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Solidarietà, Regione e Intersos inaugurano il Piano Centro Torre Spaccata

18 maggio 2021 | 17:08
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Solidarietà, Regione e Intersos inaugurano il Piano Centro Torre Spaccata

Leodori: “È motivo di orgoglio pensare che una struttura regionale sia stata messa a disposizione di una organizzazione divenuta così centrale per tante donne”

Regione Lazio – È stato inaugurato oggi, 18 maggio 2021, il secondo piano di Intersos24, il centro di Torre Spaccata gestito dall’organizzazione umanitaria Intersos, nato in uno stabile della Regione Lazio concesso in comodato d’uso a canone ricognitorio, ristrutturato e restituito alla comunità grazie al sostegno garantito da donatori privati.

Il centro, attivo dal 2018 per l’accoglienza temporanea di minori soli in transito e donne sopravvissute a violenze, è diventato in questi anni uno spazio a disposizione del quartiere con un ambulatorio medico aperto a tutti e diverse attività dedicate alle persone bisognose di assistenza psico-sociale.

In particolare il secondo piano è destinato ad attività rivolte soprattutto alle donne esposte a violenza di genere che vivono sul territorio. Si tratta di un “Safe Space & Child Friendly Space”, un polo ricreativo e di socializzazione in cui poter frequentare corsi di cucito, cucina, sport, estetica, orticultura e costruire un percorso volto all’autonomia attraverso i servizi dello sportello di segretariato sociale, lo sportello lavoro e lo sportello psicologico.

Attualmente sono 64 le donne che frequentano i corsi gestiti dall’organizzazione non governativa: 31 di loro hanno bambini (i quali vengono ospitati dal centro durante le attività delle mamme), 11 sono inserite in percorsi di assistenza psico-sociale, 12 inserite in percorsi lavorativi.

“È un grande piacere partecipare a questa inaugurazione: Intersos24 è una realtà ormai imprescindibile non solo per città di Roma – ha dichiarato nel corso dell’inaugurazione il Vicepresidente della Regione Lazio, Daniele Leodori -. È quindi motivo di orgoglio pensare che una struttura regionale sia stata messa a disposizione di una organizzazione divenuta così centrale per tante donne sopravvissute alla violenza e per i loro figli e che, con sana ambizione, riesce oggi ad ampliare i propri spazi per dare ancora maggiori servizi e opportunità ai cittadini. Si tratta senza dubbio del frutto di una sinergia estremamente positiva tra pubblico e privato, che oggi diviene ancora più forte”.

“Il progetto Intersos24 è nato come risposta a un’emergenza del territorio e poi grazie all’ampliamento della struttura è diventato un punto di riferimento per il quartiere. Dopo aver attraversato la crisi Covid-19, in grande sinergia con le autorità locali, grazie al lavoro dei nostri team medici, adesso pensiamo al futuro – ha concluso il direttore Regione Europa, Intersos, Cesare Fermi -. La sfida più grande è ora uscire dall’emergenza e affrontare uno dei problemi più radicati su questo territorio: la mancanza di lavoro per le categorie più vulnerabili. Questa struttura era originariamente una scuola di avviamento professionale che poi il quartiere ha perso. Ora stiamo lavorando a nuovo progetto, Kore, per avviare qui nel nostro centro, accanto alle attività di formazione, vere e proprie micro-imprese per creare reali opportunità di inserimento lavorativo”,

In questi anni Intersos24 è stato finanziato da una vasta rete di enti filantropici: 8×1000 Chiesa Valdese; 8×1000 Ucebi; The Edmond J. Safra Foundation; Lds Charities; Fondazione Terzo Pilastro Internazionale; Fondazione Johnson & Johnson; The Nando and Elsa Peretti Foundation; Kahane Foundation; Stavros Niarchos Foundation; Banca d’Italia; Fondazione Prima Spes; ITO Supporting Comity.
(Il Faro online)