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Centrodestra a Latina e quel candidato sindaco che ancora non c’è, scoppia la polemica

16 aprile 2021 | 18:35
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Centrodestra a Latina e quel candidato sindaco che ancora non c’è, scoppia la polemica

Guercio: “Il centrodestra scenda in campo e ci scenda unito. Latina non può subire un’ulteriore stagione d’incapacità amministrativa”

Latina – Sembrava una decisione sofferta (nel senso che i rapporti tra i tre principali partiti sono abbastanza tesi), ma, tutto sommato, fattibile, tanto che si era parlato di svelare il nome del candidato sindaco entro Natale.

Di cosa stiamo parlando? Delle elezioni comunali nell’indomabile capoluogo pontino e del silenzio assordante del centrodestra sul tema, che, dopo mesi, ancora non ha un nome e un volto da spendere per la campagna elettore (che, causa Covid, dovrebbe concludersi in autunno).

Da entro Natale al silenzio assordante del dopo Pasqua… che cosa è successo?

Da entro Natale al silenzio assordante del dopo Pasqua… che cosa è successo, nel frattempo? Per il momento è presto dirlo. Certo è che, sempre a novembre, quello che appariva chiaro era l’esigenza di presentarsi uniti alle urne, in modo da sfilare Latina dalle mani di Coletta (che, lo ricordiamo, si è già ricandidato e può contare sull’alleanza col Pd).

Destinata a prendere forma, in quel periodo, sembrava l’idea del senatore pontino Claudio Fazzone: purché siano uomini e donne capaci, i candidati potrebbero essere anche espressioni del civismo. Civismo tendente a destra, ovviamente.

In questa quadra, i primi due nomi erano stati quelli di Roberto Cecere, già segretario provinciale della Cisl, e di Giovanni Lauretti, già presidente dell’Ordine Provinciale degli Avvocati. Entrambi di alto profilo e con un buon seguito (Secondo alcuni, Cecere riceverebbe sicuramente l’approvazione di Forza Italia, mentre Lauretti sembrerebbe avere dalla sua già pronto il “battesimo” di Fratelli d’Italia).

Una terza via sembrava rappresentata, infine, da uno scranno tinto di rosa… In questa quadra, il nome venuto fuori era quello di Giovanna Miele, già consigliere comunale uscente, che ha lasciato Forza Italia ed è tra le fondatrici dell’associazione civica “Laboratorio Identità Futuro” che, a sua volta, l’avrebbe indicata come candidata ideale (ipotesi sostenuta anche dall’associazione “Big family”).

Guercio: “Nel centrodestra clima da deserto dei tartari”

Tre papabili nomi che, però, dopo quasi sei mesi non hanno portato a nessun risultato. Così, su questo silenzio assordante è voluto intervenire Maurizio Guercio, ex assessore alla qualità urbana e ai grandi eventi nell’era di Zaccheo.

Un clima d’incertezza, un’atmosfera da “Deserto dei tartari” sembra avvolgere il centrodestra a Latina sul nome del candidato sindaco. Eppure, la trattativa è una cosa seria, il programma ancora di più.  Per questo, è tempo che il candidato sindaco inizi a parlare di Latina ai latinensi.”

Non solo. Secondo Guercio, questo silenzio è ancor più insopportabile se si considerano i risultati dell’ultima campagna elettorale, nel 2016.  “Dopo l’alternarsi per quasi 11 anni di due commissari prefettizi e due Sindaci che, per ragioni diverse, di fatto sono risultati inadeguati al compito, la città non può subire un’ulteriore stagione d’incapacità amministrativa.

C’è da riconfigurare un quadro politico, investire oltre che su un personale politico rinnovato, anche su nuove realtà civiche, volontà preziose per la loro voglia d’impegno nel cambiare le cose; perché queste nuove energie portino frutti preziosi al cambiamento.

Perdenti risultano le solitarie fughe in avanti, frutto di intimistiche visioni di autoreferenziali candidature a Sindaco senza la necessaria esperienza politico-amministrativa per guidare la città, come già successo nel 2016, quando, nel Centrodestra ben sette candidati a Sindaco, resero inutili i 38.424 voti raccolti, mentre uniti il 54,13% dei consensi avrebbero consentito la vittoria al primo turno…”

I temi della “nuova” Latina

Il centrodestra deve scendere in campo. E deve scenderci unito. Bene. Ma quali sono i temi su cui concentrarsi? “Latina – spiega Guercio – deve tornare ad essere emblema di modernità. In tal senso, le elezioni sono l’occasione per ritrovarsi su un’idea di città.

Noi abbiamo proposto “Latina Città Giardino-Verde&Blu”, che abbracci la rivoluzione digitale, trasformi il Comune in una macchina amministrativa efficiente; attivi la cura della città, il risanamento del “non finito” architettonico e il riscatto urbano di inguardabili archeologie industriali e commerciali alle porte e dentro la città.”

E ancora, prosegue Guercio: “che valorizzi gli ambiti urbani abitativi e i paesaggi naturali, crei il salotto del centro storico, la rigenerazione del lido e porti bellezza nelle periferie, secondo una visione armonica dell’intera Latina.” Ma da dove partire per ottenere tutto ciò? Dal nuovo Piano Regolatore che ne ri-disegni il futuro.

Altro tema importante, inoltre, sarà il centenario della nascita di Latina nel 2032, “anniversario – sottolinea – che meriterà di essere onorato non solo con eventi e manifestazioni, ma con un’opera architettonica: il “Museo della Bonifica e della Città”, nel centro storico, un museo del futuro che racconti il passato, tra storie, arti e culture di contemporaneità, attorniato dalla “nostra” biblioteca degli alberi. Un’opera di alto valore architettonico in uno spazio di nuova centralità urbana.”

Il sogno…

Ma se il Covid ormai ci limita sempre più nei viaggi fisici, per Guercio non ci si dovrebbe limitare anche con la fantasia, anzi, al contrario: bisognerebbe pensare in grande.

“Dobbiamo essere consapevoli anche del ruolo che la città potrebbe assumere nell’ipotesi concreta (avviata in Commissione Affari Costituzionali della Camera l’esame del DDL di riforma costituzionale per affidare a Roma, sul modello di Parigi, Londra e Berlino, poteri analoghi a quelli di una Regione) che Roma diventi città-Regione, così che Latina possa legittimamente aspirare a divenire la “Porta” della nuova Regione.

Come non si dovrebbe dimenticare l’occasione di sviluppo offerta dal “Recovery Plan”, grazie alla realizzazione di infrastrutture sociali, mobilità integrata, rigenerazione, efficientamento energetico e sicurezza.”

La ricetta per vincere

Ma allora qual è la ricetta per vincere? Cosa manca, al momento, al centrodestra? “Dobbiamo credere di più nella nostra Latina e accompagnarla con generosità, competenza e passione nel terzo millennio. Come dice Seneca – conclude Guercio – non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”.

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