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Tra storia e memoria: le vere origini della Madonnella di Isola Sacra

26 aprile 2021 | 13:40
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Tra storia e memoria: le vere origini della Madonnella di Isola Sacra

Oggi è situata oggi all’incrocio delle tre principali strade di Isola Sacra, ma la storia della Madonnella inizia negli anni ’30 del XX secolo

Fiumicino – La conoscono tutti a Isola Sacra tanto da chiamarla con un vezzeggiativo: Madonella. Si tratta di una particolare statua raffigurante la Vergine Maria, oggi custodita in un’edicola, che da anni veglia sulla comunità del litorale. Ma non è sempre stata lì in strada.

Nel 1932 l’Opera Nazionale Combattenti assegnò alla famiglia di Compagnone Benedetto la gestione a mezzadria del Podere Tolmino e dei terreni ad essa annessi. Il Podere era già stato abitato da un’altra famiglia, in particolare da una vedova di guerra con i suoi 8 figli.

La povera donna aveva tentato in tutti i modi di sopravvivere agli eventi, dopo la morte di suo marito si era trovata sola a combattere la fame. Si arrangiava come poteva. Era molto devota al Signore e malgrado la sua povertà, con i proventi del suo lavoro si fece scolpire una madonna.

Una piccola Madonna che teneramente teneva stretta al suo corpo una spiga di grano che rappresentava la vita per ognuna delle famiglie di contadini che abitavano la zona. La famiglia era molto devota alla Madonna, ma in particolare lo era quella vedova così triste, ma così forte.

Dopo ogni raccolto i sacchi di grano venivano depositati in una stanza della casa, la stanza del grano, in compagnia di quella Signora dolce e silenziosa ed ogni sera quella famiglia pregava insieme dicendo il rosario. Ad un certo punto, però quella donna si arrese.

La povertà ed i debiti la costrinsero ad andare via con i suoi figli, lasciando la sua casa e i suoi terreni. Non riuscì, però, a portar via quella Madonna, che fu trovata in seguito da mia nonna, la signora Maria detta Marittella, nascosta sotto il mucchio di grano e che decise di donarla a tutta la comunità.

La Madonnella del Grano trovò il suo posto, poi, nell’edicoletta che i Missionari costruirono per lei nel punto di incontro delle tre strade principali, affinché tutti potessero raggiungerla per la loro preghiera. Oggi quella Madonella si trova ancora lì e con lei la storia di tutte le famiglie dell’Isola Sacra.

Questi ricordi sono stati raccolti e scritti dalla sottoscritta con amore ed orgoglio per le origini della famiglia,
grazie al contributo di zia Lina e di zia Ione, nonché di tutti gli altri per la raccolta di fotografie. Sono storie
tramandate dai miei nonni, come un bene prezioso e con il grande rammarico di non averlo fatto prima, spero di poter continuare la memoria come riferimento per le nuove generazioni a testimonianza del legame che tutti
noi, in un modo o nell’altro, sentiamo per la terra.

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