Consiglio Regionale straordinario sulla crisi Alitalia: tutela e rilancio come priorità

19 maggio 2021 | 18:30
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Consiglio Regionale straordinario sulla crisi Alitalia: tutela e rilancio come priorità

Michela Califano (Pd): “Da sempre chiediamo che la compagnia venga rilanciata e non depauperata”

Regione Lazio – Si è svolto questa mattina, 19 maggio 2021, la seduta straordinaria del Consiglio Regionale del Lazio dedicato alla situazione Alitalia. Un’accelerazione del piano di rilancio delle attività legate al trasporto aereo e del suo indotto. Salvaguardia dei livelli occupazionali. Rilancio della compagnia di bandiera e dell’aeroporto di Fiumicino quale hub principale in Italia. Un tavolo di crisi con le associazioni datoriali e sindacali e dell’indotto.

Sono i punti inseriti nell’ordine del giorno presentato dalla consigliera regionale del Pd Lazio, Michela Califano, approvato dall’aula oggi durante la seduta del Consiglio Regionale straordinario su Alitalia. 

“Ringrazio il consiglio regionale e tutti i colleghi che hanno sottoscritto e approvato l’ordine del giorno – spiega Michela Califano -. Il documento impegna la giunta regionale a farsi promotrice nei confronti del Governo e dell’Europa di una serie di iniziative che possano tutelare Alitalia e l’intero comparto del trasporto aereo. Parliamo di un asset fondamentale nel Lazio, che tra diretto e indotto conta migliaia di posti di lavoro oltre a essere il principale traino del sistema turistico nel nostro Paese”.

“Solo Alitalia – sottolinea l’esponente dem – dà lavoro a 11mila famiglie. Altrettante se si conta anche l’indotto. Se ne deduce che si tratti di un pezzo importante del nostro patrimonio occupazionale che va assolutamente tutelata. Da sempre chiediamo che la compagnia venga rilanciata e non depauperata. Che si investa sui voli a lungo raggio, che si riportino ‘in house’ attività importanti come la manutenzione dei motori. Chiediamo un’Alitalia forte, competitiva, non una piccola compagnia. Alitalia è un bene del nostro Paese. Non possiamo parlare di rilancio dell’economia turistica senza avere una compagnia di bandiera che porti i turisti a visitare una Nazione, come l’Italia, che può vantare oltre il 60 per cento del patrimonio storico, culturale e archeologico mondiale”.

L’ordine del giorno impegna la giunta regionale ad:

– Adottare tutte le azioni necessarie sia presso il Governo sia direttamente nel quadro delle competenze per chiedere l’accelerazione dell’attuazione del piano di rilancio delle attività legate al comparto del trasporto aereo e del suo indotto.

– Sostenere azioni che possano garantire la salvaguardia dei livelli occupazionali

– Sostenere una interlocuzione con il governo per farsi portavoce anche in Europa per rilanciare il modello aziendale della compagnia e il suo ruolo per il Paese

– Rilanciare il ruolo dell’aeroporto di Fiumicino quale hub principale del Paese anche in considerazione delle ricadute sul territorio

– Aprire un tavolo in Regione con le associazioni datoriali e sindacali relative alle proprie competenze che tenga conto dell’indotto

Mattia (Pd): “Con il Consiglio Regionale ribadita rilevanza nazionale del tema”

“Oggi abbiamo davanti tre ordini di problemi. Il primo e più urgente è quello di tutelare i livelli occupazionali. Il secondo è quello della tenuta sociale di un intero comparto poiché di fronte a questi numeri – parliamo di 7 mila lavoratori e lavoratrici a rischio solo tra i diretti e migliaia nell’indotto – non parliamo di un tema della città di Fiumicino, ma la discussione investe la città di Roma, la Regione Lazio e l’Italia. Infine, è necessario capire quale direzione vogliamo dare al nostro Paese, se predisporre l’Italia verso il terzo millennio o continuare ad ancorarla a schemi del passato”. Dichiara Eleonora Mattia, presidente della IX Commissione lavoro in Consiglio regionale del Lazio, ricordando i vari confronti avuti con le sigle sindacali, il Sindaco Esterino Montino e l’Assessore Claudio Di Berardino.

“Solo rilanciando la compagnia di bandiera, attraverso un nuovo e diverso piano industriale guardiamo al nuovo mondo e credo fermamente che l’Italia debba ambire ad essere protagonista della ripresa dopo la crisi, anche restituendo a Roma il prestigio di una grande capitale europea e mondiale. Dobbiamo continuare ad essere vigili e al contempo coraggiosi su Alitalia per arrivare a una soluzione concreta e a un piano industriale che sappia valorizzare le tante professionalità afferenti alla compagnia e che consenta di affrontare le sfide ed eventuali alleanze nelle migliori condizioni possibili. Lo dobbiamo alle migliaia di lavoratori e lavoratrici che vedono a rischio non solo lo stipendio di ogni mese, ma il loro futuro”.

Bonafoni (Lista Zingaretti): “Necessaria una visione ambiziosa che tenga in conto dei destini dei lavoratori”

“C’è bisogno con urgenza di una via d’uscita ambiziosa all’annosa questione Alitalia e in quest’ottica due cose vanno messe in campo subito: come Regione Lazio dobbiamo chiedere con forza al governo Draghi il rilancio di una interlocuzione forte con l’Europa, e poi aprire un tavolo regionale che coinvolga le forze datoriali e sindacali per mettere a disposizione deleghe e competenze che possano affrontare la fase di crisi”. Così la capogruppo della Lista Zingaretti alla Regione Lazio Marta Bonafoni nel suo intervento nel corso del Consiglio straordinario sulla crisi di Alitalia.

“In questa vertenza – prosegue la Capogruppo – serve visione e serve una volontà politica e geopolitica che abbia cura dei destini dei lavoratori e delle lavoratrici, che non hanno colpe dei danni che sono stati fatti in questi anni. Ci troviamo a discutere di Alitalia in un momento storico in cui la pandemia dovrebbe averci insegnato qualcosa rispetto agli spostamenti e mentre si discute di PNRR e sostenibilità. Queste ultime due questioni non possono essere avulse dalla nostra discussione e anzi bisogna avere il coraggio di inserire la questione Fiumicino dentro il tema della sostenibilità. Comprendo l’affezione al concetto di compagnia ‘di bandiera’, ma la retorica non legittima l’approccio sbagliato che c’è stato fino a ora: è scorretto inquadrare la questione Alitalia dentro una dimensione territoriale o italiana perché occorre avere uno sguardo che collochi la vicenda dell’aeroporto internazionale della Capitale in una dimensione globale o, per meglio dire, ‘glocale’ perché la vocazione internazionale è legata al destino dei nostri territori e di centinaia di famiglie di lavoratori e lavoratrici dell’Alitalia e dell’indotto travolti da una vicenda annosa”.

“In questa ottica glocale dobbiamo anche inquadrare la questione dei cargo perché c’è stata troppa timidezza su un investimento che invece avrebbe premiato, dato che quello delle spedizioni delle merci è l’unico settore che ha tenuto durante la pandemia. E così vanno inquadrate anche la questione del rilancio turistico, della manutenzione e dell’innovazione e delle necessarie infrastrutture a rotaia che servono a corredo. Quindi bene l’approvazione dell’odg della maggioranza a prima firma Michela Califano che prevede, tra le altre cose, un’accelerazione del piano di rilancio delle attività legate al trasporto aereo e del suo indotto e la salvaguardia dei livelli occupazionali”.

Marcelli (M5S Lazio): No soluzioni temporanee. Serve un piano industriale che guardi al futuro”

“Per Alitalia serve un piano industriale, di rilancio, una ristrutturazione completa che guardi al futuro e in cui tutti i soggetti coinvolti facciano la propria parte, anche se con qualche sacrificio iniziale, in cui si capisca che non possiamo più permetterci toppe se veramente vogliamo salvaguardare lavoratori e azienda”. Così il capogruppo M5S alla Regione Lazio, Loreto Marcelli, nel suo intervento nel corso del Consiglio straordinario sulla crisi di Alitalia.

“Serve sedersi al tavolo con l’Europa – ha continuato Marcelli – e discutere fino ad arrivare ad una soluzione degna di essere chiamata tale. Non c’è tempo per una procedura di evidenza pubblica, così come non si possono mettere in campo piani inattuabili, che necessitano di svariati interventi normativi per la loro realizzazione. Serve che il settore Aviation di Alitalia intanto riparta, che torni a volare, ma che venga anche messo in condizioni di farlo, con il giusto numero di velivoli. Ed è necessario un coordinamento tra la newco ITA, e Alitalia procedendo immediatamente, con visione e strategia, a dotare ITA degli asset necessari per decollare e per non perdere ulteriori fette di mercato. E questo non lo si può fare senza una strategia industriale, non solo commerciale”.

“Non possiamo perdere altro tempo o lanciarci in soluzioni temporanee che, come gli anni addietro hanno dimostrato, lasciano il tempo che trovano, per poi ritrovarci, – ha concluso il capogruppo M5S – tra un anno a parlare di ‘Crisi Alitalia’. Stiamo parlando di 11mila famiglie, la quasi totalità concentrata a Roma e provincia e di un’emergenza che è già anche sociale. C‘è bisogno di ragionare intorno alle diverse esigenze, rappresentarle in Europa, mettere sul tavolo tutte le possibili soluzioni che ci sono, e alzarsi solo quando sono state individuate, discutendo di un Progetto Paese di rilancio del settore del trasporto aereo, a partire dal vettore nazionale”.
(Il Faro online)