L'Intervento

Flash mob dei ristoratori di Fiumicino, il centrodestra: “Non sono lavoratori di serie b”

7 maggio 2021 | 13:37
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Flash mob dei ristoratori di Fiumicino, il centrodestra: “Non sono lavoratori di serie b”

I consiglieri: “Il comparto della ristorazione del nostro territorio conta circa 700 attività che impiegano più di 8000 dipendenti”

Fiumicino – “Non esistono lavoratori di serie a e lavoratori di serie b, ognuno merita attenzione e sostegno. Per questo ieri abbiamo voluto con convinzione partecipare al flash mob ‘Spegni il coprifuoco’ organizzato dai ristoratori di Fiumicino a piazza Grassi (leggi qui)”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dal centrodestra e dalle liste civiche di Fiumicino.

“Ci è dispiaciuto – spiegano – constatare la totale assenza dell’Amministrazione di centrosinistra (fatta eccezione per un breve passaggio del consigliere Cutolo, che però è anche un diretto interessato). Così come non è sufficiente la giustificazione apparsa in un comunicato dei giorni scorsi in cui veniva condannata la manifestazione perché in palese violazione delle regole imposte dall’ultimo Dpcm. Nulla di più falso: la manifestazione si è svolta in maniera del tutto conforme alle disposizioni; i tavoli all’aperto disposti a regolare distanza, le persone con indosso la mascherina durante gli spostamenti, i dispositivi di sanificazione presenti, l’orario del coprifuoco rispettato, le forze dell’ordine applaudite e totalmente coinvolte dal clima di festa e allegria”.

“Quindi una situazione ben controllata e ordinata. Con ciò non vogliamo certo alimentare uno scontro tra lavoratori; siamo stati e saremo sempre al fianco di tutti i lavoratori e lo faremo, come abbiamo già fatto, con atti concreti nel futuro. Tuttavia ci teniamo a sottolineare che il comparto della ristorazione del nostro territorio conta circa 700 attività che impiegano più di 8000 dipendenti, residenti per la quasi totalità a Fiumicino”.

“Quindi – sottolineano – intere famiglie della nostra città senza impiego da oltre un anno. Numeri da capogiro se si considera che questi saranno tutti costi che ricadranno sui bilanci pubblici sotto forma di assistenza. Da parte nostra abbiamo già presentato un ordine del giorno da discutere nel prossimo Consiglio comunale con il quale forniamo all’Amministrazione delle proposte percorribili e sostenibili che potranno aiutare l’intero settore a ripartire”, concludono.
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