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Tortora selvatica, Wwf: “La regione è a favore della caccia ad una specie a rischio”

23 aprile 2021 | 13:00
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Tortora selvatica, Wwf: “La regione è a favore della caccia ad una specie a rischio”

Carlo Aprile: “Bisogna guardare all’interesse pubblico e alla tutela della fauna selvatica quale patrimonio indisponibile dello Stato”

Regione Lazio – La Giunta Zingaretti decide di portare la tortora selvatica da specie a rischio a specie “fortemente minacciata dalla Regione Lazio“, diminuendone il livello di tutela. Si sono infatti svolti in questi giorni i lavori del tavolo tecnico della Conferenza Stato-Regioni durante i quali si è discusso il Piano Nazionale di gestione della tortora selvatica. Specie per l’appunto in cattivo stato di conservazione a livello europeo, la cui presenza nei cieli della penisola rischia concretamente di essere messa in pericolo.

La Commissione Europea ai sensi della Direttiva 2009/147/CE sulla conservazione degli uccelli selvatici ha ricordato all’Italia che nel caso di una specie in declino – come la tortora – la caccia non può essere per definizione sostenibile, a meno che non faccia parte di un adeguato piano di gestione. Il Piano elaborato dal Ministero della Transizione Ecologica (MITE) e dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), prevede una serie di misure minime, tra cui la non cacciabilità della tortora durante la cosiddetta preapertura.

“Nonostante tutte queste evidenze giuridiche, scientifiche e di buon senso – dichiara Carlo Aprile coordinatore del Nucleo Guardie Giurate Volontarie WWF di Roma – in sede di Conferenza la Regione Lazio si è schierata contro le autorevoli indicazioni del Ministero della Transizione Ecologia, ISPRA ed Unione Europa, esprimendosi contro un accordo a favore di una moratoria alla caccia alla Tortora selvatica che garantirebbe i minimi livelli di tutela alla stessa in assenza del piano di gestione nazionale”.

“E’ un fatto gravissimo – conclude Aprile – che nel Lazio si continui a favorire l’interesse di poche lobbies di cacciatori invece di guardare all’interesse pubblico e alla tutela della fauna selvatica quale patrimonio indisponibile dello Stato come ci ricorda la L. 157/1992. Non possiamo infine non ricordare i precedenti decreti di pre apertura firmati dal Presidente Zingaretti proprio a ridosso delle stesse date di avvio delle giornate di caccia, una scelta amministrativa che certamente limita la possibilità per le associazioni ambientaliste di poter impugnare per tempo avanti al TAR tali decreti”.
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