Belt and Road Exhibition: dal Circeo alla Cina sulla via della Seta

14 aprile 2021 | 05:00
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Belt and Road Exhibition: dal Circeo alla Cina sulla via della Seta

Schiboni: “La Cina e il Circeo condividono, ognuna a modo suo, una storia millenaria”.

San Felice Circeo – Il Comune di San Felice Circeo, rappresentato dal sindaco Giuseppe Schiboni, ha partecipato alla “Belt and Road Exhibition 2021 – Digital edition“, evento online in programma dal 12 al 15 aprile, rivolto ad aziende e istituzioni interessate a un interscambio culturale e commerciale tra la nostra nazione e l’oriente, organizzato dalla società di comunicazione Micromegas e promossa dall’Istituto Italiano Obor, struttura che si occupa di mettere in rete esperienze, proposte e contributi degli stakeholder interessati alla nuova Via della Seta (nota in inglese come Bri o Belt and Road).

La manifestazione è la più importante in Italia nel suo genere e anticipa le celebrazioni per l’Anno Sino-Italiano della Cultura e del Turismo, riprogrammate dal 2020 al 2022. Solo dalla Cina, sono previsti fra i 300 e i 500 milioni di contatti online. Durante i quattro giorni dell’evento, saranno visibili gratuitamente le conferenze e i dibattiti in calendario e verrà garantito l’accesso a una sala espositiva virtuale delle aziende e istituzioni partecipanti: queste ultime avranno la possibilità di tenere incontri B2B.

Secondo dati dell’Osservatorio Economico del Ministero dello Sviluppo Economico, Statistiche import/export delle merci dell’Italia, la Belt and Road Initiative rappresenta uno dei più grandi ecosistemi commerciali di cui il nostro paese fa parte. La Cina è il nono mercato di destinazione per l’export italiano e il primo mercato di destinazione in Asia-Pacifico. Inoltre, in futuro l’accordo Rcep, appena siglato, favorirà lo sviluppo di nuove opportunità.​

La giornata  è stata dedicata al tema del turismo e il sindaco Schiboni ha presentato il Circeo – esempio di storia millenaria e di eccellenza turistica italiana – nel corso di una tavola rotonda alla quale sono intervenuti Giorgio Palmucci, Presidente Enit, Leonardo Marras, Assessore al Turismo Regione Toscana, Alberto Sacco, Assessore al Commercio e Turismo Comune di Torino, Andrea Coia, Assessore allo Sviluppo economico, Turismo e Lavoro del Comune di Roma, Marina Lalli, Presidente Federturismo, e Gabriele Ferrieri, Presidente ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori.

“Siamo lieti – spiega il primo cittadino di San Felice Circeo – di essere stati inseriti in un evento così prestigioso accanto ad alcuni tra i maggiori protagonisti del turismo nazionale, a dimostrazione del ruolo strategico e della considerazione nei confronti del nostro Comune in questo settore.”

La Cina e il Circeo – continua Schiboni – condividono, ognuna a modo suo, una storia millenaria. Se pensiamo a San Felice, dalla Grotta Guattari, sede dei ritrovamenti sull’uomo di Neanderthal al borgo antico, in una passeggiata di pochi chilometri si rivivono quasi 100 mila anni di storia umana: dalla preistoria ai giorni nostri, passando per la Villa dei Quattro Venti, testimonianza della presenza dell’antica Roma nel nostro territorio, e per il centro storico, dove dimorarono i Templari e del cui passaggio rimane la torre che troneggia sulla piazza centrale. Senza ovviamente dimenticare le mura megalitiche sull’acropoli.”

“Le possibilità di vivere il nostro territorio – conclude – sono molteplici, un’esperienza a 360 gradi: archeologia, sport, passeggiate nella natura, mare, enogastronomia. E’ un sistema turistico rilevante, premiato lo scorso anno da una stagione estiva che ha registrato il tutto esaurito da giugno a settembre e che nei primi mesi del 2021 ha segnato un record di affitti e di acquisti di immobili sul territorio. La pandemia ha fatto riscoprire agli italiani le storiche mete nazionali; oggi, con la vetrina offertaci da Micromegas puntiamo ad allargare il nostro bacino turistico anche alla Cina che, dati pre-covid, porta in Italia circa 5 milioni di persone ogni anno. Eventuali accordi strategici con l’oriente potrebbero portare a una destagionalizzazione del turismo.”
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