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Addio a Tarcisio Burnich, Gravina: “Un grande calciatore campione d’Europa”

Si moltiplicano in queste i messaggi di cordoglio per la scomparsa del difensore dell’Inter e della Nazionale

Milano –  Mentre l’Italia del calcio si prepara alla partecipazione dell’Europeo della rinascita, un noto  campione continentale del 1968 è scomparso la scorsa notte.

Tarcisio Burnich bandiera azzurra della Nazionale degli anni ‘60/’70 se n’è andato a 82 anni dopo una lunga malattia. Era un grande difensore e da tutti fu  soprannominato ‘La Roccia’.

Vinse il titolo europeo con l’Italia nel 1968 e poi fu vicecampione mondiale nel 1970, nella grande IITalia di Mazzola e Rivera: "Quando giocava lui erano preoccupati tutti gli attaccanti, ne parlavo qualche tempo fa con Riva: 'che pessima domenica quando gioca Tarcisio'". Roberto Boninsegna, commenta la vita sportiva di Burnich, in una intervista rilasciata all’Adnkronos: "Che brutta notizia - dice  - eravamo molto amici fin da quando eravamo in giovanile dell'Inter. In allenamento lui mi marcava ed era davvero difficile prendere palla, uno dei più grandi marcatori di sempre. In Messico ha marcato Pelé benissimo, era l'unico a poterlo fare in quel modo. Era un friulano tosto, e quando manca un amico così è davvero un pessimo momento".

"Ciao Tarcisio, sarai sempre la nostra 'Roccia'". E la stessa Inter saluta il suo leggendario difensore in questo modo mediante una nota diffusa sul web."Ci sono degli uomini che vorresti sempre avere al tuo fianco, dei calciatori che vorresti sempre nella tua squadra – sottolinea la società nerazzurra -  delle leggende che vorresti facciano sempre parte della tua storia. Tarcisio Burgnich ha incarnato la forza e i valori del nostro Club e l'Inter ha avuto il privilegio di vederlo lottare per i propri colori: statuario, implacabile, umile e sempre leale", prosegue l'Inter. "12 stagioni all'Inter, 4 Scudetti, 2 Coppe dei Campioni, 2 Coppe Intercontinentali, 6 gol e 467 partite a difendere i nostri colori, gara dopo gara, allenamento dopo allenamento, forgiandosi ogni giorno di più per diventare la "Roccia" che tutti abbiamo conosciuto, proprio come l'aveva ribattezzato Armando Picchi", prosegue il club nerazzurro. Umile e determinato, insuperabile per gli avversari e prezioso alleato per i suoi compagni: oggi il suo sguardo fiero e la sua forza sono ricordi preziosi, un'immagine che rimarrà sempre impressa nella nostra storia", conclude il club nerazzurro.

Dino Zoff ricorda Burnich, tramite l’Adnkronos: “Mancanza pesante, difensore grandissimo e brav'uomo”. Bruno Pizzul commenta: “Era l'immagine stessa del difensore'. Anche il presidente  della Federcalcio Gabriele Gravina dedica un pensiero al difensore campione continentale: “Ci lascia un grande Campione d'Europa”.

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