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Pedofilia nella Chiesa, Francesco: “Un male profondo da sradicare”

8 aprile 2021 | 20:26
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Pedofilia nella Chiesa, Francesco: “Un male profondo da sradicare”

Il Papa: “Serve una più efficace cooperazione a ogni livello della società per sradicare questo profondo male”

Città del Vaticano – Gli abusi sono “un male profondo da sradicare”. Lo dice Papa Francesco nel messaggio al simposio mondiale online promosso dall’8 al 10 aprile sulla piaga della pedofilia e sulle strategie da adottare per contrastarla. L’evento è organizzato dalla Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, dalla Harvard Divinity School e dalla Catholic University of America, in collaborazione con altre organizzazioni internazionali, tra cui l’Unicef e l’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Papa Francesco ha dunque fatto pervenire il suo saluto ai partecipanti al Simposio, attraverso un messaggio a firma del cardinale segretario di Stato Pietro Parolin – il testo è stato letto da una vittima di abusi, Michael Hoffman – auspicando che questa iniziativa possa contribuire “a una maggiore consapevolezza della gravità e della portata degli abusi sessuali sui minori” nella prospettiva di promuovere “una più efficace cooperazione a ogni livello della società per sradicare questo profondo male”. Nello stesso tempo ha espresso la propria gratitudine “per i continui sforzi che vengono fatti per assicurare il benessere di tutti i figli di Dio e per restituire dignità e speranza ai sopravvissuti agli abusi”.

Ha aperto l’incontro online il cardinale Sean ÒMalley, presidente della Pontificia Commissione per la Protezione dei Minori, che ha ringraziato le vittime sopravvissute che continuano a farsi avanti per condividere le loro storie: “È grazie al vostro coraggio – ha detto, secondo quanto riporta Vatican News – che la protezione dei bambini, dei giovani e degli adulti vulnerabili e i programmi di assistenza alle vittime stanno diventando componenti centrali in tutti gli aspetti della nostra vita. Ma come il programma di questo simposio chiarisce, c’è ancora molto lavoro da fare”.

È quindi intervenuto il Reverendo Denis Mutwege, Premio Nobel per la Pace nel 2018, che ha parlato della sua esperienza di medico ostetrico in un ospedale di Bukavu, nella Repubblica Democratica del Congo. L’ospedale era pieno di vittime di stupro usato come arma di guerra. “Sono stato testimone dell’importanza della fede – ha detto – della spiritualità e della speranza nel contesto della violenza più devastante del mondo. Ci siamo resi conto che la guarigione fisica non era sufficiente per aiutare a guarire dalle loro ferite”.

Ha quindi parlato dell’importanza dell’impegno dei leader di tutte le religioni nel porre fine allo stupro come arma di guerra e nel lottare contro l’abuso sessuale dei bambini. Oltre a riunire persone da tutto il mondo per affrontare il tema dell’abuso sessuale sui minori, il Simposio di questa settimana serve anche per lanciare la proposta di definire l’8 aprile come Giornata Mondiale per la prevenzione, la guarigione e la giustizia degli abusi sessuali sui bambini.

(Il Faro online) Foto © Vatican Media – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Papa & Vaticano
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