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Le sirene d’allarme sono scattate di nuovo a Tel Aviv: pioggia di missili da Gaza

13 maggio 2021 | 15:22
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Le sirene suonano anche nelle località vicine a Gerusalemme e a Beit Shemesh, Nataf e Mevo Horon

Tel Aviv – Le sirene d’allarme sono scattate di nuovo a Tel Aviv e nelle altre città del centro di Israele. Lo ha riferito il ‘Times of Israel’, precisando che l’allarme è scattato anche a Beersheba a seguito di un’importante raffica di razzi, un centinaio, partita dalla Striscia di Gaza. Al momento non si segnalano vittime, si spiega ancora, aggiungendo che un razzo è precipitato all’ingresso di un parcheggio di Tel Aviv provocando diversi danni materiali. Sono scattate anche nelle località vicine a Gerusalemme le sirene di allarme per la raffica, sirene sono suonate inoltre a Beit Shemesh, Nataf e Mevo Horon.

Hamas ha poi rivendicato il lancio di una serie di “droni kamikaze” contro Israele, continua il ‘Times of Israel’, secondo cui alcuni abitanti delle zone a ridosso dell’enclave palestinese hanno detto di aver udito delle esplosioni nei cieli sopra le loro case e ciò indicherebbe che i velivoli senza pilota sarebbero stati abbattuti dal sistema Iron Dome. Al momento non c’è una conferma da parte delle forze armate israeliane. Secondo l’emittente ‘Channel 12′, uno dei droni è entrato per alcune centinaia di metri all’interno dello spazio aereo israeliano ed è esploso sopra una comunità israeliana nella regione di Sha’ar Hanegev, senza causare vittime.

Hamas ha quindi preso di mira il secondo aeroporto d’Israele, sparando un razzo con una gittata di 250 chilometri, la più lunga finora raggiunta dalla Striscia di Gaza. Il razzo è atterrato nella regione di Hevel Eilot, vicino alla città meridionale di Eilat. Il lancio, scrive Times of Israel, punta a costringere Israele a bloccare i suoi collegamenti aerei internazionali. Vicino Eilat c’è l’aeroporto di Ramon, il secondo d’Israele, dove sono stati deviati tutti voli dopo che Hamas ha preso di mira l’aeroporto internazionale Ben Gurion. Poco prima del lancio verso Eilat, il braccio armato di Hamas si era vantato di possedere un nuovo razzo in grado di raggiungere ogni parte d’Israele, chiamato Ayyash 250, come Yahya Ayyash, l’ingegnere di Hamas ucciso dai servizi israeliani nel 1996.

L’esercito israeliano ha intanto colpito una postazione di lancio di missili anti carro sul tetto di un alto edificio di diversi piani nella città di Gaza. I militari hanno diffuso le immagini dell’operazione, sottolineando che Hamas “piazza deliberatamente mezzi militari nel cuore della popolazione civile di Gaza”.

Israele prepara i piani per invadere Gaza

I piani per una possibile invasione di terra della Striscia di Gaza verranno presentati oggi allo Stato Maggiore delle forze armate israeliane (Idf). A prepararli sono la Divisione Gaza e il Comando Sud dell’Idf. I piani, riferisce il Times of Israel, verranno poi presentati al governo, al quale spetta la decisione finale. L’Idf negli ultimi giorni ha ammassato ulteriori truppe di terra al confine con la Striscia. Si tratta di militari della Brigata Paracadutisti, della Brigata di Fanteria Golani e della 7a Brigata Corazzata.

Nella notte il gabinetto di sicurezza presieduto dal premier Benjamin Netanyahu ha approvato l’estensione delle operazioni militari nella Striscia. In particolare, ha riferito Channel 12, l’esercito intende colpire i “simboli del potere di Hamas”, in particolare le sue strutture finanziarie. Secondo quanto riferito dai media israeliani, il premier Netanyahu ha escluso al momento un cessate il fuoco.

Notte di fuoco

Intanto cinque persone sono rimaste ferite nella notte a Petah Tikva, nei pressi di Tel Aviv, a seguito dei continui lanci di razzi su Israele dalla Striscia di Gaza. Lo ha comunicato stamattina la polizia israeliana, riferendo che c’è stato un attacco diretto alla cittadina, che dista una decina di chilometri da Tel Aviv. I cinque feriti sono stati condotti in ospedale, mentre un edificio e le aree circostanti sono rimaste gravemente danneggiate.

E questa mattina le città israeliane al confine con la Striscia di Gaza sono nuovamente sotto attacco dei razzi di Hamas. Le sirene di allarme, riportano i media israeliani, sono scattate a Sderot e nei kibbutz della zona. In precedenza, le sirene avevano suonato anche a Kerem Shalom e Ashkelon.

Il numero dei morti a Gaza dall’inizio delle ostilità con Israele è salito a 72, tra cui 17 minori. Quasi 400 i feriti. Lo riportano funzionari del ministero della Sanità di Hamas dando il bilancio delle vittime da lunedì. Nel darne notizia, il Times of Israel cita anche le Forze di Difesa israeliane secondo cui tra i morti ci sono decine di terroristi e alcune tra le vittime palestinesi sono state colpite dai razzi sparati da Gaza che non hanno raggiunto il territorio israeliano.

Deviati tutti i voli in arrivo a Tel Aviv

Le autorità israeliane hanno annunciato che tutti i voli commerciali in arrivo all’aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv verranno deviati a sud, sull’aeroporto Ramon di Eilat, a causa del lancio di razzi da Gaza. Le partenze dal Ben Gurion, invece, continueranno come previsto, al pari dei voli cargo.

Colpiti oltre 600 obiettivi di Hamas a Gaza

L’Idf ha riferito che i caccia di Israele hanno colpito nella notte la principale banca di Hamas, alcuni mezzi navali e l’infrastruttura di controspionaggio, in risposta al lancio dei razzi a partire da lunedì. In una nota si legge che ”i jet da combattimento e gli aerei dell’Idf hanno attaccato gli uffici dell’intelligence militare dell’organizzazione terroristica di Hamas a Rimal nella Striscia di Gaza”. L’esercito israeliano ha aggiunto che continuerà ad attaccare obiettivi di Hamas nell’enclave palestinese. Nella notte, sostiene l’Idf, è stata colpita anche l’abitazione di Iyad Tayyeb, uno dei comandanti militari di Hamas.

In tutto sono stati 1.160 i razzi lanciati contro Israele dall’inizio delle violenze di questa settimana, secondo le autorità israeliane. Circa 240 razzi, sul totale degli ordigni lanciati da Gaza, sono atterrati in mare o nel territorio della Striscia.

In tutto l’Idf ha colpito oltre 600 obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza dall’inizio dell’operazione militare di questa settimana. Tra gli obiettivi colpiti, un tunnel che si trovava sotto una scuola, l’organizzazione di sicurezza interna del movimento islamico e diverse filiali della banca di Hamas nella Striscia.

Scontri

Decine di palestinesi sono rimasti feriti negli scontri avvenuti nella notte in Cisgiordania con l’esercito israeliano. Lo ha riferito il ministero della Sanità palestinese a Ramallah. A Gerusalemme sono state ricoverate in ospedale 51 persone, 20 a Hebron, sette a Nablus e cinque a Tul Karm. Uno dei feriti è in gravi condizioni.

Violenti scontri si sono registrati anche Lod, Acre, Gerusalemme, Haifa, Bat Yam, Tiberiade e in molte altre località, dove arabi e ebrei sono scesi in piazza per protesta. Diverse le persone ferite, alcune delle quali in modo grave, mentre oltre 400 sono gli arresti effettuati, come riporta il Times of Israel. Il primo ministro Benjamin Netanyahu sta valutando l’ipotesi di schierare l’esercito per riportare l’ordine nelle città.

Uno degli episodi che ha provocato maggiori condanne si è registrato a Bat Yam, dove centinaia di estremisti ebrei sono stati ripresi in un video a compiere atti vandalici nei confronti di proprietà arabe e ad aggredire un autista arabo nella sua macchina, trascinandolo fuori dalla veicolo e picchiandolo. Gli aggressori si sono giustificati all’emittente Kan dicendo che l’uomo aveva cercato di investirli. L’uomo è stato ricoverato nell’ospedale di Ichilov e le sue condizioni sono state giudicate gravi, ma stabili. Il Times of Israel riferisce che a Gerusalemme un arabo è stato accoltellato da ebrei e gravemente ferito al mercato di Mahane Yehuda. Ebrei stremisti sono anche scesi per le strade di Tiberiade e Haifa alla ricerca di arabi da attaccare.

Ad Acri, invece, un ebreo è stato aggredito da rivoltosi arabi e colpito con pietre e sbarre di ferro. E’ ricoverato in condizioni critiche. Manifestazioni di protesta di arabi si sono svolte a Gerusalemme, Lod, Haifa, Tamra e altrove. Il Times of Israel definisce quindi deboli le misure adottate finora per placare i disordini, come il coprifuoco entrato in vigore a Lod dalle 20 alle 4, che non ha impedito le proteste e gli atti vandalici, oltre al ferimento di due persone con armi da fuoco.

L’emittente Channel 12 segnala che a Tamra un cittadino ebreo è stato accoltellato e aggredito da una folla di arabi. A Haifa un arabo si è trovato in mezzo a una folla che cantava “Morte agli arabi” ed è stato colpito da pietre. (fonte Adnkronos)