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Superlega, la Uefa reintegra i club ex ribelli e sanziona Juve, Real e Barcellona

8 maggio 2021 | 14:47
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Superlega, la Uefa reintegra i club ex ribelli e sanziona Juve, Real e Barcellona

Affatto terminata la vicenda calcistica. Ceferin: “Rinunciate senza riserve”

La Uefa ha annunciato la decisione di reintegrare le 9 società ex ribelli (Inter, Milan, Atletico Madrid, Arsenal, Manchester City, Manchester United, Liverpool, Tottenham e Chelsea) con “misure di reinserimento complete e definitive”. Le squadre perdonate “hanno riconosciuto che il progetto non sarebbe stato autorizzato in base agli Statuti e ai Regolamenti Uefa” si legge sul sito.

“Una conferma formale degli impegni e delle modalità di reintegrazione e partecipazione dei club alle competizioni Uefa per club è stata concordata e firmata dalla Uefa e da questi nove club. Quei nove club riconoscono e accettano che il progetto della Super League è stato un errore e chiedono scusa ai tifosi, alle federazioni nazionali, ai campionati nazionali, ai club europei e alla Uefa. Hanno anche riconosciuto che il progetto non sarebbe stato autorizzato in base agli Statuti e ai Regolamenti Uefa”.

Le condizioni per il perdono

Come spiega la Uefa, ogni società pentita “riconosce e accetta senza riserve la natura vincolante degli Statuti Uefa” e “rimarrà impegnata e parteciperà a tutte le competizioni Uefa per club in tutte le stagioni in cui la squadra centrerà la qualificazione per meriti sportivi”.

Inoltre, ogni club “rientrerà a far parte dell’Associazione Club Europei, unico organo di rappresentanza dei club riconosciuto dalla Uefa” e “prenderà tutte le misure in proprio potere per porre fine al proprio coinvolgimento nella società creata per formare e gestire la Super League e cessare qualsiasi azione legale esistente”. “Come gesto di buona volontà, e insieme agli altri club” ogni squadra perdonata “farà una donazione per un totale di 15 milioni di euro, da utilizzare a beneficio di bambini, giovani e calcio di base nelle comunità locali in tutta Europa, compreso il Regno Unito”. Ciascun club, che con la Superlega puntava ad aumentare i ricavi “sarà soggetto alla trattenuta del 5% dei ricavi che avrebbe ricevuto dalle competizioni Uefa per club per una stagione, che verranno ridistribuiti” e “accetterà l’imposizione di sanzioni consistenti nel caso in cui prenda parte a una tale competizione non autorizzata (100 milioni di euro) o violi qualsiasi altro impegno assunto nella Dichiarazione d’Impegno del Club (50 milioni di euro)”. Inoltre, ciascuna squadra “fornirà impegni individuali alla Uefa sull’accettazione di tutti i principi e i valori stabiliti nel Memorandum d’Intesa 2019 tra la Uefa e l’Associazione dei Club Europei”.

Il Presidente della Uefa

“Accettando i loro impegni e la volontà di riparare il disagio che hanno causato, la Uefa vuole lasciarsi questo capitolo alle spalle e andare avanti con uno spirito positivo” commenta Ceferin. “Questi club hanno riconosciuto rapidamente i loro errori e si sono attivati per dimostrare la loro contrizione e il futuro impegno per il calcio europeo. Lo stesso non si può dire per i club che rimangono coinvolti nella cosiddetta “Super League” e la Uefa tratterà successivamente con questi club”.

Il messaggio a chi non ha firmato la rinuncia

“La Uefa si riserva tutti i diritti di intraprendere qualsiasi azione ritenga opportuna contro quei club che finora si sono rifiutati di rinunciare alla cosiddetta ‘Super League’. La questione sarà prontamente deferita agli organi disciplinari”. Lo scrive la Uefa sul suo sito, senza però nominare Juventus, Real Madrid e Barcellona. (Adnkronos)

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