Amministrative |
Cronaca Locale
/

Formia2021 e quel campo largo democratico frammentato

26 maggio 2021 | 16:10
Share0
Formia2021 e quel campo largo democratico frammentato

Un dato su tutti appare chiaro: quel “campo largo democratico” di cui parlava il segretario del Pd, Luca Magliozzi, effettivamente c’è. Il problema è che rischia di arenarsi

Formia – Mentre sono ben 3 i candidati sindaci dell’area di centrodestra (rispettivamente, Amato La Mura, Gianfranco Conte e Gianluca Taddeo), il centrosinistra locale fatica a trovare un nome sotto il quale riconoscersi… O, meglio, in gioco ve ne sarebbero talmente tanti che forse è davvero difficile scegliere.

I nomi “ufficiosi” del centrosinistra

Tra i nomi “ufficiosi” del centrosinistra spicca quello dell’ex sindaco di Formia, Paola Villa, che, dallo scorso dicembre (ovvero quando è caduto il suo governo) non ha mai smentito le voci che la rivorrebbero candidata. A sostenerla sarebbe rimasta una sola delle quattro liste che la portarono alla vittoria nel 2018 (parliamo di “Un’altra città”) che, a inizio maggio, ha, a sua volta, annunciato l’alleanza con il M5s locale.

Il secondo nome che sta facendo molto discutere in questi giorni è quello dell’odontoiatra di Gianola, il dottor Francesco Occipite Di Prisco, chiamato non solo a evitare il possibile “scisma” interno al Pd (una parte del partito, che fa capo all’ex sindaco Bartolomeo, vorrebbe sostenere la campagna elettorale di Amato La Mura, purché, la stessa resti in chiave civica) ma anche a cercare di unire sotto un’unica bandiera tutte le sensibilità del centrosinistra locale per avere una concreta possibilità di vincere questa tornata elettorale.

Al riguardo lo stesso Occipite Di Prisco nei giorni scorsi aveva fatto sapere: “Nel ringraziare il Pd per la fiducia espressa nei miei confronti voglio dirvi che la sfida che abbiamo davanti necessita dell’aiuto di voi tutti.

Per me è la terza volta che sono chiamato a costruire un’alleanza ampia democratica e progressista. La prima volta nel ’93 con “Progetto per Formia”, e dopo aver portato nel ‘97 il simbolo de l’Ulivo a Formia, la seconda nel 2003 da Segretario dei Democratici di Sinistra.

Nelle due volte – sottolinea – abbiamo vinto la competizione elettorale. Oggi la sfida è più difficile, il campo è frammentato, con tentazioni governiste e populiste di parti importanti del centrosinistra cittadino.

Chiedo il vostro aiuto per far tornare tutti sotto un’unica coalizione ispirata da valori di solidarietà con i più deboli, di lotta alla corruzione, di sviluppo economico compatibile con la tutela del territorio, vera e grande ricchezza di Formia.

Uniti – conclude – possiamo tornare a vincere e, se la coalizione in costruzione lo vorrà, mi troverà pronto a dare quanto è nelle mie capacità per raggiungere il traguardo.”

Le “voci di corridoio”

Non solo la Villa e Occipite Di Prisco. Dopo i volti “ufficiosi”, all’interno dell’area di centrosinistra di Formia, infatti, ci sono nomi più o meno insistenti che, secondo voci di corridoio, risuonano spesso quando si parla di una possibile candidatura a sindaco.

Il primo nome, in questo senso, è quello dell’avvocato ed ex presidente del consiglio, Pasquale Di Gabriele, che potrebbe scendere in campo sostenuto dalla già annunciata alleanza tra “Demos” e un’altra delle liste che, nel 2018, portò la Villa alla vittoria, ovvero “Formia città in comune.”

Infine, l’ultimo nome per la carica da Primo cittadino che sembrerebbe star circolando è quello dell’avvocato ed ex consigliere comunale Mattia Aprea, che potrebbe trovare il sostegno nell’associazione “Incontri e Confronti” e in “Articolo 1”.

Quel campo largo democratico che rischia di arenarsi

Un dato su tutti appare chiaro: quel “campo largo democratico” di cui parlava il segretario del Pd, Luca Magliozzi (che è dichiaratamente contrario alla linea dell’ex sindaco Bartolomeo), effettivamente c’è.

Il problema è che rischia di arenarsi in nome di una frammentazione che non fa bene alla sinistra, tantomeno alla città.

Una frammentazione, c’è da dirlo, che, però, per certi versi, appare incontrovertibile. In una possibile coalizione, infatti, chi sarebbe disposto a fare un passo indietro? Il Pd, che lo scorso dicembre ha contribuito a far crollare il governo della Villa o la Villa stessa, che accetterebbe di correre per un ruolo diverso da quello di Sindaco, per allearsi con i dem?

L’ipotesi delle primarie

I tempi stringono. Giugno è ormai alle porte. La destra, ormai schierata, sta iniziando la propria campagna elettorale, che, probabilmente, prenderà definitivamente il via nei prossimi giorni.

Con queste consapevolezze alla mano, cosa farà la sinistra? Difficile dirlo. Di fatto, considerate le tempistiche e l’avvento della bella stagione (che, di per sé, rende più complicata la campagna elettorale) sembrerebbe sfumare l’ipotesi delle primarie, strumento a cui si poteva ricorrere per definire un possibile nome sotto cui unire tutte le sensibilità del centrosinistra locale.

Restano i tavoli di confronto, forse. Un confronto che, però, fin da ora, appare faticoso, a tratti faticosissimo.

Il Faro online – Clicca qui per leggere tutte le notizie di Formia