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Latina, Codici invita il Comune a “rivedere le tariffe Tari aumentate di 30 euro a famiglia”

15 aprile 2021 | 13:04
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Latina, Codici invita il Comune a “rivedere le tariffe Tari aumentate di 30 euro a famiglia”

Bottoni invita il Comune a “incrementare la differenziata perché maggiore è la differenziazione dei rifiuti minore è il prezzo che si impone ai cittadini”

Latina – In questi giorni sono stati resi noti i dati sui costi della Tari (la Tassa sui Rifiuti), così come elaborati per tutti i capoluoghi di provincia italiani dal Centro studi di una importante confederazione sindacale per il quinquennio 2016-2020.

“A questo proposito – afferma Antonio Bottoni, Responsabile provinciale di Codici e candidato a sindaco di Latina nella prossima tornata elettorale – non mi posso esimere dal rilevare che, per quanto riguarda Latina, si registra l’ennesimo incremento del costo che, per la famiglia-tipo presa a base per lo studio, ad eccezione di un lieve decremento nel 2018, vede un costante aumento della spesa a carico dei cittadini che è passata da 358,73 euro del 2016 ai 388,40 euro nel 2020, con un aumento di ben 30 euro a famiglia, mentre a Frosinone, ad esempio, il costo, nello stesso periodo è sceso di circa 70 euro a famiglia.

Come è noto, il costo di questo servizio, che come tutti i servizi deve essere autofinanziato, ripartendo i costi tra tutti gli utenti, è determinato dalla quantità di rifiuti indifferenziati che vengono conferiti in discarica, per cui esso rappresenta un indicatore di quanto un Comune virtuoso riesca a far differenziare la raccolta dei rifiuti tra i suoi cittadini, perché maggiore è la differenziazione dei rifiuti che si riesce ad ottenere e minore è il prezzo che si impone ai cittadini.

L’assessore al Bilancio per giustificare l’aumento delle tariffe continua Bottini -, sostiene, tra l’altro, che la Tari è stata ridotta del 25% alle aziende che hanno prodotto meno rifiuti durante il lockdown in quanto sono rimaste chiuse, senza rendersi conto della contraddizione in cui è caduto, perché quelle aziende dovevano pagare di meno (o addirittura nulla) perché non hanno prodotto rifiuti.

Resta il fatto che – prosegue il Responsabile di Codici -, pur davanti ad un minore conferimento di rifiuti, vi è stato un aumento della tariffa, la quale, invece, doveva scendere proprio per effetto della minor quantitativo conferito”.

Bottoni auspica che “il Comune di Latina, anche in considerazione delle difficoltà generali causate dal periodo pandemico, voglia rivedere in maniera sostanziale le modalità di attribuzione della Tari ai soggetti interessati e, soprattutto, che voglia dare una concreta spinta in alto alla percentuale di conferimento dei rifiuti differenziati”.

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