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Anzio, cambia l’orario di lavoro al Comune: i dipendenti annunciano lo stato di agitazione

17 maggio 2021 | 11:30
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Anzio, cambia l’orario di lavoro al Comune: i dipendenti annunciano lo stato di agitazione

I Sindacati: “I dipendenti del Comune di Anzio hanno dimostrato sempre la loro abnegazione al lavoro, al fine di erogare al meglio i servizi ai cittadini”

Anzio – E’ stato proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale del Comune di Anzio, in primis dalla Polizia Locale: “I lavoratori hanno conferito specifico mandato unanime al fine di proclamare lo stato di agitazione a seguito dell’avvenuta modifica dell’orario di servizio, predisposto con atto unilaterale da parte del Responsabile di Servizio”, si legge nel documento dei Sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.

Oltre ai vigili, anche altri lavoratori del Comune, dopo l’assemblea del personale al parco di Villa Adele hanno evidenziato ulteriori criticità che “da tempo rappresentate dalle Rsu e dalle Organizzazioni Sindacali, che stanno creando malessere organizzativo e tensioni tra i lavoratori”.

“Si proclama lo stato di agitazione – scrivono i Sindacati – di tutto il personale comunale del Comune di Anzio e si resta in attesa della convocazione da parte della Prefettura di Roma per l’espletamento del tentativo di conciliazione”.

La nota dei Sindacati

“In merito alla proclamazione dello stato di agitazione del personale del Comune di Anzio, alla richiesta del tentativo di conciliazione al Prefetto di Roma Avv. Matteo Piantedosi ed alle dichiarazioni apparse ieri sugli organi di stampa le scriventi organizzazioni sindacali intendono per prima cosa rassicurare l’amministrazione comunale di Anzio di aver provveduto ad inviare apposita ed urgente errata corrige in merito all’imprecisione nell’indicazione del nominativo del Prefetto, che comunque non pregiudica in alcun modo i contenuti della nostra nota”. Così in un comunicato stampa i Sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl chiariscono la situazione e rispondono ai recenti interventi da parte di alcuni politici sulla questione.

“Non avendo inviato alcun comunicato stampa sulla proclamazione dello stato di agitazione e sulla richiesta di conciliazione al Prefetto di Roma, non immaginavamo assolutamente le veementi reazioni apparse sui mass media da parte di esponenti politici e dirigenziali del Comune di Anzio, che dovrebbero, a nostro parere, considerare con attenzione l’utilizzo di un maggior equilibrio emotivo e soprattutto del linguaggio.

Vogliamo anche evidenziare, senza entrare in alcun modo nel merito delle motivazioni dello stato di agitazione che spetteranno semmai a S.E. il Prefetto valutare, che il significato conciliare è quello di ascoltare e facilitare il dialogo, mentre espressioni come “non c’è niente da conciliare” oppure “la Città di Anzio, con ansia, attende la proclamazione dello sciopero” oppure è “inutile ogni confronto”, come riportato dagli organi di stampa, esprimono, a nostro giudizio chiusura ed incapacità ad ascoltare i problemi dei lavoratori, che non dovrebbero essere, a nostro giudizio, in alcun modo patrimonio di un amministratore e di un dirigente che non vogliano essere solo plauditi in modo acritico e sottomesso.

Riteniamo altresì utile rammentare che FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, sono organizzazioni sindacali aventi tutte le prerogative sindacali derivanti dalla loro rappresentanza espressa a livello nazionale e che hanno il sacrosanto diritto, garantito dalla Costituzione e dal sangue versato da uomini umili come Bruno Buozzi, nonché l’obbligo di ascoltare e trovare la adeguate soluzioni alle problematiche anche di un singolo lavoratore soprattutto nel caso in cui si ledano i suoi diritti o anche solo per rappresentare le sue ragioni al fine di tutelare le giuste aspettative.

Gli slogan populistici contro i dipendenti pubblici li lasciamo alla politica e li respingiamo al mittente, noi ci rimetteremo all’autorevole intervento del Prefetto di Roma come abbiamo sempre fatto e come impone la legge, con scrupolo e rispetto, ma riteniamo però utile rammentare che il momento difficile che sta attraversando il nostro Paese non può in alcun modo farci dimenticare coloro che hanno combattuto e perso la propria vita per arrivare a sancire i diritti dei lavoratori, diritti riportati nei contratti collettivi nazionali di lavoro, che devono essere sempre e comunque rispettati dai datori di lavoro sia pubblici che privati, con la vigilanza continua dei sindacati che devono, a loro volta, obbligatoriamente, svolgere il proprio ruolo di difesa dei lavoratori, obblighi contenuti nei loro statuti.

I dipendenti del Comune di Anzio che non si sono in alcun modo mai tirati indietro e soprattutto in questo anno di pandemia globale, molti dei quali sono stati anche contagiati dal Covid-19, hanno dimostrato sempre la loro abnegazione al servizio al fine di erogare al meglio i servizi ai cittadini, anche in condizioni di non assoluta sicurezza come avvenuto soprattutto all’inizio della pandemia.

Ma sono altresì innegabili, anche per la stessa amministrazione, le gravi difficoltà legate ad una grave e cronica carenza di personale che non possono essere di certo risolte con mere riorganizzazioni o modifiche degli orari di servizio, se non accompagnate dai giusti investimenti che una città come quella di Anzio necessita, ad un passo dall’inizio della stagione estiva che chiamerà sul litorale migliaia e migliaia di turisti, proprio per garantire e soprattutto migliorare quei servizi che la cittadinanza si aspetta e di cui ha diritto di ricevere.

Auspichiamo quindi una rapida convocazione delle rappresentanze sindacali da parte del Comune di Anzio, al fine di aprire un giusto dialogo conciliativo per poter risolvere celermente le problematiche evidenziate, oppure attenderemo l’autorevole intervento del Prefetto di Roma”.

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