Bracciano diventa “Città del Formaggio 2021”

14 maggio 2021 | 09:00
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Bracciano diventa “Città del Formaggio 2021”

Sabato 15 maggio l’Onaf-Organizzazione Nazionale Assaggiatori Formaggi consegna la targa al primo cittadino di Bracciano

Cucina e Sapori – Il Formaggio è cultura, come lo è l’intero settore enogastronomico locale. E la produzione casearia italiana, in questo caso, diventa valorizzazione culturale di un intero territorio.  E’ questo il compito dell’Onaf da sempre impegnato su tutto il territorio nazionale attraverso varie iniziative di promozione casearia tra le quali, dal 2020, l’istituzione del titolo “Città del Formaggio”. Lo scopo del conferimento è l’individuazione di Comuni che si sono distinti nel tempo  e nella storia della produzione casearia e che abbiano improntato una identità sociale e culturale al territorio circostante valorizzando e comunicando un prodotto autentico italiano meritevole di pregio e diffusione.

Perché Bracciano come Città del Formaggio?

Su proposta della Delegazione Onaf di Roma, quest’anno la scelta è caduta su Bracciano (oltre che un comune del nord, Bergamo, e uno del sud, Novara di Sicilia) e le sue terre immerse nel verde dell’Agro Romano intorno al meraviglioso lago che porta il suo nome. Zone ricchissime di storia casearia: da sempre vocate alla produzione di formaggio, soprattutto di tipo ovino, questi territori sono stati meta della grande pastorizia proveniente dalle montagne marchigiane ed abruzzesi. Nel raggio di 50 km circa dal perimetro dello specchio d’acqua, quello che una volta veniva chiamato Ducato di Bracciano, sono nate negli anni numerosissime Aziende Agricole con un antica storiae cultura casearia, testimoniata dalla presenza di una grande varietà di formaggi come il Caciofiore di Columella e il Pressato a mano (considerato l’antenato del Pecorino Romano). La zona ospita una nutrita comunità di allevatori e casari. Alcuni di loro hanno fondato l’Associazione Formaggi Storici della Campagna Romana con lo scopo di riportare in vita formaggi di cui si erano perse le tracce anche attraverso un attento studio di testi da parte della Camera di Commercio di Roma, a cui ha fatto seguito un importante lavoro sulla qualità del latte crudo, sui coagulanti vegetali (in particolare quello ottenuto dai fiori del cardo selvatico) e sulla stagionatura naturale in grotte di tufo.

Ognuna di queste aziende ha custodito negli anni una propria storia e le tradizioni del mestiere, allevando con cura, amore e sicurezza i propri animali, trasformando con professionalità, esperienza, passione e una buona dose di segreti caseari, il latte in ottimo formaggio.

Il territorio vocato di Bracciano e i suoi caseifici artigianali

Da Bracciano ad Anguillara Sabazia e Trevignano Romano, spaziando poi verso Campagnano Romano fino al parco di Martignano queste aziende producono prevalentemente latte ovino. Questa proliferazione di caseifici sul lago di Bracciano e in tutta la provincia di Roma da secoli è legata all’allevamento ovino, qui sono rimaste tantissime famiglie di pastori provenienti dalle Marche e dall’Abruzzo; il terreno collinare è l’ideale per l’allevamento di pecore, una posizione strategica con una giusta prossimità al mare e distanza dalle montagne e dove l’erba verde è presente per buona parte dell’anno, punto di incontro tra la campagna Romana ed il territorio della Tuscia. Alcune di queste aziende praticano ancora nel periodo estivo la transumanza sulle montagne dell’Appennino Abruzzese.

Tutte aziende artigianali, nella stragrande maggioranza tramandate ai posteri, che offrono sul mercato i formaggi dell’antica Roma, formaggi freschi, con media e lunga stagionatura, formaggi aromatizzati, latticini, ricotta, prodotti di altissima qualità che rispecchiano l’immensa biodiversità del territorio, nel rispetto del cliente e sostenibilità dell’ambiente, senza l’aggiunta di nessun additivo.

La grande diffusione di caseifici artigianali è stato un fenomeno controtendente che qui si è verificato negli ultimi anni e che man mano ha soppiantato la produzione industriale prevalente, invece, altrove. Questa controtendenza è dovuta senza dubbio alla recente riscoperta dei valori di genuinità, freschezza e territorialità del prodotto. La vendita diretta è diventata oggi sinonimo di genuinità di prodotto e un vantaggio sia per chi compra che per chi produce.

La cerimonia di consegna della Targa “Bracciano- Citta del Formaggio”

La proclamazione ufficiale sarà sabato 15 maggio 2021 ore 17.00, presso il Chiostro degli Agostiniani, Via Umberto I, 4 a Bracciano, con la conduzione del direttore di Rainews24 Andrea Vianello, alla presenza delle Autorità (il Sindaco Armando Tondinelli, Assessori alla cultura e al turismo, Aziende agricole, giornalisti e rappresentanze del settore)  durante la quale verrà consegnato, da una rappresentanza dell’Onaf, il pannello segnaletico turistico che il Comune si impegna ad installare e lasciare esposto perennemente all’ingresso del centro urbano. La cerimonia sancirà la durata del titolo per tutto l’anno solare, all’interno del quale verranno organizzati eventi e manifestazioni per la promozione della cultura casearia del territorio, come mostre fotografiche, degustazioni e mercatini artigianali.

Allo scadere dell’anno solare, Bracciano rimarrà iscritta all’Albo delle Città del Formaggio e al fine del mantenimento del titolo, il Comune si impegnerà ad organizzare ogni anno almeno un evento legato ai formaggi e aperto al pubblico, in collaborazione con la Delegazione Onaf di Roma.

Ma come deve essere letta e comunicata l’iniziativa della designazione di Bracciano a “Città del Formaggio?

“Abbiamo già potuto constatare” – risponde Domenico Villani, delegato Onaf Roma –  come il semplice annuncio e l’avvicinarsi della cerimonia di proclamazione ufficiale siano riusciti a mobilitare operatori del settore specifico, ma non solo, per conoscere più da vicino le realtà casearie del territorio. Credo che questo sia già un primo traguardo. Ora si tratta di estendere il più possibile la consapevolezza del patrimonio caseario che caratterizza l’areale del lago di Bracciano, tanto che chiunque arrivi o transiti in questi luoghi sia contaminato da questa consapevolezza che poi equivale a cultura. Ovviamente, non è sufficiente una semplice cerimonia, ma a questa deve far seguito una serie di iniziative che pensiamo di realizzare e che siano anche in grado di effettuare, là dove serve, una ‘bonifica culturale’”.

A tutto ciò, si aggiunge l’indubbia vivacità di cui gode il Comune, grazie alle sue bellezze paesaggistiche e storiche e alla sua vocazione non solo agricola, ma anche turistica. Dunque appuntamento al 15 Maggio ore 17:oo nello storico chiostro degli Agostiniani di Bracciano.

Clicca qui per leggere la brochure  

Per il programma aggiornato della cerimonia www.onaf.it/roma

Se sei un vero appassionato, clicca qui per visitare www.fornelliditalia.it
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