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Sito di stoccaggio degli inerti, il Comune di Fondi ribadisce il no

Il Consiglio comunale ha esaminato ancora una volta il tema sulla necessità di individuare un'area dove allestire l'impianto sul territorio provinciale

Fondi – La seduta del Consiglio comunale del 20 maggio 2021, che si è svolta in videoconferenza con trasmissione dei lavori in diretta streaming sulla pagina Facebook del Comune di Fondi, è stata aperta con l’approvazione dei verbali della seduta precedente e la trattazione di tutte le numerose interpellanze e interrogazioni presentate nel corso degli ultimi mesi e riguardanti diverse tematiche: dai lavori pubblici all’emergenza epidemiologica, dagli impianti di telefonia mobile ai lavori di asfaltatura delle strade, dai parcheggi al costruendo teatro di via Mola di Santa Maria.

I lavori sono proseguiti con il terzo punto all’ordine del giorno che ha dato la possibilità al sindaco Beniamino Maschietto di aggiornare la Pubblica Assise sulla necessità di individuare due siti di stoccaggio di inerti nel territorio provinciale.

Il primo cittadino, come da impegno preso nel Consiglio comunale del 2 febbraio 2021 con una delibera approvata all’unanimità, ha ribadito la contrarietà e l’impossibilità da parte del Comune di Fondi ad accogliere uno di questi due impianti all’interno dei propri confini.  La stessa contrarietà, per motivazioni differenti, è stata espressa anche dal Comune di Latina.

Stante la contrarietà e l’indisponibilità dei comuni di Fondi e di Latina ad ospitare un sito di stoccaggio di inerti, si è tenuto un nuovo incontro tra Regione e Provincia, alla presenza anche della Prefettura e dei primi cittadini di Aprilia, Fondi e Latina. In quella circostanza il sindaco Beniamino Maschietto si è fatto portavoce dell’intendimento del Consiglio e ha ribadito l’inidoneità del sito di via Pantanello. Di tale inidoneità, così come della contrarietà da parte dei comuni di Fondi e Latina ad accogliere gli impianti, era già a conoscenza anche la direzione tecnica della Regione Lazio.

La Provincia ha quindi preso l’impegno di incontrare nuovamente gli amministratori pontini per rivalutare l’idoneità dei siti proposti durante la conferenza dei sindaci del 20 gennaio e incontrare nuovamente i primi cittadini per accogliere eventuali candidature spontanee.

Nella stessa sede si è convenuto di far nominare, ad ogni Comune pontino, un consulente tecnico. Hanno provveduto in tal senso, tuttavia, soltanto Cisterna, Latina e Fondi che ha affidato tale incarico all’architetto nonché dirigente del settore urbanistica Bonaventura Pianese. Quest’ultimo ha già stilato una prima e dettagliata relazione illustrando e documentando l’inidoneità del sito di via Pantanello ricadente nel territorio del comune di Fondi.

”Il tavolo tecnico – ha concluso il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto – è ancora in essere ma la posizione del Comune di Fondi e le motivazioni tecniche alla base di tale posizione sono state ampiamente documentate e motivate”.

La trattazione del quarto punto all’ordine del giorno, l’istituzione di una commissione sulla sicurezza urbana, è stata rimandata su richiesta del sindaco.

Ad avviso del primo cittadino e della sua maggioranza, infatti, i recenti episodi criminosi e l’istituzione di un organo deputato a promuovere iniziative finalizzate ad elevare gli standard di sicurezza urbana non devono essere in alcun modo confusi e non dovrebbero essere neppure accostati.

Lo stesso ha quindi chiesto alla Pubblica Assise, come gesto di sensibilità e rispetto nei confronti delle forze dell’ordine che stanno indagando, di rinviare la trattazione di un argomento comunque molto sentito da tutti i gruppi consiliari.

L’istituzione di una commissione sulla sicurezza, secondo quanto emerso dal dibattito, è stata infatti proposta dalla minoranza ma è presente, in un’accezione più vasta e articolata, anche nel programma elettorale della maggioranza. Il Consiglio comunale ha quindi votato il rinvio della trattazione dell’argomento.

Approvato all’unanimità, invece, il quinto punto all’ordine del giorno ossia la mozione, presentata sempre dal consigliere Salvatore Venditti, intitolata “9 luglio 1982: per non dimenticare le vittime sul lavoro”.

La seduta consiliare è stata interrotta al sesto punto all’ordine del giorno per mancanza del numero legale: la mozione “17 maggio giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Una panchina arcobaleno anche a Fondi per sensibilizzare” è stata quindi trattata dal proponente, il consigliere Salvatore Venditti, discussa in parte ma, alla fine, non portata ai voti così come i due successivi punti all’ordine del giorno che saranno affrontati nel prossimo Consiglio comunale già convocato per venerdì 28 maggio alle 9.

L’opposizione: “Quella della maggioranza non è stata certo una lezione di democrazia ”

“Dopo sei ore di discussione e cinque punti affrontati rispetto agli otto presenti nell’Ordine del giorno, la seduta di Consiglio Comunale di Fondi di giovedì 20 aggio 2021, espressamente richiesta dalle forze consiliari di opposizione, è stata sciolta dal Segretario generale a causa dell’appurata assenza del numero legale”.

I consiglieri comunali Franco Cardinale, Francesco Ciccone, Tiziana Lippa, Stefano Marcucci, Luigi Parisella, Salvatore Venditti e Luigi Vocella lamentano: “La maggioranza consiliare che sostiene il Sindaco Maschietto ha, infatti, lasciato l’aula virtuale della piattaforma su cui si svolgevano i lavori della massima assise facendo venire meno i numeri per consentire il proseguimento della discussione e la votazione relativa al sesto punto in calendario, ovvero la Mozione promossa dal Consigliere Venditti dal titolo “17 Maggio giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia. Una panchina arcobaleno anche a Fondi per sensibilizzare.

L’accaduto rappresenta una triste pagina per la Politica cittadina. Un episodio, che ci auguriamo resti tale, che sicuramente non contribuisce a rinsaldare il rapporto tra i Cittadini e le Istituzioni, per di più verificatosi in occasione della discussione circa tematiche di forte attualità e grande sensibilità.

L’evidente insofferenza dimostrata a più riprese dai rappresentanti della maggioranza e dallo stesso primo cittadino, in particolare ogni qual volta dai banchi dell’Opposizione si presentino interpellanze ed interrogazioni, è sfociata giovedì nell’abbandono dell’aula. Probabilmente le proposte, le mozioni, i quesiti posti dalle forze alternative all’attuale compagine di governo, infastidiscono non poco Maschietto e la sua maggioranza”.

I Consiglieri Comunali Cardinale, Ciccone, Lippa, Marcucci, Parisella, Venditti e Vocella chiedono ufficialmente “rispetto per il ruolo e l’importanza che riveste il Consiglio Comunale, ma soprattutto nei confronti dei Cittadini che attendono risposte e si aspettano dalla classe dirigente esempi di tutt’altro tenore. Quella andata in scena non è stata certo una lezione di democrazia, ma solo l’ennesima dimostrazione dell’insofferenza della maggioranza alle regole democratiche ed al confronto con le forze di Opposizione nelle assemblee elettive”.

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