Roma, già partiti i trattamenti contro la cocciniglia

15 aprile 2021 | 17:52
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Roma, già partiti i trattamenti contro la cocciniglia

Trattamenti sperimentali contro la cocciniglia, insetto nocivo per le piante che dal 2018 infesta e uccide i pini capitolini.

Roma – Il Dipartimento Tutela Ambientale di Roma Capitale si è occupato del dibattito sulla “toumeyella parvicornis”, il famoso insetto nocivo per le piante del nostro paese noto come cocciniglia che dal 2018 infesta e uccide i pini cittadini, e ha avviato fin da subito dei trattamenti antiparassitari sperimentali trattando fino ad oggi circa 4mila pini con buoni risultati.

Ha agito quindi in netto anticipo rispetto agli altri soggetti coinvolti, tra cui la Regione Lazio, ente competente a fornire le linee guida più volte sollecitate nel corso degli anni.

Laura Fiorini, Assessora alle Politiche del Verde, ha dichiarato: “Ora che abbiamo il via libera del Ministero della Salute all’uso di un prodotto specifico, per 120 giorni dal primo maggio, partiamo immediatamente su ampia scala con un piano con cui contiamo di trattare circa il 50% dei pini comunali aggrediti. Abbiamo attivato tutte le risorse in campo: fondi già disponibili e appalti operativi come l’accordo quadro da 60 milioni per la cura e manutenzione degli alberi“.

“Non sono certo i 500 mila euro annunciati dalla Regione Lazio che salveranno i pini di Roma. Se è per questo, Roma capitale ha già stanziato 700 mila euro oltre a quelli già investiti per i trattamenti sperimentali contro la cocciniglia. Questa non è una gara a chi punta di più. Sarebbe stato più opportuno che la Regione, come le compete, avesse fornito subito linee d’azione. Ora è indispensabile un decreto di lotta obbligatoria che investa tutti i soggetti tenuti ad effettuare i trattamenti poiché interventi fitosanitari circoscritti, anche se estesi, non ostacolano la diffusione di un parassita che passa da un albero all’altro trasportato dal vento. In tutta Roma si ipotizza la presenza di circa 1 milione di pini appartenenti a vari soggetti pubblici e privati: tutti devono fare la propria parte”, conclude l’Assessora.