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Latina, associazioni sfrattate dalla Casa del Combattente: Fratelli d’Italia presenta una mozione

Matilde Celentano sarà la prima firmataria: "Chiederemo una precisa presa di posizione, nessuno deve spostarsi dall'immobile".

Latina – Un avviso di sfratto notificato ad uno dei pilastri portanti della storia e della cultura di Latina. Sono le otto associazioni Combattentistiche e d’Arma ospitate dal 1933 nella Casa del Combattente, splendido esempio di architettura razionalista progettato dall’architetto Oriolo Frezzotti.

Quell’edificio di piazza San Marco da sempre è stato vissuto da diverse realtà che con le loro attività e i loro eventi lo hanno reso un prezioso riferimento culturale per l’intera comunità. Quelle stesse realtà sono state raggiunte da una notifica dell’Agenzia del Demanio, che ha avviato un procedimento di revoca della concessione invitando a rilasciare spontaneamente l’immobile entro sei mesi per chi ha un contratto di locazione e in soli 25 giorni per chi ne è al momento sprovvisto.

Una soluzione inaccettabile per il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, attivatosi subito per correre ai ripari. Domani, infatti, sarà protocollata una mozione da discutere in Consiglio comunale su iniziativa della consigliera Matilde Celentano, prima firmataria.

“E’ inammissibile imporre un trasferimento alle associazioni Combattentistiche, così come non può essere presa in considerazione una diversa destinazione per un immobile che ritengo un autentico simbolo della storia e della cultura della nostra città.

A tal proposito ricordo che secondo una Declaratoria del 2009 la Casa del Combattente è sottoposta a vincolo storico artistico, per cui un uso diverso sarebbe del tutto incompatibile. Con questa mozione chiediamo al Sindaco e alla Giunta di impegnarsi a mettere in atto tutte le azioni possibili per bloccare il procedimento di revoca della concessione ed il conseguente rilascio dell’edificio: è opportuno che l’Amministrazione assuma una posizione netta e decisa per scongiurare un cambiamento tanto dannoso per le associazioni, da ritenersi autentiche “Custodi della nostra Memoria”.

Chiederò inoltre al senatore Nicola Calandrini di valutare la possibilità di presentare un’apposita interrogazione parlamentare: siamo pronti a valutare più soluzioni pur di risolvere il problema!”.
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