Roma, aggredirono polizia e giornalisti: i video incastrano 9 Ultras

20 aprile 2021 | 09:38
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Roma, aggredirono polizia e giornalisti: i video incastrano 9 Ultras

Disposte 9 misure restrittive per fatti che si sono verificati alla manifestazione del 6 giugno 2020

Roma – Nel corso della mattinata la Digos della Questura di Roma ha eseguito 9 misure cautelari, 8 di sottoposizione all’obbligo di firma ed 1 sottoposizione all’obbligo di dimora, emesse dal Gip del Tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica di Roma, nei confronti di esponenti delle tifoserie ultras italiane e militanti dei movimenti della destra radicale.

All’origine di tali misure vi sono state le violenze perpetrate, contro i giornalisti e le Forze dell’Ordine al Circo Massimo, in occasione della manifestazione svoltasi il 6 giugno 2020.

La manifestazione, indetta per protestare contro le misure restrittive varate dal Governo per contenere la diffusione dei contagi, era stata organizzata dal movimento Ragazzi d’Italia che racchiude diverse anime del mondo ultras italiano e dei movimenti della destra radicale.

Per la prima volta nella storia delle tifoserie in Italia il movimento ultras si è mobilitato contro il Governo, chiamando a raccolta nella capitale militanti di vari movimenti dell’estrema destra nazionale ed esponenti delle curve provenienti da tutto il territorio nazionale tra cui Roma, Lazio, Napoli, Verona, Torino, Cesena, Milano, Brescia.

A margine della manifestazione un centinaio di violenti hanno lanciato bombe carta, pietre e bottiglie, contro i giornalisti, cameramen e Forze di Polizia.

Gli incidenti si sono verificati a Via dei Cerchi, prima che la manifestazione avesse inizio, con il pretesto di allontanare gli operatori dell’informazione che stavano intervistando un partecipante all’iniziativa.

Al grido di “Giornalista terrorista” gli ultras e militanti di estrema destra, molti dei quali irriconoscibili in quanto incappucciati o con passamontagna, hanno improvvisamente assaltato Polizia e Carabinieri aprendosi il varco con il lancio di fumogeni e torce.

10 poliziotti sono stati feriti ed un videomaker è stato colpito alla testa con l’asta di una bandiera.

Alla fine della manifestazione due persone sono state arrestate, una appartenente ai gruppi ultras romanisti ed una ai gruppi ultras laziali. Le successive indagini, svolte dagli agenti della Polizia di Stato della Digos e coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno consentito di ricostruire compiutamente l’accaduto.

Attraverso una complessa attività di analisi di filmati girati nel corso dei tafferugli, con l’ausilio della Polizia Scientifica, sono stati identificati alcuni dei protagonisti delle violenze registrate.

Si tratta di personaggi di spicco del mondo ultras laziale, bresciano, napoletano ed emiliano che, nella mattinata odierna, sono stati sottoposti alla misura cautelare e segnalati per la sottoposizione al provvedimento del Daspo.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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