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Atletica, Italia show agli Europei a squadre: seconda sul podio

4x400 maschile oro, Battocletti trionfa nei 5000 metri, Eseosa Desalu nei 200 metri primo. Storica conquista

Chorzow – Una magnifica Italia coglie il secondo posto nel Campionato Europeo a squadre di Chorzow (Polonia), mancando l’appuntamento con la vittoria, andata alla Polonia, per soli due punti e mezzo (181,50 contro 179) al termine di due vibranti giornate di gara (leggi qui).

La Gran Bretagna è terza (174), davanti a Germania (171), Spagna (167), Francia (140) e Portogallo (97,5). Mai l’Italia era salita sul podio da quando la vecchia Coppa Europa Bruno Zauli (che aveva classifiche maschili e femminili separate: gli uomini furono secondi a Parigi 1999) si è trasformata in Campionato a squadre.

Esito conclusivo in bilico fino alla fine, con la vittoria azzurra nella staffetta 4×400 (Davide Re, Alessandro Sibilio, Edoardo Scotti e Vladimir Aceti, primi in 3:02.64) a far sognare, e la Polonia a recuperare nel rettilineo finale i punti necessari a salire, come squadra, sul gradino più alto del podio. Quattro vittorie italiane anche nella giornata odierna, come accaduto ieri, nella prima. Oltre alla staffetta del miglio maschile, a segno anche Nadia Battocletti nei 5000 metri, Eseosa Desalu nei 200 metri, e Gaia Sabbatini nei 1500 metri. Splendida la Battocletti, il cui finale travolgente vale il primo posto in 15:46.95. Dominio anche per Desalu nei 200 metri: lo sprinter di Casalmaggiore è primo sotto la pioggia in 20.48 (-1.0; il secondo, lo spagnolo Gomez, chiude in 20.87). Meno pronosticata ma, proprio per questo, ancor più bella, la vittoria della Sabbatini nei 1500 metri: la teramana sceglie la corsa di testa per controllare meglio le avversarie, e poi piazza un rettilineo conclusivo irresistibile, vincendo in 4:14.87.

Seconde piazze per una superlativa Dalia Kaddari nei 200 metri (22.89, vento +0.6, quarta prestazione italiana di sempre, miglior prestazione europea Under 23 dell’anno), Alessia Trost nell’alto (con lo stagionale di 1,91) e Luminosa Bogliolo nei 100 ostacoli (13.05, -0.1). Terzi posti per Osama Zoghlami nei 3000 siepi (8:40.41), e per la staffetta 4×400 donne (Alice Mangione, Eleonora Marchiando, Petra Nardelli, Raphaela Lukudo, 3:29.05).

Nadia Battocletti: “Credo di essere maturata molto in questi ultimi due mesi, da quando ho ripreso a correre. Ho fatto allenamenti importanti, che mi hanno dato tanta sicurezza, anche se non vanno mai sottovalutate le altre e allora penso sempre a dare il tutto per tutto. È bellissimo correre, qui ancora di più, con la maglia azzurra e soprattutto in una manifestazione come questa, in cui conta ogni posizione. All’inizio ci eravamo messe d’accordo per tirare cinquecento metri a testa, poi non è andata così, ma sono molto felice. Mi rivedrete a Nizza il 12 giugno, a provare il minimo olimpico di 15:10”.

Fausto Desalu: “All’ingresso in campo ho visto che scendeva un po’ di pioggia, ma ho pensato che oggi era importante vincere, perché sono qui per la squadra. Servivano punti per il podio. Ho fatto una bella curva, poi sono un po’ sbandato, perché negli allenamenti mi sto focalizzando sulla fase lanciata e quindi la prima parte è meno veloce. Mi sono caricato a vedere il bel risultato di Dalia Kaddari nella gara femminile. La condizione non è ancora al top, ma sono pronto per le prossime sfide verso le Olimpiadi di Tokyo. Il mio obiettivo è di abbattere il muro dei venti secondi, non mi nascondo e so di esserci molto vicino: testa e gambe ci sono, serve la gara giusta e continuare a competere con avversari di livello”.

4×400 maschile: “Ho pensato a distribuire meglio la gara – le parole del capitano Davide Re – rispetto ai 400 individuali, perché qui è importante entrare forte al cambio. Mi sono preoccupato di finire bene, poi i miei compagni sono stati bravissimi e siamo riusciti a fare anche un ottimo crono”. Doppietta per Alessandro Sibilio: “È un onore correre con questa staffetta e il nostro capitano, ieri un po’ arrabbiato per la sua gara, oggi era carico. Ci ha trascinato con una grande frazione”. “Siamo una bellissima squadra – sottolinea Edoardo Scotti – e non parlo solo della staffetta. Possiamo essere felici”. “È la prima volta – sorride Vladimir Aceti – che al cambio sono davanti. Sono stati fantastici i miei compagni, tra un paio di mesi faremo vedere che siamo ancora più forti”.

Dalia Kaddari: “Super contenta! Non mi aspettavo di fare un tempo del genere, viste anche le condizioni meteo, ma avevo tantissima voglia di correre e di dimostrare quanto valgo. Mi sono detta di correre per la squadra, per portare i punti a casa”. È un gran momento anche per la Sardegna, dopo il secondo posto di Lorenzo Patta nei 100 metri di ieri: “Ci stiamo facendo sentire!”.

Gaia Sabbatini: “Ci credevo! Sono in forma ed ero convinta di poter far bene, contro avversarie toste che però avevo già battuto in altre gare e quindi pensavo di poterle battere ancora. È andata come volevo, mi ero detta di portarmi avanti all’inizio se la gara fosse partita piano per non prendere botte, però poi purtroppo le ho prese! Ma sono felicissima, anche per un tempo discreto nonostante il passaggio lento, perché ho chiuso forte e sono contenta di avere queste belle sensazioni, in vista del Golden Gala. Dietro a questi risultati c’è il mio coach Andrea Ceccarelli, che ha voluto farmi gareggiare all’estero già dall’anno scorso e ora mi trovo più a mio agio. Anche gli Europei indoor sono stati un’esperienza molto formativa, oggi mi sento molto più sicura di me”.

Primi posti (8)
Fausto Desalu (200), Gaia Sabbatini (1500), Yeman Crippa (5000), Nadia Battocletti (5000), Alessandro Sibilio (400 ostacoli), Roberta Bruni (asta), Filippo Randazzo (lungo), staffetta 4×400 uomini (Davide Re, Alessandro Sibilio, Edoardo Scotti, Vladimir Aceti)

Secondi posti (6)
Lorenzo Patta (100), Dalia Kaddari (200), Elena Bellò (800), Luminosa Bogliolo (100 ostacoli), Alessia Trost (alto), Leonardo Fabbri (peso)

Terzi posti (5)
Davide Re (400), Linda Olivieri (400 ostacoli), Osama Zoghlami (3000 siepi), Sara Fantini (martello), staffetta 4×400 donne (Alice Mangione, Eleonora Marchiando, Petra Nardelli, Raphaela Lukudo)

(fidal.it)

(foto@Colombo/Fidal)

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