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Ladispoli, approvato il Bilancio preventivo ma è polemica sulla pista ciclabile

Aronica: "Un Bilancio che prevede investimenti per 10 milioni e riduce le tasse". Ardita: "Bocciati gli emendamenti di FdI ma passano quelli del Pd"

Ladispoli – “Dieci milioni da investire in opere pubbliche, tre dei quali per la ristrutturazione della rete viaria di Ladispoli. Riduzione della Tari per il 2021, imposte immutate per Irpef. Sono queste le linee guida del bilancio preventivo approvato dal Consiglio comunale, in anticipo rispetto al passato”.

Con queste parole l’assessore al bilancio Claudio Aronica ha illustrato le caratteristiche dello strumento programmatico 2021/2023, improntato al contenimento della spesa pubblica ed al potenziamento dei servizi pubblici per i cittadini.

“Abbiamo approvato un bilancio figlio della crisi economica – prosegue Aronica – che prosegue il percorso iniziato lo scorso anno con lo scoppio della pandemia. L’amministrazione del sindaco Grando sta attuando la politica fiscale orientata nel comprimere le entrate di natura tributaria per non gravare oltremodo sulle famiglie e categorie commerciali presenti nel nostro territorio, e pertanto non abbiamo previsto alcun aumento di tariffe o imposte comunali. Per l’Imu il Consiglio comunale ha confermato le aliquote e le detrazioni approvate per il 2020. Per quanto riguarda la Tari, con un ingente sforzo dei nostri uffici Tributi e Servizio Igiene urbana, abbiamo determinato una riduzione delle tariffe per l’anno 2021. Abbassamento dell’imposta che non corrisponde ad un peggioramento del servizio, ma ad una riduzione della spesa con maggiore efficienza nella raccolta e pulizia delle strade di Ladispoli. L’addizionale comunale Irpef è stata determinata confermando quanto stabilito nell’anno 2020 e deliberato nell’anno 2021, aliquota sempre dello 0,08% e soglia esenzione ad euro 10.000 mila”.
Ma la vera novità del bilancio preventivo è l’accensione di 10 milioni di euro per mutui al fine di investire nel settore delle opere pubbliche.

“Per la prima volta in assoluto – commenta il sindaco Alessandro Grando – un’amministrazione comunale ha stanziato fondi per opere pubbliche, riuscendo nel contempo a risparmiare oltre 1 milione e mezzo di euro. Sarà possibile grazie all’acquisto a titolo definitivo della scuola Ilaria Alpi che diventerà di proprietà comunale. Tre milioni di euro saranno spesi per la ripavimentazione delle strade di Ladispoli, problema particolarmente sentito dalla popolazione, mentre grande attenzione sarà rivolta alle manutenzioni, ad esempio con l’investimento di 70.000 euro per la sistemazione dei marciapiedi, oltre 430.000 euro per la manutenzione e la riqualificazione delle aree verdi e dei parchi gioco, 260.000 euro per la messa in sicurezza degli edifici scolastici, 400.000 euro destinati alla manutenzione straordinaria della rete idrica e fognaria. Azzerando in questi anni molte spese, comparata alla situazione che ci siamo ritrovati nel 2017 quando si è insediata l’attuale Amministrazione, siamo riusciti ad incrementare fondi per l’assistenza educativa scolastica ai minori disabili di quasi 110.000 euro, quella per l’assistenza domiciliare ai disabili di circa 100.000 euro, quelle per il ricovero dei minori in istituti di quasi 30.000 euro, quella per l’assistenza domiciliare per i non autosufficienti di oltre 25.000 euro, quelle per le rette di ricovero di persone anziane in istituto per 20.000 euro, le spese per il funzionamento dell’ufficio di piano di oltre 36.000 euro. In sostanza un incremento per il comparto dei servizi sociali di oltre 300,000 euro. E’ insomma – conclude il sindaco Grando – un bilancio che guarda con attenzione alla crisi economica e sociale, con investimenti importanti in tanti settori”.

Ardita: “Bocciati gli emendamenti di FdI”

“La pista ciclopedonale si deve fare da Torre Flavia al Castello Odescalchi: è una follia pensare di farla sul viale Italia. I soldi ci sono basta partecipare al bando del Ministero dell’ Interno sulla rigenerazione urbana che scade il 30 giugno. A chi sostiene maldestramente che Fratelli d’Italia è all’opposizione perché attacca sempre l’amministrazione del Sindaco Grando, replichiamo invitando i cittadini ad ascoltare l’ultimo consiglio sul bilancio comunale”. A dirlo è  Giovanni Ardita, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che aggiunge: “Siamo stati propositivi nel presentare degli emendamenti fatti nell’interesse della collettività che sono stati bocciati nonostante all’inizio del Consiglio comunale ci era arrivata la comunicazione che due emendamenti del PD erano stati accolti dalla maggioranza della Lega. La stessa che nel 2017 aveva vinto le elezioni con la coalizione del centrodestra Noi con Salvini, Fratelli d’Italia e Cuori Ladispolani”.

“Recentemente è uscito lo scandalo concorsopoli che ha visto coinvolto il nostro comune insieme ad Allumiere, Tivoli, Frascati, e la Regione Lazio. Non bastava questa vicenda per la nostra amministrazione a conferma dei buoni rapporti che hanno dal governo nazionale a quello locale con il PD. Infatti nell’esposizione in Consiglio comunale abbiamo avuto la brutta sorpresa di trovare gli emendamenti del PD ammissibili e gli emendamenti di FDI respinti”, aggiunge.

“La presentazione dei nostri emendamenti rispecchia la scelta politica locale di Fratelli d’Italia di dare l’appoggio esterno all’amministrazione Grando, per le vicende giudiziarie che hanno coinvolto il nostro comune a partire dal Concorsopoli di Allumiere, e non solo. A che punto è il rinvio a giudizio riguardante la potabilità dell’acqua che coinvolge direttamente il sindaco Grando? E il rinvio a giudizio riguardante invece la turbativa d’asta e i reati ambientali connessi con la vicenda delle spiagge del 2019? Noi abbiamo presentato degli emendamenti propositivi a partire dalla realizzazione di una pista ciclopedonale da Torre Flavia a Marina di S. Nicola, che l’amministrazione ha respinto per mancanza di fondi in bilancio”, prosegue.

“Ci siamo dimostrati propositivi nel consigliare l’amministrazione comunale di valutare il bando uscito di recente al Ministero dell’ Interno relativo ad investimenti e progetti per la rigenerazione urbana dove ai comuni con popolazione da 15.000 a 49.999 abitanti potrebbero essere riconosciuti ben 5.000.000 di euro – sottolinea Ardita -. Un bellissimo progetto che può prevedere pista ciclopedonale, arredo urbano e riqualificazione del lungomare fino a realizzare delle pedane per diversamente abili in tutte le spiagge libere di Ladispoli. In questo modo riusciremmo ad essere una città che si sviluppa nel rispetto dell’ambiente, con una pista ciclopedonale che può collegare Marina di S. Nicola a Campo di Mare”.

“Noi continuiamo sempre con lo stesso spirito – afferma -. Quando ci sono proposte valide per la città siamo vicini all’amministrazione, al contrario nell’emendamento presentato per chiedere di stornare l’IMU ingiusto che viene tolto dalle tasche di molti cittadini che con la Variante Generale sul PRG sono stati illusi da 11 anni di vedere il loro terreno trasformato da agricolo ad edificabile, noi sosteniamo il principio del ‘no'”.

“Nell’essere propositivi abbiamo presentato anche un emendamento per chiedere la diretta web dei consigli comunali, affermando il principio della trasparenza e di una maggiore partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa comunale considerando ancor di più che per il Covid i cittadini, da più di un anno, non possono assistere ai consigli nell’aula consigliare di Piazza Falcone. Per realizzare almeno una sperimentazione di consigli via web abbiamo chiesto di mettere in bilancio 1.000 euro. Emendamento rigettato dall’amministrazione Grando”.

“Abbiamo inoltre sostenuto l’emendamento presentato dalla consigliera Ida Rossi che riguardava l’emergenza abitativa con ‘acquisto di moduli abitativi di 5.000 euro comprensivi di bagno e di doccia’, per andare incontro a molte persone che dormono per strada, sulle panchine e alla stazione, in una condizione di degrado, considerate le ultime persone della terra. Lasciarli abbandonati alla stazione non è la soluzione al problema, bisogna trovare degli alloggi anche d’emergenza che gli diano un tetto non solo ai senza fissa dimora ma anche a tutti gli italiani finiti per strada a causa di crisi e pandemia. Dalla parte dei più deboli, come ci ha insegnato Tony Augello, non bisogna starci solo ad un mese dalle elezioni ma 365 giorni all’anno; per non dimenticare chi è stato meno fortunato, chi ha avuto problemi e disgrazie nella vita e che si trova oggi in mezzo alla strada. Una condizione che la crisi economica e sanitaria ha oggi ancor più aggravato”, conclude.

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