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Latina2021, è Antonio Bottoni il primo sfidante di Coletta

11 aprile 2021 | 13:06
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Latina2021, è Antonio Bottoni il primo sfidante di Coletta

Bottoni: “Da Siamo Latina né confini né steccati ideologici. La battaglia per la legalità al primo posto”

Latina – Lo sfidante c’è. Finalmente. Così, dopo mesi di silenzio, la campagna elettorale dell’indomabile capoluogo pontino può prendere ufficialmente il via.

A tentare di sfilare Latina dalle mani di Coletta (attuale Primo cittadino e già candidato sindaco) è Antonio Bottoni, coordinatore, tra le altre cose, dell’associazione per i diritti del cittadino Co.Di.Ci, associazione con la quale ha portato avanti importanti battaglia per la città, in primis quella sul cimitero e la cosiddetta “tassa sul morto”.

Bottoni: “Da Siamo Latina né confini né steccati ideologici”

Bottoni è il candidato sindaco di “Siamo Latina”, una lista civica attorno alla quale si sta cercando di costruire una coalizione che possa raccogliere consensi anche dal mondo dell’associazionismo e del sindacato, oltre che da quello civico vero e proprio.

“Ho cominciato a lavorare – spiega Bottoni nella conferenza in cui ha rotto gli indugi sulla sua candidatura – a 12 anni, prima come benzinaio, passando poi per le barbabietole (di cui faceva il cavatore), fino ad arrivare allo zuccherificio. Ho lavorato per poter permettermi di studiare senza dover gravare sulla mia famiglia. Nel 1979 sono entrato in Prefettura (è laureato in Scienze politiche e in giurisprudenza) e dal 1983 sono entrato a far parte del mondo del sindacalismo.

Tutto questo per dire che, nella mia vita, ho sempre camminato a testa alta, con la schiena dritta. I miei armadi sono perfettamente puliti, non ci sono scheletri di sorta. Non sono ricattabile.

Non essere ricattabile, per Bottoni è il punto di partenza. “Fino ad ora, nel nostro territorio abbiamo assistito a tre modi di fare politica: quella del non fare, quella del fare male e quella del malaffare.” Per questo uno dei punti cardini della sua campagna elettorale sarà la legalità. Punto su cui regala una frecciatina al suo avversario Coletta: “Questa battaglia si vince facendo le cose, no non facendole. E a chi ha definito il Municipio una casa di vetro, ricordo che il vetro può tranquillamente essere oscurato, di fatto, sempre vetro rimane.”

Consapevole, però, che, molto probabilmente Coletta non sarà il suo unico avversario (il centrodestra non ha ancora sciolto la riserva sul nome del candidato sindaco) Bottoni fa una precisazione: “Sappiamo che a breve scenderanno in campo anche gli altri. Anche i capitani con le loro corazzate. Ma sono anche convinto che la battaglia per la legalità non può avere confini o steccati ideologici. C’è bisogno di persone sane, persone concrete che abbiano voglia di rilanciare questo territorio.

Per questo, credo che ci sarà lo spazio per le appartenenze e le sensibilità politiche, ma non per i confini. Dobbiamo poter abbracciare tutti gli stessi valori. Io stesso, anche se non lo credo necessario, mi farò garante di quest’aspetto.”

La ricetta per vincere

Dai suoi sostenitori, Bottoni è stato definito il candidato ideale, perché rappresenta un modello propositivo, non ideologico, ma amministrativo. Ma quali sono i suoi punti cardine, oltre alla legalità? Qual è la sua ricetta per vincere?

Bisogna guardare soprattutto alle persone. Tutelare i loro diritti, come ho cercato di fare, portando avanti la mia battaglia per il cimitero. Bisogna ripartire da lì, dal nostro orgoglio, dalla volontà di ricreare una comunità coesa, dove i nostri giovani possano trovare lavoro e non siano più costretti ad andare all’estero (esempio lampante, in questo senso, per Bottoni è la questione del Conservatorio, da cui escono molti giovani preparati, costretti poi a emigrare).

Bisogna lavorare per lo sviluppo del territorio, per il rilancio dell’agricoltura, per migliorare il trasporto pubblico e per il mondo della cultura e dello sport, che sono ambiti formativi che impediscono ai nostri giovani di prendere la “strada sbagliata”.

Bisogna lavorare per cambiare, in tema di rifiuti, la mission di Abc – spiega Bottoni -, che, secondo noi, non dovrebbe più occuparsi della raccolta differenziata (che verrà messa a bando), ma della riqualificazione ambientale della città, a partire dallo sfalcio dell’erba.”

Proseguendo in tema di rivoluzioni, Bottoni invoca l’istituzione di un commissariato per i quartieri Q4 e Q5, battaglia per lui storica (portata avanti dal “99), considerato la vastità di tali zone e le difficoltà che i cittadini vivono quotidianamente. Battaglia che spera di far diventare realtà, qualora venisse eletto.

Il nome: ecco perché “Siamo Latina”

Ma perché a guidare quest’auspicata coalizione c’è la lista dal nome “Siamo Latina”? Perché, per Bottoni, questo nome è un doppio slogan. “Siamo nel senso del verbo essere, perché ci sentiamo e crediamo fortemente in Latina. Ma anche “si amo Latina” perché amiamo questa città. Stia lontano da noi chi non la ama.”

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