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Ardea, fumo e odore acre: allarme in via Mare della Fecondità fotogallery

La strana storia dei rifiuti non ritirati e dati alle fiamme. Residenti in rivolta

Ardea – Momenti di preoccupazione nelle scorse ore nella Banditella Bassa, ad Ardea, dove una colonna di fumo e un odore acre ha fatto scattare l’allarme tra i residenti di via Mare della Fecondità. Sul posto sono giunti i militari dell’Arma della Tenenza di Ardea, una pattuglia della Polizia Locale e i Vigili del Fuoco. A bruciare, davanti ai loro occhi, un mucchio di rifiuti – anche ingombranti – assieme a legno, plastiche varie e guaina bituminosa, che ha fatto alzare nel cielo un fumo denso e dall’odore disgustoso.

I carabinieri hanno identificato l’uomo che aveva acceso il rogo (non il primo secondo il racconto dei residenti), il quale ha dichiarato di essere il proprietario del terreno e di aver dato fuoco ai rifiuti per distruggerli. Infatti, stando a quanto detto dall’uomo, ignoti glieli avrebbero lasciati nel suo terreno trasformandolo in una discarica abusiva. Sempre secondo il racconto del “piromane”, la ditta incaricata per la raccolta dei rifiuti era stata allertata ma, a distanza di giorni, il cumulo di immondizia era ancora lì. E il proprietario del terreno, esasperato, gli ha dato fuoco.

L’uomo è stato portato in Caserma per ulteriori accertamenti sulla vicenda mentre i Vigili del Fuoco, spento il rogo tossico, si sono poi diretti verso Le Salzare per domare un altro incendio. Anche in questo caso, a bruciare erano rifiuti di vario genere, che hanno fatto alzare un’altra colonna di fumo, visibile dalla stessa Banditella Bassa.

I residenti sono esasperati, tanto che il caso roghi tossici ad Ardea potrebbe finire sulle scrivanie del Parlamento Europeo. Le proteste dei cittadini sono infatti arrivate a un politico rutulo, ivi residente, e attualmente in carica come deputato del Parlamento europeo, che potrebbe presto intervenire.

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