Di Giovanni (M5S): “Nel X Municipio abbiamo trovato incuria e debiti, oggi restituiamo dignità e rinascita”

Ostia – Chi sarà il prossimo sindaco – o sindaca – di Roma? Nonostante i tentativi, da parte dei sondaggisti, di fornire previsioni più o meno attendibili, i nomi non ci sono ancora tutti e l’esito delle prossime elezioni amministrative – che, salvo nuovi imprevisti, si terranno in autunno – è più che mai incerto.

E sebbene i riflettori siano puntati sui candidati sindaco già usciti allo scoperto e che presto si affronteranno alle primarie dei rispettivi schieramenti politici, anche i Municipi di Roma sono ormai pronti alla stagione più calda della campagna elettorale.

A pochi mesi dal ritorno alle urne dei cittadini della Capitale, dunque, ilfaroonline.it ha intervistato Antonino Di Giovanni, capogruppo del Movimento 5 Stelle in X Municipio, per tirare le fila di oltre tre anni di amministrazione di Ostia e del X Municipio, uno dei territori più vasti – e discussi – della città.

Lei è stato eletto alla fine del 2017. A circa tre anni e mezzo dal suo insediamento, può raccontarci cosa ha trovato e cosa ha provato nei panni di consigliere?

Il X Municipio è stato commissariato prima del nostro insediamento per due anni, a seguito dei fatti connessi a Mafia Capitale. Abbiamo ereditato quindi, un Municipio, dal punto di vista dell’organizzazione amministrativa, totalmente lacunoso nella manutenzione delle infrastrutture; un territorio abbandonato all’incuria e al degrado da almeno 15 anni.

Basti pensare alle strade ridotte ad un colabrodo, ad alcuni siti importanti come la Fontana dello Zodiaco, abbandonata al deterioramento più totale; alla trascuratezza dei parchi e del verde, alla scarsa – se non inesistente – manutenzione degli edifici scolastici. E potrei continuare per ore ad elencare i disastri lasciati in eredità su questo territorio dalle precedenti giunte. Per non parlare dei 5 milioni di euro di debiti fuori bilancio, assunti tra somme in urgenza e affidamenti diretti, lasciati dalle precedenti amministrazioni, che ci è toccato sanare e che sono costati ulteriore sacrificio per le tasche dei contribuenti. Inizialmente ho provato tanta rabbia nei confronti di chi aveva ridotto in questo stato uno dei territori che, dal punto di vista turistico, storico e paesaggistico è fra i più belli di Roma.

In che modo, dunque, avete “invertito la rotta” dei vostri predecessori?

L’incremento dei risultati, in termini di investimenti, sono visibili a chiunque, e manifestano la grande attenzione di Roma Capitale e della sindaca Raggi verso il nostro territorio, ma soprattutto l’esempio di come questa Amministrazione, come del resto quella capitolina, hanno saputo sanare il bilancio precedente e mettere i conti in regola.

Solo per i servizi e per l’ordinario, qui nel nostro Municipio, abbiamo impegnato fino al 2020 circa 100 milioni di euro; ma la vera rivoluzione la troviamo nei fondi degli investimenti, perché mai come con noi il Municipio X ha avuto una tale attenzione da parte di Roma Capitale, soprattutto con gli stanziamenti del 2021, che ci fanno arrivare a circa 110 milioni di euro. Posso dire che, a fine mandato, calcolando le prossime variazioni di bilancio, questo Municipio avrà speso più di 230 milioni di euro per i cittadini e per il territorio.

Direi che queste sono le differenze con il passato, tra una classe politica “incapace” e un gruppo di cittadini onesti che ha saputo fare cento volte meglio di coloro che invece amano definirsi “capaci” e che oggi hanno la faccia tosta di ripresentarsi agli elettori come se non fosse successo niente. Il cambio di passo può sicuramente rincuorare chi ha creduto in noi e continuerà a farlo anche alla prossima tornata elettorale. Come ho detto tempo fa su un mio post di Facebook, “Il cambiamento significa continuità”.

Essere il capogruppo di una maggioranza monocolore ha reso più facile il suo ruolo?

No, nella maniera più assoluta, anzi: le responsabilità che ho sentito sulle mie spalle sono state tante e anche molto difficili. Ricordo l’approvazione del Piano di utilizzo degli arenili, dove l’opposizione ci ha fatto ostruzionismo per ben tre Consigli consecutivi e dove solo grazie alla coesione della maggioranza si è potuti arrivare al risultato che ci eravamo posti come obiettivo finale. La nostra coesione è stata la nostra forza. Per il resto, non ho mai approfittato della mia posizione di forza, né in aula né nelle commissioni, e credo anzi di essere stato sempre pronto al dialogo e al confronto.

Spiagge, ciclabili, strade, verde e scuole: presente e futuro, cosa ci aspetta?

Sulle spiagge è stata riportata innanzitutto la legalità, restituendo gli arenili liberi ai cittadini. Sono stati fatti anche interventi di demolizione e ripristino di spiagge, come ad esempio all’ex Arca, che è stata anch’essa restituita ai romani. E’ stata realizzata per la prima volta una pista ciclabile, che sta dando tantissime soddisfazioni a tutti coloro che amano usare la bicicletta e i monopattini. Questa è la prima Amministrazione, che ha intrapreso la strada della programmazione, che ci ha permesso di riasfaltare completamente decine e decine di strade: e questo è sotto gli occhi di tutti. Come del resto lo sono gli interventi sul verde, sui parchi pubblici e sull’edilizia scolastica.

Il Comune di Roma ha sostituito, in tutto il X Municipio, caldaie nuove a quelle fatiscenti di molte case Erp, ormai risalenti a 30 anni fa, che costringevano gli inquilini a stare al freddo nei periodi invernali. Insomma, una vera rivoluzione se si pensa all’immobilismo amministrativo a cui erano abituati i cittadini. Cosa ci aspetta? Sicuramente la continuazione dei lavori che sono in cantiere, ma soprattutto, avendo lasciato un’Amministrazione senza debiti e con un solido modello di programmazione, siamo certi che ci aspetti un Municipio ancora più efficiente e migliore sotto il punto di vista della qualità della vita.
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