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Ostia, la Fontana dello Zodiaco torna a… zampillare: le spettacolari immagini fotogallery

Dopo un decennio di "stop", la fontana simbolo di Ostia torna in funzione. E la Sindaca rivela: "La ditta incaricata è stata minacciata dalla criminalità"

Ostia – Nel pomeriggio di oggi, 20 aprile, la sindaca di Roma Virginia Raggi, con la presidente del Municipio X Giuliana Di Pillo e con la responsabile Illuminazione Pubblica di Areti (Gruppo Acea), Manuela Pagella, è intervenuta alla presentazione della conclusione dei lavori di riqualificazione del piazzale Cristoforo Colombo e del restauro della Fontana dello Zodiaco, eseguiti dal Municipio X con la collaborazione alla progettazione e la direzione scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in sinergia con Acea e Areti.

È stata riqualificata tutta l’area della Rotonda di Ostia: l’intervento è consistito nel restauro delle raffigurazioni dei dodici segni zodiacali, che sono stati resi leggibili, nel ristabilimento della funzionalità della pavimentazione in pezzame di travertino, nella sistemazione della fontana con la riattivazione dei giochi d’acqua e delle luci, nel potenziamento dell’illuminazione e nella messa in opera di un impianto di videosorveglianza.

Areti, società del Gruppo Acea che si occupa della distribuzione elettrica a Roma, ha curato la progettazione e realizzazione dell’illuminazione artistica della fontana e del Belvedere. La scelta della tecnologia led e della componentistica di alta gamma hanno permesso di minimizzare l’impatto estetico dei proiettori, ottenere un’ottima resa cromatica e di ridurre i consumi energetici. Sono stati installati 53 proiettori subacquei led da 20 watt e 18 proiettori led da 64 watt per l’illuminazione del piazzale.

La sindaca Raggi: “La ditta incaricata è stata minacciata dalla criminalità”

“Questo è un grande progetto e oggi siamo qui per riaccendere questa fontana che, come sapete, era spenta e in uno stato di degrado, come tutta la Rotonda, oramai da parecchi anni”, ha detto la sindaca Virginia Raggi presente all’inaugurazione, avvenuta alla vigilia del Natale di Roma.

“E’ un grande biglietto da visita per chi arriva ad Ostia dalla Colombo”, ha sottolineato. “Abbiamo lavorato per mesi, e anche l’impresa che ha lavorato qui è stata molto determinata, anche quando è stata avvicinata dalla criminalità, che voleva che pagasse il pizzo. Ebbene l’impresa ha resistito, ha denunciato, e noi le siamo stati vicini come avevamo promesso”.

“La Giunta municipale ha fatto sentire la sua presenza, monitorando di continuo i lavori”, ha raccontato la Sindaca. “Dunque il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno lavorato, che non si sono piegati, non si sono arresi e sono andati avanti”.

La presidente Di Pillo: “Una rinascita per il nostro territorio”

“Quest’opera rappresenta una rinascita per un territorio che ha sofferto e che deve smettere di soffrire, un territorio che finalmente ha alzato la testa e può dire: ‘Andiamo avanti a testa alta, con ciò che abbiamo di bello’“, ha aggiunto la presidente del Municipio X Giuliana Di Pillo.

“Noi vogliamo rendere sempre più bello questo territorio, e ringraziamo la Sindaca per averci dato la possibilità di portare avanti questi progetti”, ha spiegato Di Pillo. “Ciò dimostra che i risultati si ottengono lavorando insieme, mai da soli, ma con una grande sinergia”.

Cenni storici

La Rotonda con la Fontana dello Zodiaco costituisce il fondale scenografico di viale Cristoforo Colombo al suo arrivo al Lido di Ostia. La nuova strada, inserita nel piano regolatore del 1931 e realizzata tra il 1938 e il 1954, fu un elemento fondamentale nell’espansione di Roma verso il mare.

La parte terminale prevedeva una grande terrazza sul mare costituita da un enorme piazzale con rotonda centrale abbellita da una fontana artistica, che si pensò all’inizio di individuare tra quelle dismesse depositate nei magazzini comunali. Il progetto però non andò in porto per le diverse posizioni degli Uffici dell’Amministrazione coinvolti.

I lavori di costruzione della terrazza, sopraelevata su una gradonata – definita al tempo “l’opera pubblica più notevole del nuovo centro balneare di levante” – furono eseguiti tra il 1953 e il 1955. La pavimentazione in pezzame di travertino fu decorata con liste in pietra nera di Bagnoregio utilizzata anche nei pannelli con le figure dei dodici segni zodiacali disposti attorno alla raffigurazione di una rosa dei venti, di cui sono ancora visibili otto vertici. Il riferimento stilistico della decorazione è riferita ai mosaici in bianco e nero di età imperiale presenti negli scavi di Ostia Antica, già ripresi nei graffiti del Palazzo del Governatorato (1924-28; oggi sede del Municipio X).

Solo nel 1957 fu realizzata la fontana centrale, con funzione di serbatoio di riserva per l’impianto antincendio delle vicine aree verdi del Parco di Castel Fusano. La fattura modesta delle vasche fu riscattata dalla presenza di giuochi d’acqua, con il getto centrale che poteva raggiungere i 25 metri d’altezza, accompagnati da musiche e luci, ideati dall’ingegnere comunale Mario Ferrero. Il progetto permetteva di aumentare e diminuire il getto d’acqua, creare effetti luminosi spettacolari con cinque variazioni di colore e accompagnamento sonoro. Un sistema complesso da gestire che scomparve negli anni Sessanta con il suo ideatore.

Un nuovo impianto di illuminazione fu realizzato, ridimensionato, nel 1968. Dopo alcuni interventi conservativi realizzati dal Municipio e dalla Sovrintendenza Capitolina tra il 1993 e il 2005, la fontana ha cessato di funzionare circa 10 anni fa, successivamente l’intera area molto degradata è stata interdetta per motivi di sicurezza.
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