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Strette di mano e benedizioni, il Papa incontra i fedeli: “Finalmente siamo faccia a faccia”

12 maggio 2021 | 09:39
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Strette di mano e benedizioni, il Papa incontra i fedeli: “Finalmente siamo faccia a faccia”
Strette di mano e benedizioni, il Papa incontra i fedeli: “Finalmente siamo faccia a faccia”
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Strette di mano e benedizioni, il Papa incontra i fedeli: “Finalmente siamo faccia a faccia”
Strette di mano e benedizioni, il Papa incontra i fedeli: “Finalmente siamo faccia a faccia”

Il Vaticano riapre le porte ai fedeli che nel cortile di San Damaso salutano Francesco. Bergoglio: “Vedere ognuno di voi mi fa stare meglio”

Città del Vaticano – La fila per i controlli, i marmi antichi, le piume delle Guardie Svizzere che svolazzano al vento. Sembra essere tutto tornato alla normalità in Vaticano, che – per la seconda volta in pochi mesi – spalanca le porte del cortile di San Damaso ai fedeli per l’Udienza Generale del Mercoledì.

L’ultima Udienza Generale “a porte aperte” risale a fine ottobre 2020, quando uno dei presenti risulto positivo al Covid-19 (leggi qui). Dalla settimana dopo il tradizionale incontro del mercoledì tornava solo in modalità virtuale (leggi qui). Ma adesso, con i vaccini e il calo dei contagi, è solo un ricordo che, si spera, non si vivrà nuovamente in autunno.

Il Papa, non più ingabbiato nella Biblioteca del Palazzo Apostolico, con indosso la mascherina, arriva in auto e, percorrendo il corridoio creato con le transenne saluta i fedeli – poche decine in realtà e tutti con indosso la mascherina – che hanno sfidato un cielo plumbeo per salutarlo. Anche Francesco ha la mascherina, che toglie quando scende dall’auto. Saluta i disabili, stringe le mani a un gruppo di suore. Benedice i bimbi, scambia lo zucchetto bianco che porta in testa con un altro che gli viene donato da un gruppo di giovani.

“Sono contento di riprendere questo incontro faccia a faccia – dice a braccio -. Non è bello parlare davanti a una telecamera. Ora, dopo tanti mesi, grazie al coraggio di mons. Sapienza, possiamo rincontrarci. Vedere ognuno di voi mi fa stare meglio. Grazie per la vostra presenza e portate il messaggio del papa a tutti che è io prego per tutti e io chiedo di pregare per me”.

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