo ha affermato, in una nota, il consigliere regionale del Lazio Pasquale Ciacciarelli (Lega).

“Si prevede, quindi, – spiega il Consigliere regionale – un contributo a fondo perduto per i soggetti titolari di partita Iva che svolgono attività d’impresa, arte o professione, nonché per gli enti non commerciali e del terzo settore, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate.

Di fatto, vengono quindi correttamente eliminati i codici Ateco, che avevano caratterizzato i decreti Ristori e questo comporta una estensione per i soggetti che ne erano rimasti esclusi prima. Nello specifico i lavoratori autonomi con partita Iva. Quindi, si continua ad escludere alcuni lavoratori autonomi con partita Iva. Paradossalmente però, con il Decreto Ristori Lazio Irap, il bando della Regione Lazio da 51 milioni di euro, a fondo perduto, per sostenere la liquidità delle micro, piccole e medie attività economiche del Lazio appartenenti a settori particolarmente colpiti dalla crisi dovuta alla pandemia provocata dal Covid-19 e che hanno subito chiusure o limitazioni dell’attività nei mesi scorsi, si fa invece ancora riferimento, per erogazione dei risorti, a 283 distinti codici Ateco.

Si tratta di un’ingiusta penalizzazione per questa categoria, che bisogna subito eliminare. Specialmente, se si considera correttamente il momento di grandissima crisi finanziaria che stanno attraversando tanti lavoratori autonomi, ormai da più di un anno, dall’insorgere quindi della pandemia Covid”.

“E’ necessario, pertanto, – conclude Ciacciarelli – uniformare subito, i criteri regionali a quelli nazionali, escludendo i Codici Ateco nei criteri di accesso a qualsiasi tipo di ristoro e/o contributo a fondo perduto in seguito all’emergenza Covid, senza più alcuna limitazione settoriale o vincolo di classificazione delle attività economiche interessate. Per tutte queste ragioni ho scritto a Zingaretti per sollecitare un intervento immediato in tal senso”.
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