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Giornata Internazionale del Jazz 2021: come nasce e perché si celebra il 30 aprile

La nascita e le origini della giornata dedicata al genere musicale simbolo della lotta contro la discriminazione ed il razzismo

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Musica- Il 30 aprile di ogni anno si celebra la Giornata Internazionale del Jazz, una musica che può coinvolgere tutti e che è diventata il simbolo della lotta contro la discriminazione ed il razzismo. La sua storia, infatti, è scritta nella ricerca della dignità umana, nella democrazia e nei diritti civili. “Il Jazz non è solo musica, è uno stile di vita, un modo di essere, un modo di pensare”. Così Nina Simone, una delle grandi artiste americane, descrive il Jazz.

La ricorrenza è stata istituita ufficialmente dall’Unesco nel 2011, con l’obiettivo di riconoscere il valore del Jazz e il suo ruolo di unire le persone in tutto il mondo. Come data è stato scelto il 30 aprile perché corrisponde all’ultimo giorno del Jam americano, una riunione di musicisti che si ritrovano per una performance musicale, improvvisando su griglie di accordi e temi conosciuti.

La Giornata Internazionale del Jazz oggi è gestita dal Direttore Generale dell’Unesco e dal leggendario pianista, tastierista, compositore ed attore statunitense Herbie Hancock, che è ambasciatore dell’Unesco per il dialogo interculturale e Presidente della Herbie Hancock Institute of Jazz, un’ organizzazione senza scopo di lucro incaricata ogni anno di pianificare e promuovere questa celebrazione.

Nel corso degli anni la musica ha dimostrato di essere un potente strumento di comunicazione. Il fatto di essendo un  genere caratterizzato da un mix di culture diverse, ha permesso al Jazz di assumere un ruolo fondamentale nell’unione dei popoli.

Cos’è il Jazz

E’ una tradizione musicale radicata nella cultura afroamericana, nasce e si sviluppa negli Stati Uniti, nell’arco del 20° secolo. Le varie trasformazioni che hanno segnato la storia del Jazz hanno dato luogo a fenomeni molto diversi sia dal punto di vista stilistico sia nel rapporto con il pubblico: nonostante ciò, il Jazz è sempre stato una musica che prende forma e vive nel momento dell’esecuzione, attraverso l’apporto personale dei musicisti.

Nato come musica di estrazione popolare e legato strettamente al ballo, oggi il Jazz è riconosciuto come espressione artistica con caratteristiche proprie e costituisce un patrimonio musicale ascoltato e praticato in tutto il mondo.

Le origini

Le origini del jazz  risalgono ai primi anni del Novecento negli Stati Uniti, nell’ambito delle trasformazioni sociali e culturali che attraversava in quel periodo. Stando alle fonti, la città che ha dato i natali al Jazz è New Orleans  La deportazione di schiavi provenienti dall’Africa occidentale aveva concentrato nel Sud degli Stati Uniti una vasta popolazione di colore, la cui musica comprendeva una varietà di stili legati a contesti e usi differenti.

La chiesa era un luogo di forte aggregazione dove si praticava lo spiritual, un canto collettivo che reinterpretava la tradizione degli inni liturgici protestanti. C’era poi il blues, un canto individuale eseguito generalmente su accompagnamento di chitarra che affrontava in modo semplice e diretto le tematiche legate alla difficile vita quotidiana del nero in America. Infine il ragtime, un raffinato genere pianistico che era l’espressione più colta nel panorama musicale afroamericano di quel periodo.

Il Jazz oggi

La Giornata Internazionale del Jazz oggi riunisce varie culture, comunità, artisti di svariate nazionalità, storici e appassionati in tutto il mondo, con l’intenzione di promuovere la pace e il dialogo tra le culture. Il Jazz resta un genere in continua evoluzione e questa Giornata offre un’occasione imperdibile per riascoltare vecchi capolavori e conoscerne di nuovi.
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