Caso nomine, per la Raggi assoluzione definitiva: nessun ricorso in Cassazione

26 maggio 2021 | 20:05
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Caso nomine, per la Raggi assoluzione definitiva: nessun ricorso in Cassazione

La procura generale non ha presentato il ricorso. Lo scorso 19 dicembre la Corte di Appello aveva assolto la sindaca dall’accusa di falso (poi ritirata) per la nomina di Marra

Roma – Diventa definitiva la sentenza di assoluzione della sindaca di Roma Virginia Raggi dopo che la procura generale non ha presentato ricorso in Cassazione. Lo scorso 19 dicembre la seconda sezione della Corte di Appello di Roma aveva assolto la sindaca dall’accusa di falso in relazione alla nomina (poi ritirata) nell’autunno del 2016 di Renato Marra a capo del Dipartimento Turismo del Campidoglio. Una sentenza che aveva confermato il verdetto di primo grado del 10 novembre del 2018 quando il giudice monocratico aveva assolto Raggi dall’accusa di falso con la formula “perché il fatto non costituisce reato”.

La sindaca: “Roma rialza la testa dopo gli scandali”

“La Procura Generale presso la Corte d’Appello ha rinunciato a ricorrere in Cassazione evidentemente perché non ve ne erano i presupposti e la sentenza di secondo grado del 19 dicembre scorso è passata in giudicato. E’ anche una vittoria di voi tutti che mi seguite e non mi avete mai fatto mancare la fiducia, dei miei consiglieri che ci hanno messo la faccia con coraggio, del mio staff, della squadra che lavora con me, di tutte le persone che mi sono state a fianco. In questi quattro lunghi anni non mi sono mai sottratta alle udienze, perché ho sempre avuto fiducia nella Giustizia. Ringrazio i miei legali, Alessandro Mancori, PierFrancesco Bruno ed Emiliano Fasulo per il lavoro eccezionale che hanno fatto”, commenta su Facebook la sindaca Raggi.

“Questa notizia è la conferma che ho agito con la massima trasparenza e con l’amore che provo nei confronti della mia città e dei cittadini. E’ anche una bella notizia per Roma che rialza la testa dopo anni di scandali. Sono sempre andata avanti, #ATestaAlta. E questo l’ho fatto soprattutto per la mia famiglia, per mio marito e mio figlio. Insieme abbiamo superato questi duri anni. Ho continuato a lavorare perché non potevo permettere che Roma facesse passi indietro”, aggiunge.

“Questo lo dico anche a chi in questi anni ha cercato di gettarmi fango addosso: non permetterò mai che la mia città torni ad un passato di debiti, di favori agli amici degli amici. So che tantissimi cittadini la pensano come me. Insieme abbiamo tracciato una rotta, ad esempio, per la lotta alla criminalità, ai tanti clan, come i Casamonica o gli Spada, che per anni hanno spadroneggiato nella nostra città. Roma sta cambiando e intendiamo proseguire in questo percorso per il cambiamento”, conclude la prima cittadina.