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Federbalneari Lazio: “Bene l’approvazione del Puar, ma restano alcune perplessità”

Federbalneari Lazio: "Il Puar non consentirà l'attuazione di un concreto piano di valorizzazione delle spiagge e dei lungomare"

Roma – Federbalneari Lazio esprime soddisfazione per l’approvazione del Puar – Piano di utilizzazione degli arenili regionale, da parte della Regione Lazio in Consiglio Regionale e la declinazione con le regole delle spiagge per il Covid (leggi qui).

“Dopo 28 anni, anche se con grande ritardo, la Regione Lazio arriva finalmente a meta con l’approvazione di uno degli strumenti di pianificazione turistica più ambiti per il comparto del turismo regionale con la collaborazione di tutti – dichiara Marco Maurelli, Presidente Federbalneari Lazio – Nel Lazio abbiamo un solo Pua comunale approvato: i Comuni Costieri ora dovranno riallinearsi al nuovo strumento regionale approvato e lo dovranno fare entro 180 gg per riscrivere la pianificazione del turismo delle spiagge e darsi finalmente una programmazione passati i quali, in caso di inadempienza, scatteranno i poteri sostitutivi regionali”.

Per Federbalneari Lazio l’approvazione del Puar è un fatto positivo perché consente di avere uno strumento di pianificazione e regolamentazione e un punto di riferimento che mancava da troppo tempo. Nel Lazio, fatto unico in Italia, mancavano regole certe proprio a partire dalla pianificazione regionale delle spiagge e sul 20% di spiagge libere per ambito si è derogato alla norma statale.

“Finora non si era ben compreso quali fossero i parametri per la programmazione delle spiagge sui singoli territori e come Federbalneari Lazio lo abbiamo sempre affermato con chiarezza. Finalmente abbiamo le norme di pianificazione delle aree del demanio marittimo della nostra Regione – 365 km di costa organizzata a servizi in 24 comuni costieri – che attendevano da anni. Auspichiamo, quindi, che i Comuni si mettano subito al lavoro per avviare la propria programmazione delle aree del demanio marittimo con i PUA comunali ponendo una forte attenzione al rapporto in equilibrio tra spiagge libere ed occupate” spiega Maurelli.

Nonostante sia quindi buono il giudizio di Federbalneari Lazio per il conseguimento di questo importante obiettivo, restano alcune questioni correlate in fase di programmazione operativa sui territori da rivedere.

Tra queste l’incompatibilità accertata con le questioni paesaggistiche delle spiagge ed una opportunità persa che Federbalneari ha già denunciato nella fase di approvazione del nuovo Ptpr: ossia si avranno linee guida regionali chiare per la pianificazione delle spiagge ma non si potrà più puntare su un adeguato piano di destagionalizzazione delle infrastrutture, al termine della stagione, poiché il nuovo piano paesistico regionale approvato di recente dalla Regione, non consentirà l’attuazione di un concreto piano di valorizzazione delle spiagge e dei lungomare con una ricaduta negativa anche sulla spendibilità delle risorse per la riqualificazione delle coste attraverso il Recovery Plan.

“Federbalneari Lazio ha puntato tutto sull’avvio di un piano di modernizzazione dell’offerta turistica e dunque lo sgombero immediato della “cementificazione selvaggia” dalle nostre spiagge e su questo tema il Puar non ci sarà di molto aiuto poiché sarà impedito dal nuovo Piano Paesaggistico Regionale contenente forti limitazioni per il turismo delle coste del Lazio e la ormai impossibile attuazione delle politiche di rigenerazione urbana nonché della destagionalizzazione per la trasformazione dell’offerta turistica delle nostre spiagge”.

“Riteniamo, quindi, che l’opportunità di giungere ad una trasformazione della visione del turismo in assoluta connessione con la ricettività leggera in spiaggia in modo ecosostenibile, sia una sfida per ora persa dalla Regione Lazio” conclude Maurelli.

(Il Faro online)