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Fiumicino, l’appello di Canto: “Valorizzare e investire nelle aree verdi di Parco Leonardo”

4 maggio 2021 | 23:26
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Fiumicino, l’appello di Canto: “Valorizzare e investire nelle aree verdi di Parco Leonardo”

Il Presidente del Cdq Parco Leonardo: “Abbiamo presentato un piano di riqualifica per le aree verdi Parco delle Idee e Parco del Perugino”

Fiumicino – “Parchi ed aree verdi siano il volano per una nuova socialità di famiglie, adulti, bambini e ragazzi. Sul solco di dinamiche europee, crediamo che Parco Leonardo, così come altre località del Comune di Fiumicino, si presti a sperimentare nuovi spazi aggregativi, aldilà della connotazione
classica dei parchi”. Così in una nota Antonio Canto, Presidente del Comitato di Quartiere Parco Leonardo.

“Abbiamo bisogno di un investimento forte nell’economia green – prosegue -, ma anche valorizzare il patrimonio naturalistico di cui dispone il nostro Comune: i parchi pubblici siano una delle nuove piattaforme di svago e fonte di attrazione nel tempo libero dei cittadini”.

Questo vuol dire riorganizzarli, codificare nuovi spazi e fornire servizi che agevolino i frequentatori. Villa Guglielmi è un piccolo gioiello da continuare a valorizzare, un buon esempio di recupero urbano che negli anni anni ha acquisito un ruolo fondamentale nella routine della popolazione locale. Adesso si adeguino altri parchi pubblici. A Parco Leonardo abbiamo presentato un piano di riqualifica per le aree verdi: Parco delle Idee e Parco del Perugino.

Il Comitato di quartiere Parco Leonardo ha già protocollato, più di un anno fa, un intero progetto
che porta benefici alla collettività, dando una nuova veste ad entrambi i parchi. Per questo continueremo ad insistere per una buona amministrazione, attenta alle esigenze di grandi e piccoli frequentatori delle nostre aree pubbliche.

Il progetto del Comitato prevede il ripristino dell’illuminazione, impianto di irrigazione, nuovi giochi, il rifacimento delle panchine, un’area sportiva e molto altro, affinché decoro, nuove funzioni ed attività ludiche siano un veicolo per migliorare la manutenzione ordinaria e la fruibilità degli spazi.

Auspichiamo che la nostra richiesta di indire un bando pubblico per la costruzione e assegnazione di un piccolo chiosco-bar a servizio della comunità sia quantomeno preso in esame, sarebbe un ulteriore elemento di aggregazione, oltre che un nuovo servizio che i residenti chiedono da tempo.

Privatizzare vuol dire sgravare il Comune da costi onerosi e consentire una gestione delocalizzata e più efficiente delle strutture, coordinate da associazioni locali risponderebbero meglio alle esigenze delle comunità locali.

Dobbiamo ripensare il concetto di territorio – aggiunge -, aumentando le autonomie locali, almeno nei servizi e nella gestione di alcune aree, così da sviluppare processi più semplici da delegare ottenendo risultati migliori, è questa la via più produttiva per l’ente.

Il progetto è già al vaglio – conclude – e siamo convinti che queste opere vedranno nuovi sviluppi in tempi brevi, perché l’unità sociale passa dai nuovi spazi di aggregazione, in sicurezza , al servizio di cittadini diligenti e premurosi, attenti allo sviluppo sostenibile”.

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