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Gaza, Israele attacca nella notte con tank e artiglieria: decine di morti

14 maggio 2021 | 09:54
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Netanyahu: “Avanti finché necessario”. Il bilancio dall’inizio delle ostilità: 119 morti sulla Striscia, 9 in Israele

Tel Aviv – Israele ha lanciato nella notte un intenso attacco aereo nella Striscia di Gaza, mentre – stando ad al-Jazeera – proseguono le operazioni. Secondo i militari, riporta il Times of Israel, circa 160 jet hanno partecipato all’operazione aerea contro una rete di infrastrutture sotterranee scavate da Hamas sotto la città di Gaza che viene descritta come la più vasta dall’inizio, lunedì, delle ostilità. In circa 40 minuti, si legge, sono stati lanciati 450 missili contro 150 obiettivi nel nord di Gaza. Tank e artiglieria sul confine con Gaza hanno partecipato alle operazioni contro obiettivi di Hamas.

Per ora le truppe di terra israeliane non sono entrate nella Striscia di Gaza. Intanto al-Jazeera cita notizie dell’agenzia Safa secondo cui stamani altri bombardamenti israeliani hanno colpito diverse aree nel nord e nell’est della città di Gaza, oltre alla località di al-Fakhari, a est di Khan Yunis. Secondo la stessa al-Jazeera, che cita ancora l’agenzia Safa, “intensi” bombardamenti dell’artiglieria hanno colpito anche a est della zona di Deir al-Balah, a sud della città di Gaza. Le stesse fonti segnalano operazioni anche a est di Maghazi, sempre nella zona di Deir al-Balah.

Sono 119 i morti a Gaza dall’inizio delle ostilità con Israele. Lo ha reso noto il ministro della Salute dell’enclave palestinese, controllata da Hamas. Secondo le autorità di Gaza, tra i 119 morti ci sono 27 minori. I feriti sono almeno 600, affermano secondo l’ultimo bilancio riportato dal Times of Israel. Sono invece nove i morti in Israele da lunedì. Nelle ultime ore, riporta ancora il Times of Israel, i medici dello Sheba Medical Center di Ramat Gan, a est di Tel Aviv, hanno confermato il decesso di una 50enne che era rimasta gravemente ferita nella corsa per raggiungere, martedì scorso, un rifugio durante un allarme per la pioggia di razzi dalla Striscia di Gaza. Nelle ultime ore è morta anche una 87enne caduta mentre suonavano le sirene di allarme per gli attacchi con razzi dall’enclave palestinese.

Secondo le autorità israeliane, sottolinea il Times of Israel, la maggior parte delle vittime nell’enclave palestinese sono membri di “gruppi terroristici” o persone rimaste uccise da razzi che non hanno raggiunto Israele ma sono caduti all’interno della Striscia.

Sono intanto scattate le sirene di allarme ad Ashdod, Sderot e nella regione di Sha’ar Hanegev, mentre prosegue l’allerta per la pioggia di razzi lanciati da Gaza in direzione di Israele. Circa 2.000 i razzi e i colpi di mortaio lanciati dalla Striscia in direzione del Paese da lunedì scorso, inizio delle ostilità tra Israele e Hamas. Lo rendono noto le forze israeliane (Idf), secondo quanto riportano i media locali. La maggior parte dei razzi diretti verso aree abitate di Israele sono stati intercettati dal sistema Iron Dome.

Intanto il leader di Hamas, Ismail Haniyeh, avrebbe chiesto ai palestinesi di Gaza e della Cisgiordania di scendere in piazza per protestare, riferisce al-Jazeera che cita il sito ‘News Press’, sottolineando come l’appello arrivi nel secondo giorno di Eid al-Fitr, che segna la fine del Ramadan, mese sacro all’Islam.

“Avanti per il tempo necessario”

Alla mezzanotte italiana, Israele ha attaccato con forze aeree e terrestri la Striscia di Gaza. “Le forze aeree e terrestri dell’esercito israeliano stanno al momento attaccando la Striscia di Gaza”, l’annuncio sul profilo Twitter dell’esercito. Ma “le forze di terra non sono entrate nella Striscia”, ha poi precisato un portavoce dell’esercito israeliano alla televisione pubblica ‘Kann’, secondo quanto rilanciato su Twitter un corrispondente dell’emittente, Amichai Stein.

Anche la Difesa israeliana ha precisato che “attualmente non ci sono truppe” dell’Idf – le forze di difesa israeliane – all’interno della Striscia di Gaza. Le forze di terra e dell’aria dell’Idf “stanno conducendo operazioni nei confronti di obiettivi all’interno della Striscia di Gaza”, è stato chiarito. Le notizie contrastanti riguardavano il fatto che fosse iniziata un’incursione vera e propria nei territori palestinesi invece dell’avvio di un bombardamento anche con forze di terra, tank e artiglieria, contro Gaza.

Le forze israeliane hanno lanciato bombardamenti massicci contro obiettivi di Gaza, usando aerei, elicotteri, altri velivoli e insieme tank e diverse batterie di artiglieria. “Non è ancora l’invasione di terra ma si tratta dell’offensiva maggiore condotta da Israele dall’inizio di questo nuovo conflitto”, si legge anche su ‘Times of Israel’.

“Ho detto che avremmo fatto pagare un prezzo molto pesante ad Hamas e lo stiamo facendo e lo continueremo a fare con grande forza” ha dichiarato Benjamin Netanyahu. “La parola fine non è ancora detta e questa operazione continuerà fino a quando sarà necessario” ha aggiunto il premier israeliano.

“Appoggiamo al cento per cento la polizia e il resto delle forze di sicurezza per riportare la legge e l’ordine nelle città di Israele” ha detto Netanyahu riferendosi ai disordini e scontri tra israeliani e palestinesi che si stanno registrando in contemporanea con il conflitto con Hamas. “Non tollereremo l’anarchia”, ha sottolineato il premier israeliano. Scontri continuano infatti in diverse città israeliane: a Musmus, vicino Haifa, la polizia ha arrestato 12 residenti per lancio di pietre e danneggiamenti. Altre due persone armate di coltelli sono state arrestate a Tel Aviv, secondo quanto riporta il ‘Times of Israel’. Altri 13 arresti a Beersheba. (fonte Adnkronos)