Il Vaticano: cancellare il debito dei Paesi dell’Africa è una questione di giustizia

9 aprile 2021 | 11:03
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Il Vaticano: cancellare il debito dei Paesi dell’Africa è una questione di giustizia

“Non possiamo allora uscire da questa crisi, che è sanitaria, economica, sociale, politica, culturale, senza alleviare il peso del debito”

Città del Vaticano – Il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e la Commissione Vaticana per il Covid-19 “supportano la campagna per la cancellazione del debito ai paesi africani”. L’iniziativa è stata lanciata nel corso di un webinar organizzato dal Dicastero e dalla Commissione, in collaborazione con Caritas Africa, Symposium of Episcopal Conferences of Africa and Madagascar, Jesuit Conference of Africa and Madagascar, Association of Consecrated Women of East and Central Africa.

“Questa campagna, che si rivela ancora più urgente a causa del Covid-19 – ha detto il nuovo sottosegretario del Dicastero, Suor Alessandra Smerilli – parte dall’Africa dove la Chiesa locale ha dato forma a un’istanza diffusa nella società civile. Il contributo del Dicastero è stato, ed è, quello di aiutarla ad acquisire visibilità internazionale nella speranza che si crei un ampio movimento come nel 2000. In modo che arrivi all’attenzione del G7 e del G20, ovvero di chi può incidere sulla questione in modo diretto e concreto”.

Per padre Augusto Zampini, Segretario aggiunto del Dicastero e membro della direzione della Commissione Vaticana per il Covid-19, “non possiamo allora uscire da questa crisi, che è sanitaria, economica, sociale, politica, culturale, senza alleviare il peso del debito. Non è solo una questione tecnica o di mera solidarietà, pure importante, ma una questione di giustizia”.

Un concetto, quello dell’universalità dell’azione per la cancellazione del debito ovunque si renda necessario (oltre all’Africa, America Latina, Asia), rimarcato anche dal card. Peter Turkson, Prefetto del Dicastero, che ha ufficialmente lanciato la campagna e garantito il sostegno da parte del Dicastero vaticano. Come fare, nella pratica? “Attuando azioni di advocacy e pressione in due direzioni: nei dialoghi con le grandi istituzioni finanziarie internazionali e nei rapporti con i governi e i gruppi a livello locale e nazionale per garantire la massima trasparenza delle attività. Ciò significa anche sviluppare un sistema di verifiche e controlli affinché le risorse liberate a vantaggio del Continente, vadano là dove effettivamente c’è bisogno di far crescere e migliorare le condizioni dei popoli e delle persone”. (fonte Ansa)

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