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Troppa plastica sulle spiagge del Lazio: l’indagine di Legambiente

12 maggio 2021 | 17:54
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Troppa plastica sulle spiagge del Lazio: l’indagine di Legambiente

Tra i materiali rinvenuti la plastica è al primo posto all’86,5 percento del totale dei rifiuti analizzati da Legambiente

Roma – Torna “Spiagge e Fondali Puliti 2021”, la campagna di Legambiente per la pulizia del litorale e delle sponde di laghi e fiumi, alle porte della stagione balneare e, dal 14 al 16 maggio saranno tanti i gruppi di volontariato attivi anche nel Lazio.

In vista proprio della campagna, oggi l’associazione del Cigno Verde ha pubblicato l’indagine Beach Litter 2021, i risultati dello studio che ha coinvolto decine di circoli e ambientalisti, con il quale si è tornati ad analizzare le tipologie di rifiuti presente nelle nostre spiagge: nel Lazio sono stati 15.800 i metri quadri oggetto della ricerca su 5 aree: la spiaggia Capratica a Fondi (LT), la spiaggia di levante a Terracina (LT), la spiaggia della foce del Rio Santa Croce a Gianola di Formia (LT); la spiaggia della Riserva di Tor Caldara ad Anzio (RM) e la spiaggia libera Blu di Ostia a Roma.

Tra i materiali rinvenuti la plastica è al primo posto all’86,5% del totale dei rifiuti analizzati, seguita da metallo (3,4%), vetro/ceramica (2,8%), carta/cartone (2,8%). Le altre categorie rappresentano in totale il restante 4,5%. Tra gli oggetti maggiormente trovati invece abbiamo ai primi 5 posti: pezzi di plastica tra 2,5 cm e 50 cm con il 24,8%, seguiti da tappi e coperchi che sono l’8%, Cotton fioc il 7,7%, pezzi di polistirolo il 7% e mozziconi di sigaretta il 5,9%

“I rifiuti, e in particolare quelli in plastica, sui nostri litorali continuano a rappresentare per gli ecosistemi un problema enorme – commenta Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – intorno al quale bisogna costruire una grande risposta fatta di azioni di volontariato, politiche a tutela delle acque, forti interventi amministrativi e legislativi, per cambiare in meglio le modalità di raccolta, aumentare l’uso di bioplastiche, mettere in campo scelte coraggioso come per esempio il divieto di fumo in spiaggia”.

Nel Lazio l’impagabile ruolo dei volontari continua e continuerà ad essere forte e lo ritroveremo in questo fine settimana, e al suo fianco già oggi ci sono esperienze positive di primissimo piano sul panorama mondiale che vanno promosse, valorizzate ed estese. Basti pensare alle barriere acchiappa plastica su Tevere e Aniene, o quei progetti di fishing for litter che trovano a Fiumicino, con i 35 pescherecci coinvolti, il più grande esempio italiano di quanto si possano raccogliere e conferire bene i rifiuti in mare durante le attività di pesca”.

Le barriere acchiappa plastica sono state istallate e vengono curate dall’Ufficio di Scopo per i Contratti di Fiume della Regione Lazio, mentre Fishing for Litter a Fiumicino (leggi qui) è un progetto che vede coinvolti insieme la Regione Lazio, il Corepla, le cooperative di Pescatori dei Fiumicino, l’Amministrazione locale e la Capitaneria di Porto oltre a Legambiente.

“Ringraziamo tutti quelli che hanno lavorato e continuano a farlo per la realizzazione di queste straordinarie esperienze e tutti quei volontari che collaboreranno con noi e con i nostri circoli alle pulizie dei prossimi giorni, come emerge dai risultati della nostra indagine, tutto questo impegno deve continuare, e anzi va rafforzato ed esteso al meglio in tutto il Lazio”.

(Il Faro online)