Pioggia di missili a Gaza, il grido del Papa: “In nome di Dio cessi il frastuono delle armi”

16 maggio 2021 | 13:42
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Pioggia di missili a Gaza, il grido del Papa: “In nome di Dio cessi il frastuono delle armi”

Al Regina Coeli l’appello di Francesco per far cessare le violenze: “Mi chiedo: l’odio e la vendetta dove porteranno? Davvero pensiamo di costruire la pace distruggendo l’altro?”

Città del Vaticano – “In nome di Dio che ha creato tutti gli esseri umani uguali nei diritti, nei doveri e nella dignità, e li ha chiamati a convivere come fratelli tra di loro faccio appello alla calma e, a chi ne ha responsabilità, di far cessare il frastuono delle armi e di percorrere le vie della pace, anche con l’aiuto della Comunità Internazionale”.

E’ il grido di Papa Francesco contro l’escalation di violenza che sta distruggendo e mietendo vittime nella striscia di Gaza, dove da qualche giorno si è riaccesa la scintilla della guerra tra Israele e Palestina. In pochi giorni sono centinaia le vittime, tra cui anche molti bambini (leggi qui). La pioggia di missili, che continua a cadere giorno e notte, ha colpito anche la palazzina dove aveva sede l’Associated Press e Al Jazeera (leggi qui) e sfiorato la sede dell’Onu (leggi qui).

Il pensiero del Pontefice è soprattutto per i civili: “Numerose persone sono rimaste ferite, e tanti innocenti sono morti. Tra di loro ci sono anche i bambini, e questo è terribile e inaccettabile. La loro morte è segno che non si vuole costruire il futuro, ma lo si vuole distruggere”.

Per Bergoglio, “il crescendo di odio e di violenza che sta coinvolgendo varie città in Israele è una ferita grave alla fraternità e alla convivenza pacifica tra i cittadini, che sarà difficile da rimarginare se non ci si apre subito al dialogo”. “Mi chiedo: l’odio e la vendetta dove porteranno? Davvero pensiamo di costruire la pace distruggendo l’altro?”, si domanda poi Francesco, che invita a pregare “incessantemente affinché israeliani e palestinesi possano trovare la strada del dialogo e del perdono, per essere pazienti costruttori di pace e di giustizia, aprendosi, passo dopo passo, ad una speranza comune, ad una convivenza tra fratelli”.

“Preghiamo per le vittime, in particolare per i bambini; preghiamo per la pace la Regina della pace”, intonando poi l’Ave Maria mentre su piazza San Pietro, gremita di fedeli e sferzata dal vento, scende un surreale silenzio orante.

(Il Faro online) Foto © Vatican Media – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Papa & Vaticano
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